Guerra Russia Ucraina. Le notizie di giovedì 6 ottobre 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
225esimo giorno di guerra, il Presidente russo Vladimir Putin ha firmato i decreti che sanciscono ufficialmente l’annessione delle quattro Regioni ucraine alla Russia. Territori in cui però l’Esercito di Kiev continua ad avanzare: le truppe ucraine hanno sfondato a Kherson e guadagnano terreno nel Lugansk. Scoperta una nuova camera delle torture a Pisky-Radkivski, “una mini Auschwitz”.
Secondo l’Intelligence statunitense dietro l’omicidio di Darya Dugina, figlia del filosofo russo fedelissimo di Putin Alexander Dugin, ci sarebbe il Governo ucraino. Intanto l’Unione europea raggiunge l’intesa sull’ottavo pacchetto di sanzioni contro la Russia, le nuove misure includono anche il price cap al petrolio di Mosca.
22.45 – “Oggi ha tenuto un incontro con il capo dell’Aiea, Rafael Grossi, è arrivato a Kiev. È chiaro che i nostri negoziati hanno riguardato principalmente la situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, catturata dai terroristi russi. Ma in realtà, questo argomento è molto più ampio. Non riguarda solo l’Ucraina e non solo nel contesto della sicurezza dalle radiazioni“. Lo ha detto nel suo videomessaggio serale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Naturalmente, qualsiasi decisione dell’attuale leader della Russia in merito alla centrale di Zaporizhzhia e qualsiasi tentativo da parte della Russia di trasferire la centrale tra le sue presunte proprietà sono inutili e, francamente, stupidi. Questa è una centrale nucleare. Questo non è un palazzo, Yukos o qualcos’altro che la leadership russa è già riuscita a rubare“, ha aggiunto Zelensky, affermando che al momento ci sono “circa 500 occupanti” nell’impianto. “Solo gli specialisti ucraini possono garantire che non ci saranno incidenti da radiazioni nella centrale di Zaporizhzhia“, ha concluso il leader di Kiev.
22.35 – “La Comunità politica europea, che unisce Stati dall’Islanda all’Azerbaigian, dalla Spagna alla Turchia, dovrebbe diventare non solo un’associazione di politici, ma un’associazione di operatori di pace. L’Europa ha bisogno di una comunità di coloro che sappiano proteggere la pace e mettere al loro posto tutti i terroristi“. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy nel suo consueto videomessaggio serale , citato da Ukrinform.
22.25 – “Continueremo a supportare l’Ucraina, militarmente e dal punto visto finanziario“. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in conferenza stampa a Praga, spiegando che Parigi fornirà “un maggior sostegno militare” che sarà dettagliato in una conferenza stampa domani, sempre a Praga.
22.23 – “In serata, gli occupanti russi hanno bombardato il distretto di Nikopol nella regione di Dnipropetrovsk con diversi lanciarazzi“. Lo ha riferito il dipartimento del servizio statale di emergenza dell’Ucraina nella regione, citato da Unian. “Le truppe di occupazione russa hanno sparato ancora una volta contro Nikopol. La sera hanno colpito la comunità di Chervonogrigorivska tre volte con missili antiaerei“, si legge nel messaggio, secondo cui non risultano al momento feriti ma si stanno valutando i danni dell’attacco.
21.52 – I due russi fuggiti dalla Russia e arrivati in barca in Alaska chiedono asilo agli Stati Uniti. Lo riferisce il Dipartimento per la Sicurezza nazionale, sottolineando che le loro richieste sono al momento in esame.
21.11 – “Una pace equa non ha perdenti. Anche la peggior pace è meglio della guerra. La Turchia parla con tutte le parti e ha la loro fiducia, purtroppo alcuni Paesi europei preferiscono la provocazione e l’escalation“. Lo ha detto, soffermandosi sulla guerra in Ucraina, il presidente turco Recep Tayyp Erdogan nel corso di una conferenza stampa a Praga.
