Musei Vaticani nel caos per la caduta di alcune antiche sculture: l’ipotesi sul gesto preoccupa. Cosa è accaduto all’interno di uno dei luoghi simbolo della città di Roma.
Nella Galleria Chiaramonti si sono vissuti momenti di grande di panico per la caduta di due busti di marmo che sono stati gravemente danneggiate. La Gendarmeria vaticana ha fermato l’uomo di 65 anni e lo ha posto sotto interrogatorio per comprendere le origini del gesto avvenuto nella tarda mattinata di mercoledì 5 ottobre 2022.
Le indagini sono in corso, ma a tal riguardo ci sarebbe già una prima ipotesi, con tanto di scusa per l’uomo autore dei danni all’interno dei Musei Vaticani. Una normale mattinata trascorsa all’interno di un luogo di cultura che, però, improvvisamente si è trasformato in grande confusione e caccia al responsabile.
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L’autore dei danni è un cittadino americano di origini egiziane che avrebbe scaraventato a terra due antichi busti decorati e posizionati su rispettive mensole nella Galleria Chiaramonti. A riportare la notizia è Il Messaggero che ha parlato del possibile gesto compiuto “da uno squilibrato“. La vicenda è accaduto nei Musei Vaticani e dietro tutto questo ci sarebbe la richiesta, da parte dell’uomo, “di voler parlare con il Papa in persona“.
#Roma, visitatore getta a terra due statue romane ai Musei Vaticani..l’uomo ha scaraventato a terra due busti romani esposti nella Galleria Chiaramonti dei Musei Vaticani.#DBArte #BaroArte #arte pic.twitter.com/WVZJ2WT470
— Dario B.D (@DBking85) October 5, 2022
Dopo aver udito il rumore, infatti, i custodi sarebbero intervenuti per fermare l’autore del gesto. I danni “non sono rilevanti, i volti non hanno subito grandi danneggiamenti. Forse a uno dei due esemplari si è staccato un pezzo del naso“, ha ribadito Il Messaggero che cita una fonte interna ai Musei Vaticani. Le sculture si troverebbero già presso il laboratorio di restauro marmi.
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Le due sculture erano ancorate alle mensole, ma tutto questo non avrebbe impedito al turista di lanciarle a terra con la forza. Il 65enne è stato fermato e successivamente bloccato dal personale della Gendarmeria onde evitare ulteriori danni alle opere presenti in uno dei musei più visitata in Italia. Per l’autore del gesto inevitabile il fermo e l’interrogatorio presso l’ispettorato di polizia del Vaticano.