La crisi energetica abbinata al caro bollette sta mettendo in allarme tutte le associazioni dei consumatori. In attesa che venga formato un nuovo governo, i conti degli italiani sono sempre più in rosso, a causa delle bollette di gas e luce. E sono in previsione anche ulteriori rincari. Una stangata senza precedenti, come l’ha definita Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, a Free.it
Nelle prossime settimane è previsto un ulteriore aumento dei prezzi del gas che arriverà a +70%. Questo si tradurrà in una stangata da 2.942 euro annui a famiglia. Cosa può fare il governo appena entrerà in carica? Ecco le richieste di Assoutenti.
Cosa succederà nelle prossime settimane?
“Dopo i rincari mostruosi del +59% delle tariffe elettriche scattati lo scorso 1° ottobre, sugli italiani sta per abbattersi una stangata senza precedenti. Anche per il gas, con gli analisti che prevedono per gli ultimi mesi del 2022 un aumento delle tariffe nell’ordine del +70%. E Se dovessero trovare conferma le previsioni degli analisti, per gli italiani si tratterebbe di una maxi-stangata. Una stangata da 2.942 euro su base annua a famiglia solo per la spesa legata alle forniture di gas. Questo perché un rincaro così pesante porterebbe le tariffe a salire nell’ultimo trimestre del 2022 del +117% rispetto allo stesso trimestre del 2021, quando cioè è iniziata la serie ininterrotta di aumenti dell’energia”.
Cosa succederà?
“I rincari del gas andrebbero così a sommarsi a quelli della luce, le cui tariffe sono salite nell’ultimo trimestre del 122% su base annua, rendendo sempre più insostenibile la spesa per l’energia. Per questo chiediamo al nuovo Governo di adottare da subito tre misure che appaiono più che mai urgenti per salvare i bilanci di milioni di famiglie”.
Quali?
“La prima è disporre il divorzio tra prezzi del gas e prezzi della luce, seguendo la strada del disallineamento, del disaccoppiamento. La seconda è bloccare i distacchi delle forniture energetiche per tutto il 2023. La terza è allineare la fine del mercato tutelato del gas, programmata per gennaio 2023 a quella della luce, prevista per gennaio 2024”.
Cosa vuol dire esattamente disaccoppiamento dei costi?
“Il prezzo dell’energia e quello del gas sono legati tra loro a doppio filo. Nonostante le tariffe dell’energia elettrica si misurino in kWh (Kilowattora) e quelle del gas in Smc (standard metri cubi), la materia prima di entrambe le fonti sui mercati di scambio si acquista in €MWh (euro/megawattora). Il prezzo del gas varia quasi giorno per giorno e dipende da diversi fattori compresa la pura speculazione in momenti come questi.
Caro bollette, Furio Truzzi (Assoutenti) a Free.it | “I prezzi sono accoppiati per volere dell’Unione Europea che…”
Il prezzo dell’energia invece ad oggi, nel mercato tutelato ammonta a 0,66 €/kWh e viene scambiato a 485 euro a Mwh nel PUN (Prezzo Unico Nazionale) preso a riferimento nel mercato libero dai vari fornitori per stabilire il prezzo di vendita all’utente sulla base di quanto effettivamente a loro è costato un Mwh. Infatti, l’energia elettrica diversamente dal gas ha sistemi di produzione e di costi assai differenti tra loro.
I prezzi sono accoppiati per volere dell’Unione Europea, che all’inizio degli anni 2000 voleva incentivare gli impianti verdi con alti costi iniziali garantendo margini di guadagno maggiore e compensando gli investimenti per realizzare impianti eolici e solari in un momento in cui essi erano all’inizio della loro evoluzione ed ancora era poco vantaggioso produrre e vendere energia da fonti rinnovabili”.
Assoutenti sta lavorando anche con altre associazioni di consumatori?
“Certamente. Tra l’altro, il prossimo 18 ottobre si terrà l’assemblea nazionale di tutte le associazioni dei consumatori italiane. E sarà aperta a sindacati, imprese, esercenti e organizzazioni del terzo settore. L’obiettivo comune è studiare un pacchetto di misure unitario contro il caro-bollette da presentare al nuovo Governo non appena sarà eletto. Con la speranza di essere ascoltati. Perché ora come ora siamo tutti in una situazione disperata”.