20.50 – “È inutile fare speculazioni in merito” all’uso di armi nucleari, “alla Russia posso solo dire, proprio come il presidente degli Stati Uniti Joe Biden: non fatelo!“. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un’intervista riportata oggi dal quotidiano tedesco Die Welt e originariamente pubblicata su quello spagnolo El País. Scholz ha così ripreso quanto dichiarato lo scorso 17 settembre dal presidente Usa in un’intervista a 60 minutes. Sull’ipotesi di un uso di armi nucleari tattiche o chimiche nella guerra in Ucraina, Biden aveva infatti detto al presidente Vladimir Putin: “Non farlo, non farlo, non farlo. Cambierebbe il volto della guerra come niente altro dai tempi della Seconda guerra mondiale“.
19.55 – Rafael Grossi è il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica e ha annunciato una novità sul fronte della centrale nucleare di Zaporizhzhia controllata dalla Russia. “Per noi è ovvio che, trattandosi di una struttura ucraina, la proprietà è Energoatom [l’agenzia nucleare statale ucraina]. Con la sicurezza dell’impianto – e il funzionamento tecnico – continueremo a essere guidati dagli accordi che abbiamo con l’Ucraina“, ha ribadito Grossi.
19.20 – Liz Truss ha dichiarato di considerare Vladimir Putin il nemico comune dell’Europa per aver minacciato la democrazia e spinto al rialzo i prezzi dell’energia. “Lavoro a stretto contatto con il presidente Emmanuel Macron e il governo francese e quello di cui stiamo parlando è come il Regno Unito e la Francia possono collaborare più strettamente per costruire più centrali nucleari e per garantire che entrambi i paesi abbiano sicurezza energetica in futuro“, ha ribadito la premier britannica.
18.25 – Volodymyr Zelensky è intervenuto durante il primo incontro della Comunità politica europea. Il presidente ucraino ha parlato con i capi di Stato e dichiarato che l’Ucraina deve “vincere in modo tale che la Russia non decida di avanzare su Varsavia o addirittura su Praga“. A riportare la notizia è l’agenzia France Press.
17.10 – L’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale ha annunciato lo stanziamento di 55 milioni di dollari per riparare tubi e infrastrutture distrutte dalle truppe russe. L’obiettivo è anche quello di mantenere caldo fino a 7 milioni di ucraini questo inverno. Molti villaggi liberati di recente non hanno più forniture di energia e i residenti sono stati costretti a cucinare i pasti all’aperto attorno a fuochi aperti. Ad annunciare tutto è Samantha Jane Power, diplomatica, accademica e giornalista statunitense di origine irlandese.
16.09 – E’ salito a tre vittime il bilancio dell’attacco missilistico russo di questa mattina sulla Regione di Zaporizhzhia. Lo ha reso noto il servizio di emergenza regionale, citato da Ukrainska Pravda. “I dipendenti del servizio di emergenza statale hanno recuperato i corpi di tre persone sotto le macerie di un edificio”, si legge in una nota.
16.00 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato il mondo a dare una forte risposta alla decisione di Mosca di annettere i territori ucraini temporaneamente occupati al fine di prevenire un’ulteriore escalation russa.
“Ora è il momento di aumentare la pressione. Proprio adesso, subito dopo che la Russia ha inscenato questa farsa con referendum fasulli e questa annessione. Il prezzo di tali azioni deve essere tangibile, le conseguenze sono devastanti. L’aggressore non dovrebbe farsi illusioni sul fatto che il 2014 possa ripetersi”, ha affermato Zelensky. “Se la reazione del mondo è debole ora, la Russia presenterà una nuova escalation”, ha aggiunto. Lo riporta Ukrinform.
15.42 – “Aiutando noi, aiutate voi stessi”. Lo ha detto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenuto questo pomeriggio in collegamento video con il vertice della Comunità Politica Europea in corso a Praga. Secondo il leader ucraino Kiev deve vincere la guerra per evitare che la Russia “colpisca altri Paesi”. L’Ucraina, ha aggiunto, ha bisogno di “garanzie di sicurezza”. Mosca vuole “ridisegnare” i confini dell’Europa ed è sostanzialemente “antieuropea”, ha concluso Zelensky.
