Guerra Ucraina, il cameraman dell’acciaieria Azovstal | Un video che porta dentro il conflitto

Le immagini di un video sensazionale ci riportano dentro la battaglia dell’acciaieria Azovstal di Mariupol. L’insediamento industriale dove gli uomini del Battaglione Azov si sono asserragliati nel tentativo di resistere alla preponderanza delle forze armate russe.

Il preziosissimo filmato da repertorio girato da un coraggioso cameraman dal nome in codice Frost, offre ancora oggi al mondo alcune delle scese più intense della battaglia che si è consumata a Mariupol, attorno all’acciaieria Azvostal.

Acciaieria Azovstal video combattimenti
Le straordinarie immagini di un video sulla battaglia dell’acciaieria Azovstal di Mariupol – Fb web source

L’evento che ha tenuto qualche mese fa tutti col fiato sospeso, e che adesso tramite una sequenza di immagini ci proietta dentro quell’inferno di ferro e fuoco. Dove la normalità è ormai un ricordo sostituito dai colori della terra bruciata e dai rottami di quel che resta degli edifici un tempo simbolo della vitalità di una città.

Acciaieria di Azovstal: le sensazionali immagini della battaglia

Il cameraman militare ucraino riesce a riprendere tutti i momenti clou dello scontro, comprendendo nel filmato anche l’attacco di Mosca all’acciaieria portato a termine con l’impiego di droni micidiali. Una panoramica dall’alto mostra la potenza di fuoco delle forze russe e la capacità di mettere dentro il mirino non solo i convogli ma anche uomini in fuga all’impazzata. L’impressionante sequela di riprese spinge poi l’obiettivo all’interno della fabbrica ridotta ormai uno scheletro, che si staglia in mezzo ad un paesaggio lunare straziato dai bombardamenti. All’interno le scene non sono meno drammatiche.

Corpi maciullati tra cumuli di macerie e spari tutt’attorno costituiscono il leitmotiv principale di quella zolla martoriata di terra ucraina. Si tratta di uno spaccato molto duro, riproposto senza filtri. Immagini che raccontano la morte e la sofferenza. La paura di non tornare ma anche il desiderio e la pervicacia di sopravvivere e avere la meglio sul nemico. Una linea del fronte quella di Mariupol contro cui Mosca ha concentrato le sue maggiori bocche di fuoco, ritenendo pure che lì si concentrassero i “neonazisti” continuatori del nazionalismo ucraino di Stepan Bandera.

Le trattative e il rilascio di 215 militari dell’Azov

I combattenti del Battaglione Azov asserragliati nello stabilimento siderurgico si sono consegnati dopo 83 giorni di resistenza e sono stati trasferiti altrove, su un convoglio scortato da mezzi militari russi. L’intenzione di Mosca era dapprincipio quella di processarli. Dopo 7 mesi di guerra ecco però avvenire uno straordinario scambio di prigionieri tra i due belligeranti. 215 militari ucraini sono stati rilasciati e adesso si trovano in Turchia. Al riguardo il presidente ucraino ha affermato: “L’umore di tutti è combattivo”. Lo scambio sembrerebbe essere avvenuto a Chernihiv. In cambio Kiev ha dovuto cedere Viktor Medvedchuk, un politico e oligarca ucraino filo-Putin.

“Azvostal, free the Mariupol defenders”. Questo lo striscione che ancora campeggia sulla facciata del municipio di Kiev dieci giorni dopo il rilascio dei prigionieri, segno concreto di riconoscenza e affetto che gli ucraini vogliono tributare a quei superstiti. Un messaggio raccolto da Zelensky, il quale ha voluto rassicurare che ci si sta occupando di loro: “Li stiamo aiutando a rimettersi, specialmente con le cure mediche”.

Video combattimenti Azovstal
Le straordinarie immagini di un video sulla battaglia dell’acciaieria Azovstal di Mariupol – Ansa

Della dolorosa vicenda se ne era occupato anche il Papa, che durante il suo viaggio apostolico in Kazakistan aveva ammesso di essere intervenuto nei negoziati. “Un capo militare ucraino incaricato dello scambio di prigionieri è venuto da me con un consigliere di Zelenski” – aveva detto Francesco. “Mi hanno dato una lista di 300 prigionieri e chiesto di fare qualcosa. Ho chiamato subito l’ambasciatore russo, per vedere che cosa fosse possibile fare, se uno scambio potesse essere accelerato…” – aveva infine affermato. L’accaduto è stato svelato il 15 settembre scorso, una settimana prima del rilascio. In qualunque modo si veda la cosa, oggi il video della battaglia rende onore a quei militari e racconta lo spavento della guerra.

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