Il governo di Liz Truss alle prese con le prime serie difficoltà legate alla crisi economica e alle scelte drastiche da adottare per contrastarla. Ad affiorare all’orizzonte, forse anche alcune distanze con il nuovo Re.
Una decisione che in Inghilterra sta suscitando polemiche in queste ore, riguarda un annuncio del ministro dell’economia, che oltremanica conserva il suggestivo nome di Cancelliere dello Scacchiere. Kwasi Kwarteng, questo il suo nome, ha reso noto che il governo non cancellerà l’aliquota fiscale più alta sui redditi oltre 150 mila sterline l’anno (pari a circa 160 mila euro).
In altre parole non saranno tagliate le tasse ai ceti più agiati. L’obiettivo era stato contestualizzato lo scorso mese nel grande piano di riduzione delle tasse. L’Inghilterra sta infatti attraversando una crisi senza precedenti con la moneta nazionale scesa ai minimi storici.
Una decisione di non poco conto, se si pensa che sul piano da adottare aveva messo la propria firma la premier Liz Truss. La donna di ferro del governo aveva proceduto in controtendenza con le indicazioni del Fondo Monetario Internazionale. Adesso, dopo la palese marcia indietro, sicuramente apprezzata dalla Banca d’Inghilterra, la quotazione della moneta britannica è nuovamente in aumento. Il dietrofront del governo è spiegabile con l’assenza dei voti necessari in Parlamento richiesti per approvare la riforma. Defezioni importanti giungono anche dal partito del Primo Ministro. Molti deputati conservatori si sono detti preoccupati dell’impatto che avrebbe potuto avere la misura volta al taglio delle tasse ai ceti più benestanti. D’altro canto è noto a tutti come il resto della popolazione annaspi per il caro bollette e l’inflazione galoppante.
Intanto, mentre la premier è alle prese con i malumori della popolazione dovuti al carovita, i diretti rivali dei conservatori stanno registrando indici di crescita importanti nei sondaggi. I laburisti starebbero infatti approfittando delle incertezze della maggioranza per incalzarla.
“Abbiamo capito e abbiamo ascoltato, ora il nostro obiettivo è costruire un’economia ad alta crescita che finanzi servizi pubblici di livello mondiale, che aumenti i salari e crei opportunità in tutto il paese” – ha detto la premier, aprendo così ai ceti più popolari. Le fibrillazioni parlamentari legate alla riforma economica, non solo hanno messo a dura prova il governo e la maggioranza, ma avrebbero impensierito pure il nuovo Re. Il modo con cui sarebbe stata gestita la vicenda, non sarebbe piaciuta a corte. Di più Liz Truss aveva recentemente espresso la sua contrarietà alla partecipazione in Egitto del Sovrano, in occasione della Cop-27. I motivi sarebbero riconducibili al fatto che potrebbe emergere una distanza sul tema ambientale tra gli obiettivi del governo e il punto di vista di Sua Maestà. Chissà come l’avrà presa Carlo III, notoriamente molto sensibile sull’argomento.
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