15.31 – Il Ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha rivelato che la Russia ha tentato di ordinare 200mila giubbotti antiproiettile e 500mila set di abbigliamento invernale attraverso Paesi terzi ma la Turchia ha rifiutato. “Abbiamo informazioni dettagliate dalla Turchia che i russi hanno cercato di ordinare 200mila giubbotti antiproiettile e 500mila set di abbigliamento invernale. Questo vuol dire che hanno un problema in questo senso. A proposito, i loro partner turchi hanno rifiutato”, ha detto Reznikov. Lo riporta Ukrainska Pravda.
15.22 – Il Governo di Kiev ha denunciato la scoperta di 22 camere di tortura nella Regione di Kharkiv. Il capo del dipartimento investigativo della Polizia regionale Serhii Bolvinov ha reso noto che “in tutte le città e le grandi città in cui si sono stabilite le truppe russe, sono stati trovati luoghi di detenzione di civili e prigionieri di guerra”. “I principali metodi di tortura – ha aggiunto – prevedevano percosse, soffocamento ed elettrocuzione”. Lo riporta Ukrinform.
15.07 – Il Presidente ucraino Volodymy Zelensky è intervenuto in collegamento video al vertice della Comunità politica europea in corso a Praga. “Grazie caro Zelensky per esserti unito a noi alla prima Comunità politica europea a Praga. L’Europa è con te e con il coraggioso popolo ucraino”, ha commentato su Twitter il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
13.44 – La decisione dell’Opec di tagliare la produzione di petrolio ha come obiettivo la stabilizzazione del mercato petrolifero. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla TASS. “In questo caso non si parla di solidarietà verso un Paese in particolare”, ha precisato Peskov.
13.35 – Washington e altri Paesi occidentali potrebbero essere interessati ad aggravare la situazione sull’uso delle armi nucleari mentre danno la colpa Mosca. Lo ha affermato in un briefing la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. “Non abbiamo intenzione di partecipare a questo terribile discorso utile solo a pompare la retorica nucleare. Ma questo è ciò che fanno proprio le strutture e i Paesi Nato e coloro che servono i loro interessi nella sfera dell’informazione”, le parole di Zakharova.
13.18 – La Russia continuerà a liberare i territori ancora occupati dai neonazisti ucraini. Lo ha annunciato questa mattina il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, citato dalla TASS. “Proteggeremo le persone sui nostri territori, coloro che ci hanno affidato il loro destino. Naturalmente, continueremo anche a liberare i territori ancora occupati dai neonazisti”, ha dichiarato Medvedev.
“Gli obiettivi del cosiddetto Occidente globale rappresentato dagli Stati Uniti e dai suoi principali tirapiedi sono estremamente chiari: distruggere la Russia e indebolire altri Paesi, compresi quelli europei. L’Ucraina non è altro che un strumento e i suoi cittadini sono materiale da sacrificare nel teatro militare scelto dall’azione occidentale”, ha aggiunto.
13.07 – La creazione di una missione di addestramento militare per l’Ucraina da parte dell’Unione europea attribuisce di fatto all’Ue un ruolo come parte attiva nel conflitto. Questo l’avvertimento del Ministero degli Esteri russo, citato dalla TASS. Ieri l’alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell in un post sul suo blog ha auspicato il lancio formale di una “missione di addestramento per le Forze Armate ucraine”. Ma, ha aggiunto Borrell, “allo stesso tempo, restiamo pronti a perseguire una soluzione diplomatica, qualora le circostanze tornino a consentirlo in modo significativo”,
12.55 – “La politica sanzionatoria fallimentare di Bruxelles deve essere ripensata, perché le sanzioni non sono state all’altezza delle aspettative. La guerra non è finita, i prezzi in Europa sono alle stelle, ma la Russia sta facendo buoni profitti“. Così il Premier ungherese Viktor Orban, secondo quanto riportato dal suo portavoce Zoltan Kovacs, dopo l’incontro a Praga con l’ex Presidente cecoslovacco Vaclav Klaus.
12.41 – “La volontà della Danimarca di non coinvolgere la Russia nelle indagini sul sabotaggio a Nord Stream può significare che Copenaghen conosce i soggetti coinvolti”. Lo ha dichiarato la portavoce del Ministero degli esteri russo Maria Zakharova sottolineando che “non permettere al proprietario” del gasdotto “di indagare significa nascondere qualcosa”.
