Il caro bollette colpisce gli italiani e a novembre è prevista un’ulteriore stangata anche per i condomini. L’ultimo allarme arriva dagli amministratori di condominio: “molti non riusciranno a pagare le spese condominiali, serve una soluzione”
Scatta l’effetto domino sui costi elevati dell’energia anche per i condomini. L‘Anaci – associazione amministratori di condominio – nelle veci del presidente provinciale Milano, Leonardo Caruso, come riporta ilSole24ore, lancia l’allarme: “I costi dell’energia creeranno sicuramente delle morosità elevate nei condomini, perché molti non riusciranno a far fronte alle spese.
Entro fine ottobre avremo la situazione più chiara perché sapremo a quanto ammonta il conto della gestione precedente e la previsione spesa della nuova gestione”. Se si considera che rispetto all’anno precedente i conguagli risultavano maggiorati già del 50% quest’anno con il rincaro dei prezzi di luce e gas, molti condomini si troveranno a non poter sostenere tali aumenti.
Per evitare una crisi sociale di portata elevata, è indispensabile un intervento mirato e immediato del nuovo Governo. L’argomento di come diminuire l’impatto del caro bollette è già allo studio della leader di Fratelli d’Italia. Tra le soluzioni ipotizzate quelle di uno scudo per chi non può pagare.
Caro bollette, arriva l’effetto domino sui condomini | La soluzione per i morosi
L’emergenza maggiormente sentita e che preoccupa l’Italia è quella connessa al caro energia. In questo quadro, proseguono i contatti tra Giorgia Meloni e il presidente del Consiglio Mario Draghi. Un’opportunità, per la leader di FdI, per valutare insieme all’esecutivo uscente tutte le strade percorribili in vista di un altro probabile Decreto Aiuti.
Il provvedimento è pensato per sostenere famiglie e imprese contro i costi esorbitanti di luce e gas previsti in autunno. Tra le ipotesi d’aiuto ci sarebbe una moratoria a tutela di famiglie e imprese per le bollette non pagate. Questa potrebbe estendersi per almeno sei mesi. Tempo nel quale l’utente non si vedrebbe staccarsi la luce o il gas.
Tra le ipotesi risolutive anche l’aumento della base Isee per i bonus o le aliquote del credito di imposta. Soluzione che, però, assottiglierebbe di almeno 10 miliardi il “tesoretto” a disposizione per i nuovi sostegni. In sostanza, qualsiasi decisione potrà essere presa solo dalla nuova classe politica che sarà al potere, a prescindere da qualsiasi suggestione o considerazione di opportunità politica.