Una storia cominciata con un generoso gesto di Diego Armando Maradona, si è conclusa in maniera tragica. Ecco quello che è successo al 38enne protagonista della vicenda.
Nel 1985 Diego Armando Maradona organizzò ad Acerra una partita di beneficenza per pagare una costosa operazione al palato di un bambino. Con i soldi raccolti (circa 20 milioni di lire) il neonato fu portato dai genitori in Svizzera e solo così fu possibile risolvere il problema ricorrendo a un intervento chirurgico.
Per commemorare l’evento di solidarietà, in quel campetto di fortuna dove fu giocata la partitella con il Pibe de Oro, tempo fa è nato un parco cittadino ove è stata collocata una statua del campione argentino. Oggi quel bambino è cresciuto ed è un uomo di 38 anni. Qualche anno fa ha avuto anche l’occasione di incontrare il suo benefattore e ringraziarlo.
Luca Quarto ha incontrato Diego Armando Maradona nel salotto di Maria De Filippi, a “C’è posta per te”. L’ammirazione per l’ex numero 10 del Napoli, ha sempre costituito per Quarto un elemento di orgoglio. Non deve stupire quindi che il giovane considerasse Maradona come un padre. Una storia nata bene ma finita male, si direbbe. Nessuno avrebbe potuto immaginare che Luca Quarto finisse in manette con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. I carabinieri l’hanno arrestato mentre faceva il pusher a Bellaria Igea Marina e a Rimini. In particolare i militari dell’Arma l’avrebbero bloccato mentre stava vendendo in strada una dose di cocaina a un imprenditore. Nell’operazione sarebbe stato coinvolto anche l’acquirente, identificato e poi segnalato alla Prefettura come assuntore.
Luca Quarto, rimasto impresso nell’opinione pubblica per essere stato aiutato dal campione argentino a sostenere una difficile operazione al palato in Svizzera, è finito in manette preso in flagranza di reato mentre vendeva cocaina.
La perquisizione condotta dai carabinieri nella sua abitazione ha portato al sequestro di altri 50 grammi della stessa sostanza e al rinvenimento di un bilancino di precisione, come pure del materiale necessario per il confezionamento della droga e 5 mila euro in contanti. Su disposizione del giudice, attualmente Luca Quarto si troverebbe agli arresti domiciliari. Da alcuni controlli sarebbe risultato anche percettore del reddito di cittadinanza.
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