“La partecipazione della Russia a un’indagine di questo tipo sembra incontestabile per qualsiasi persona un po’ istruita. Né gli avvocati, né gli ingegneri, né i finanzieri, né i semplici personaggi pubblici possono immaginare come un’indagine del genere possa essere effettuata senza la parte che possiede il tutto. Ma a quanto pare è possibile, perché alcuni membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu stanno dicendo che non solo non inviteranno la Russia, ma non permetteranno nemmeno a Mosca di partecipare alle loro indagini o inchieste“, ha spiegato Zakharova.
12.25 – Kiev si vendica sui cittadini pacifici che hanno liberamente scelto di far parte della Russia. Lo ha affermato la rappresentante del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova citata dalla TASS. “I nazisti si stanno vendicando sui civili per la loro scelta consapevole di stare con la Russia. La liberazione di questi territori continuerà, le infrastrutture distrutte verranno ripristinate e sarà ristabilita una vita pacifica”, ha dichiarato Zakharova. “Qualsiasi tentativo di infrangere la volontà di queste persone è destinato al fallimento. I territori liberati che sono diventati parte del nostro Paese saranno protetti da tutti gli attacchi del regime di Kiev“, ha aggiunto.
12.19 – “Il terrore russo deve essere fermato con la forza delle armi, le sanzioni e il completo isolamento“. Questo l’appello lanciato su Twitter dal Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba dopo l’attacco dell’Esercito russo sulla città di Zaporizhzhia. “Nella notte sette missili russi hanno colpito persone che dormivano tranquillamente nelle loro case a Zaporizhzhia. Altri hanno colpito durante il giorno. I russi continuano a colpire deliberatamente i civili per seminare paura”, ha aggiunto il Ministro ucraino.
12.12 – “Il problema dei ‘pacificatori’ è che cercano di decidere il destino dell’Ucraina senza interpellarci. Questo rende le loro fantasie impossibili, sono discussioni che non vale la pena affrontare. Gli ucraini non permetteranno mai che ciò si realizzi”. Lo scrive in un tweet il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. “Niente sull’Ucraina senza l’Ucraina stessa”, ha aggiunto.
12.05 – I paesi dell‘Unione europea dovranno affrontare la realtà e ammettere di essere stati traditi dai loro alleati per ciò che riguarda gli incidenti al gasdotto Nord Stream. Lo ha scritto la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova sul suo canale Telegram. “Qualcuno oserà dire che il nostro Paese è coinvolto negli atti di sabotaggio? Sono d’accordo sul fatto che è molto difficile fare i conti con la realtà. Ma un giorno i Paesi europei dovranno farlo e ammettere di essere stati traditi dai loro alleati”, le parole di Zakharova. Lo riporta la TASS.
11.53 – Sono almeno 61.330 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 266 caccia russi, 232 elicotteri e 1.047 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate di Kiev riferiscono di aver distrutto 2.449 carri armati russi, 1.424 sistemi di artiglieria e 5.064 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
11.44 – Le truppe di Kiev “hanno liberato migliaia di kilometri di territorio nella Regione di Kharkiv“. Lo ha annunciato su Twitter il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Gli occupanti sono stati colti alla sprovvista diventando veri e propri fornitori di armi per l’Esercito ucraino”, ha aggiunto.
11.37 – “Hanno capito tutti che con il tetto al prezzo del petrolio non ci sarà il tetto al prezzo della benzina?”. Lo scrive su Twitter l’Ambasciata russa a Roma.
11.33 – Il Consiglio Europeo ha adottato l’ottavo pacchetto sanzioni contro Mosca in risposta “all’annessione illegale delle Regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson“. “Il pacchetto concordato comprende una serie di misure volte a rafforzare la pressione sul Governo e sull’economia russa, a indebolire le capacità militari della Russia e introduce le basi per l’introduzione di un tetto massimo di prezzo per il trasporto marittimo di petrolio russo destinato a Paesi terzi e di ulteriori restrizioni sul trasporto marittimo di petrolio greggio e prodotti petroliferi verso Paesi terzi”. Lo rende noto il Consiglio Ue in una nota.
