Il centrodestra ha vinto le elezioni politiche, ma cresce il malcontento: cosa sta creando non poche tensioni fra Berlusconi e Giorgia Meloni. La novità è da non sottovalutare.
Fratelli d’Italia è il primo partito ad avere ottenuto il maggior numero di consensi in Italia, ma con gli alleati del centrodestra c’è ancora qualcosa da risolvere. Nonostante si tratti di una coalizione, infatti, spuntano alcuni problemi sulla formazione del nuovo governo.
Le strategie politiche vanno avanti e adesso al centro della scena ci sarebbero Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Il capo politico di Forza Italia e la leader del partito più votato dai cittadini italiani, durante le ultime elezioni politiche, avrebbero più di qualche problema su una decisione da prendere.
La questione relativa alla scelta dei ministeri tiene ancora banco nel centrodestra. Si passa da Matteo Salvini che vorrebbe ritornare al Viminale. Il capo della Lega è ancora invischiato nella vicenda Open Arms, da qui la possibilità che al timone del ministero degli Interni ci possa andare Matteo Piantedosi, prefetto di Roma ed ex capo di gabinetto.
Si tratta di un profilo molto apprezzato dal segretario leghista. Non si esclude per Salvini anche l’ipotesi di un altro ministero come quello dello Sviluppo economico, Agricoltura o Riforme, senza escludere il ruolo da vicepremier. Ma la tensione maggiore sarebbe fra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. L’ex presidente del Consiglio spinge con forza per Licia Ronzulli, fedelissima del Cavaliere da diverso tempo a questa parte. A riportare la notizia è la Repubblica.
Per Antonio Tajani non ci sarebbero grossi problemi sul fronte della scelta in ottica ministeri e la loro conseguente importanza politica (uno su tutti ministero degli Esteri, occhio però ad Elisabetta Belloni o l’ambasciatore Stefano Pontecorvo), discorso invece differente per Ronzulli. L’obiettivo di Berlusconi è quello di assegnarle un dicastero importante e considerevole sotto diversi punti di vista. Il Cavaliere spinge per l’esponente politica, Meloni è di tutt’altro avviso e vorrebbe propendere verso un profilo con maggiore esperienza.
Sul fronte Giustizia Carlo Nordio è uno dei papabili, Salvini spinge però per Giulia Bongiorno. Ronzulli non vorrebbe un incarico di seconda importanza, fonti qualificate parlano infatti di un ministero fra Famiglia, Salute o Scuola. In orbita Difesa crescono le quotazioni di Adolfo Urso (Fratelli d’Italia), attuale presidente Copasir, all’Economia uno fra Fabio Panetta e Domenico Siniscalco.
Non mancano i nomi anche ai ministeri come Affari regionali e Infrastrutture. Nel primo caso ci sarebbe anche Salvini in corsa, così come Erika Stefani, Roberto Calderoli e anche Raffaele Fitto (Forza Italia), nel secondo ipotesi del leghista Edoardo Rixi o Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. Discorso non semplice anche sullo Sviluppo economico: Giancarlo Giorgetti è il prescelto, ma guai a sottovalutare l’entrata di Tajani o quella addirittura di Salvini.
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