Pubblicati i messaggi tra il fondatore di Tesla e il CEO di Twitter che raccontano tutta la vicenda del fondatore di Tesla, prima acquirente e poi in contrasto con il social.
Tutto è iniziato il 27 marzo scorso. “Hey Elon, è fantastico essere in contatto diretto. Mi piacerebbe parlarti. Facciamo stasera, verso le 8?” inizia così la “relazione lavorativa” finita poi tragicamente, tra il fondatore di Tesla Elon Musk e l’AD di Twitter Parag Agrawal.
L’inizio della luna di miele
A rivelare i messaggi tra i due è un documento reso noto nel corso della causa che vede ora Twitter contrapposta al suo potenziale acquirente. A fine marzo, quando diventa evidente che Musk inizia ad essere seriamente interessato a entrare nel board di Twitter, è il CEO del social a farsi vivo, chiedendo al fondatore di Tesla un incontro. Che si realizza a cena, il 31 marzo, a San Jose, in California.
Il tutto avviene con una rapidità vertiginosa e in un contesto davvero inusuale: la cena tra i due si svolge in un ristorante sullo sfondo di trattori e animali da cortile. “Tutto memorabile, per diverse ragioni”, scrive poi a Musk Agrawal. “È stata davvero piacevole“. Pochi giorni dopo, il mondo viene a conoscenza dell’intenzione di Musk di entrare nel board di Twitter.
Ad aprile tutto si inceppa
Il 7 aprile, i due si scambiano sms sulle rispettive carriere di programmatore: e l’intesa sembra farsi sempre più forte. Fino al 9 aprile, quando onvece tutto si inceppa. Musk twitta: “La gran parte degli account “top” di Twitter posta molto raramente. Questa piattaforma sta morendo?“.
Agrawal non prende bene la cosa e risponde furioso: “Elon, sei libero di twittare “Twitter sta morendo?”, o qualsiasi altra cosa a riguardo della società. Ma ho il dovere di dirti che questo non mi aiuta affatto a rendere questo posto migliore, nel contesto attuale. La prossima volta in cui ci vedremo, mi piacerebbe fornirti un po’ di prospettiva sul livello di distrazione interna che c’è, in questo momento, e su quanto questo aiuti o danneggi la possibilità di lavorare“.
Musk furioso prende la decisione
Musk è incredulo, di certo non è abituato ad avere a che fare con qualcuno che gli dica che cosa lui possa scrivere o meno, su Twitter. La sua risposta è fulminante: “Lavorare? Ma cosa hai fatto, questa settimana?“. E ancora: “Non entrerò a far parte del board, questa è una perdita di tempo, farò un’offerta per comprarmi Twitter“.
Agrawal fuori di sé e scrive a Bret Taylor, anche lui nel board di Twitter. Sarà poi lui a scrivere a Musk: “Parag mi ha mandato un messaggio e mi ha parlato della vostra conversazione. Puoi parlare?“. “Sistemare Twitter parlando con Parag non funzionerà: servono azioni drastiche“, risponde gelido Musk. “Ok, ma puoi dedicarmi 10 minuti e spiegarmi cosa succede? Sei entrato nel board 24 ore fa: posso anche capire il tuo punto, ma vorrei capire le ragioni di questo improvviso cambio di direzione“.
L’epilogo inaspettato
Musk offre quindi 44 miliardi per acquistare Twitter e il 25 aprile, il board della società accetta l’offerta. Il giorno dopo, Jack Dorsey scrive a Musk per tentare di trovare un accordo tra lui e Agrawal, il tentativo si rivelerà inutile. Dopo la chiamata, Musk scrive a Dorsey: “Tu e io la pensiamo allo stesso modo: Parag si muove troppo lentamente, e cerca di tenersi buone persone che non saranno comunque contente, qualunque cosa farà“.
Da lì in poi, la relazione tra Musk e Twitter peggiora, costantemente. Musk cerca di rinunciare all’acquisto a luglio; Twitter a quel punto si oppone; e sarà un tribunale del Delaware a stabilire se il fondatore di Tesla sarà obbligato a comprare il social network o meno. L’unica certezza è che se Musk diventerà il proprietario di Twitter, la prima cosa che farà sarà sbarazzarsi dell’attuale CEO.