Inter, rimpianto Dybala. L’argentino sta facendo faville alla Roma, poteva essere in nerazzurro ma Inzaghi l’ha impedito: il retroscena.
Pazza Inter, amala. Facile a dirsi, meno a farsi in questo periodo. Ne sono convinti i tifosi che incassano la bruciante sconfitta contro la Roma e pensano a un futuro tutt’altro che roseo. L’Internazionale è chiamata a rispondere in Champions League contro il Barcellona: crocevia non facile, ma è l’unico modo per salvare Inzaghi dall’addio. L’allenatore rischia l’esonero se non offre una risposta convincente alla dirigenza. Al vaglio diversi profili, ma il problema potrebbe non essere solo nella guida tecnica.
L’Inter ha programmato male il mercato: questo è un mantra che comincia a trapelare alla Pinetina, soprattutto dopo aver visto un certo Dybala in giallorosso. L’argentino doveva essere dell’Inter e giocare con Lautaro. Marotta, successivamente, si è defilato poichè l’agente del giocatore (senza contratto dopo l’esperienza alla Juve) ha alzato le richieste: il nodo ingaggio non si è sciolto. La Roma ha approfittato di un impasse portandolo nella Capitale a certe condizioni.
Dybala sarà al Mondiale grazie a Tiago Pinto, ma il punto è un altro: l’ex bianconero era davvero a un passo dall’Inter? La risposta è sì. Chi ha bloccato l’affare non sembra essere stato Marotta: l’Amministratore Delegato nerazzurro ha sempre avuto un tarlo per l’argentino, quindi avrebbe fatto di tutto per prenderlo. L’operazione era in dirittura d’arrivo, ma serviva la cessione di correa (uno dei pezzi pregiati della squadra) per arrivare alla liquidità necessaria che permettesse di pagare l’ingaggio.
Correa non è partito, ma anche qui il giocatore c’entra poco: si è esposto Simone Inzaghi. Proprio come ha fatto con Acerbi. La dirigenza – e la piazza – avrebbe investito su altro, ma l’allenatore voleva quel profilo e il Presidente (in accordo con l’AD) l’ha accontentato: un’Inter a immagine e somiglianza dell’ex Lazio. Lo conferma (anche) la “trazione biancoceleste” presente nel collettivo.
Correa non parte, arriva Acerbi e non Dybala: in questo ideale “Derby di mercato”, il tecnico sembra pagare caro le proprie scelte. Ora i vertici nerazzurri non perdonano: come rivela “La Gazzetta dello Sport”, l’Inter aspetta delle risposte sul campo. Ormai il cammino dei nerazzurri è responsabilità di Inzaghi. La campagna acquisti – di fatto – l’ha indirizzata lui: il ritmo è altalenante, viste anche le assenze.
Tuttavia i forfait pesanti (vedi Brozovic) non possono giustificare un andamento così al ribasso: 4 sconfitte in 8 giornate, non accadeva da dieci anni. Bisogna scomodare il duo Gasp-Ranieri per tornare a guardare la classifica da così in basso. Inammissibile secondo Marotta e soci. Per questo il Barcellona per Inzaghi resta l’ultima spiaggia, poi si vedrà: il posto dei rimpianti l’ha già preso Dybala. La società vuole evitare almeno i rimorsi, evitando di tenere in panchina l’ex Lazio più del dovuto.
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