09.57 – Dall’inizio della guerra la Russia ha deportato più di 1,6 milioni di cittadini ucraini dai territori occupati. Lo ha denunciato il Presidente Zelensky in un discorso video trasmesso durante la riunione dell’Organizzazione degli Stati americani. “Non abbiamo dubbi che vinceremo questa guerra e saremo in grado di proteggere l’indipendenza dell’Ucraina. Le vittorie quotidiane al fronte e dozzine di città e villaggi liberati dell’Ucraina lo dimostrano”, le parole di Zelensky.
“Più di un milione e seicentomila ucraini sono già stati deportati in Russia, e molti di loro sono passati attraverso i terribili campi di filtrazione degli occupanti, dove sono stati derisi e intimiditi – ha proseguito il leader ucraino – stiamo facendo di tutto per porre fine alla lunga lista di vittime ucraine che la Russia sta creando. Ma abbiamo ancora bisogno del vostro sostegno per portare la pace al nostro popolo”, ha concluso.
09.47 – L’Esercito di Kiev prosegue nella sua “offensiva d’autunno” nel sud e nell’est del Paese. Lo rivendica su Twitter il Ministro della Difesa ucraino Oleksyi Reznikov assicurando che “mentre il Parlamento russo è intossicato dai futili tentativi di annessione” le truppe di Kiev “continuano ad avanzare”. “Questa è la migliore risposta a ognuno e a tutti i referendum, decreti, trattati e patetici discorsi”, ha aggiunto Reznikov.
09.39 – Le unità di difesa aerea ucraine hanno abbattuto sei droni kamikaze russi che nella notte hanno colpito le regioni di Odessa e Mykolaiv. Lo ha reso noto il Comando operativo meridionale di Kiev, citato da Ukrinform. “Durante l’attacco notturno di droni kamikaze nelle Regioni di Odessa e Mykolaiv, secondo i dati preliminari, sei droni sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea”, ha riferito il Comando.
09.33 – “Non importa quali armi possiate trovare, avete già perso”. Lo ha detto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto discorso serale alla Nazione sottolineando come nessuna strumentazione militare possa aiutare la Russia a vincere la guerra.
“Gli ucraini sanno per cosa stanno combattendo. Ora sempre più cittadini russi si rendono conto che devono morire solo perché una persona non vuole fermare la guerra“, ha aggiunto Zelensky. E rivolgendosi ai militari di Mosca: “Anche se trovate ancora qualche altra arma da qualche parte nel mondo, come questi Shahed iraniani che usate per bombardare le nostre città, avete già perso”, ha concluso.
09.25 – “Il tentativo di incursione legale nella centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte della Russia richiede una risposta immediata: sanzioni contro Rosatom; bloccare tutta la costruzione di impianti nucleari con la partecipazione russa; rifiuto di qualsiasi partnership con Mosca nel settore nucleare”. Così su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
09.17 – Il Presidente russo Vladimir Putin ha emanato un decreto che inserisce formalmente la centrale nucleare di Zaporizhzhia nella lista degli asset federali della Russia. Lo riporta la TASS.
Il conflitto tra Mosca e Kiev giunge al 225esimo giorno con il Presidente russo Vladimir Putin ha firmato i decreti con cui annette ufficialmente le quattro Regioni ucraine in cui sono stati effettuati i referendum per l’ingresso nella Federazione russa. L’Esercito di Kiev però prosegue nella controffensiva: le truppe ucraine hanno sfondato a Kherson e continuano a guadagnare terreno nel Lugansk. A Pisky-Radkivski scoperta una nuova camera delle torture, “una mini Auschwitz”.
Secondo l’Intelligence americana dietro l’omicidio di Darya Dugina, figlia del filosofo russo fedelissimo di Putin Alexander Dugin, ci sarebbe il Governo ucraino. Nel frattempo l’Unione europea ha raggiunto l’intesa sull’ottavo pacchetto di sanzioni contro la Russia, tra le nuove misure rientra anche il price cap al petrolio di Mosca.
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