Pieno mandato a Salvini, collaborazione con gli alleati, basta governi tecnici. Dal consiglio federale della Lega in programma oggi alla Camera, il segretario del Carroccio ne esce rafforzato. Indiscrezioni raccontano di una lista di dicasteri già pronta.
Quelli riferiti ai temi trattati nella riunione. Giorgia Meloni, sempre alla Camera, incontra il ministro Cingolani, mentre domani è previsto esecutivo nazionale di FDI. La futura premier celebra San Francesco e richiama l’interesse nazionale.
Via Uffici del Vicario. Uno degli ingressi della Camera dei deputati. È qui che gli uomini e le donne del centro destra compongono la squadra di governo e mettono mano al programma del futuro esecutivo. Ed è sempre qui, che i componenti del consiglio federale della Lega, si sono ritrovati, alcuni ma non tutti, convocati nel pomeriggio da Matteo Salvini. Vertice fissato alle 15, ma i lavori aprono inaspettatamente prima. Il segretario della Lega è avvistato già dentro gli uffici della Camera. Solito escamotage degli ultimi tempi, per evitare le domande dei giornalisti. È lui il leader del Carroccio, ad aprire i lavori del consiglio federale: tiene in mano un quotidiano di oggi che titola “Assedio a Salvini”. Lo comunicano dallo staff del partito attraverso una nota che denuncia il “brutto clima” post campagna elettorale, e dunque post vittoria del centrodestra.
“In un momento drammatico tra guerra, missili coreani, gas, emergenza bollette e inflazione il principale giornale della sinistra fa un’apertura contro di me. C’è un brutto clima”, si legge nel comunicato. E mentre la riunione della Lega prosegue, le agenzie di stampa battono la notizia che la premier in pectore Giorgia Meloni, sempre alla Camera, incontra il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani. Insomma il passaggio di consegne tra vecchio e nuovo governo prosegue all’insegna della collaborazione, nonostante i retroscena raccontino di disaccordi interni alla coalizione sui nomi dei ministri. Più politici o più tecnici? E la Lega strapperà i dicasteri ai quali ambisce maggiormente? Interno, infrastrutture, Agricoltura, Giustizia, Lavoro, Affari Regionali e Riforme per l’Autonomia?
Paolo Barelli, capogruppo alla Camera di FI, sostiene che preclusioni non ve siano, nemmeno sulle pretese dell’alleato Salvini di sedere di nuovo al Viminale, tanto alla fine “Giorgia Meloni deciderà senza paura”. E se Barelli si concede senza remore ai cronisti, Giovanni Donzelli e Guido Crosetto si attengono scrupolosamente alla consegna del silenzio imposta da FDI. Per il partito parla il suo presidente che in una nota ufficiale fa già capire cosa voglia dire governare e seguire una comunicazione istituzionale, almeno in questa fase in cui tutto è in fieri. “Oggi l’Italia festeggia e si affida al suo patron San Francesco”. Ricorda Giorgia Meloni in una nota ufficiale , la ricorrenza e la cerimonia ad Assisi alla presenza del Capo dello Stato. Un modo, quello scelto dal futuro Presidente del Consiglio, “per richiamare all’ interesse nazionale, determinante nelle sfide che l’Italia ha davanti”.
Intanto, il Consiglio Federale della Lega dopo circa due ore rompe le righe, confermando pieno mandato al suo segretario e piena collaborazione agli alleati di coalizione, verso la costruzione di un governo politico e all’altezza delle aspettative. Ecco la sostanza contenuta nel comunicato diramato dalla Lega alla fine del vertice, comunicato che poi prosegue “Nel corso della riunione sono state approvate all’unanimità le priorità del partito: stop al caro bollette, estensione e rafforzamento della flat tax, sicurezza da riportare nelle città, via libera ai cantieri, taglio della burocrazia, valorizzazione di settori strategici come l’agricoltura, la pesca e il turismo. Sono stati ipotizzati gli scenari futuri e ribadito l’ottimo lavoro della Lega di governo, ricordata la necessità di riportare al centro “la buona politica” chiudendo così la stagione dei tecnici.”
Domani tocca al partito di Giorgia Meloni riunirsi, col vertice dell’esecutivo nazionale in programma a via della Scrofa. Meloni e Salvini erano entrambi alla Camera. Non è escluso, che tra un consiglio federale e un altro, i due leader possano essersi parlati a tu per tu. Conferme non ce ne sono. Aspettiamo i retroscena eventuali.
Immagina di aver finalmente sistemato tutto, di aver raggiunto la sicurezza finanziaria per te e…
Ti sei mai chiesto come le tue scelte alimentari possano influenzare il pianeta? Ogni volta…
RC Auto, il trucco per avere una polizza a prezzi stracciati: d'ora in poi non…
Quando arriva il freddo in Italia? In attesa che arrivi (per rimanere) prepariamoci mentalmente e…
WhatsApp è l'app di messaggistica di gran lunga più usata al mondo ma alcune funzioni…
Tutti pazzi per gli oggetti Ikea, ma questo che costa soltanto un euro è il…