Luigi Di Maio non ce l’ha fatta a entrare in Parlamento. I risultati elettorali della sua formazione politica sono stati davvero esigui. Cosa farà adesso il Ministro degli Esteri uscente, si chiedono in molti?
Dopo la bocciatura elettorale Luigi Di Maio si è chiuso in un isolamento comunicativo senza precedenti. Il suo profilo social è inattivo dalla notte dello spoglio, quando già si intuiva la débâcle di Impegno civico: la piattaforma politica del Ministro degli Esteri in scadenza creata apposta per le elezioni politiche del 25 settembre scorso.
Tuttavia in uno scenario che ha visto il centrodestra trionfare e in procinto di costituire un governo a forte trazione politica, Luigi Di Maio dice addio al Parlamento.
Luigi Di Maio: anatomia di una sconfitta
Esordiente nella politica con il M5S, Luigi Di Maio ha sin da subito rappresentato il volto istituzionale del partito di Grillo. Le esperienze del Parlamento prima, e del governo poi, avrebbero però mutato la sua capacità di interpretare i fenomeni e adottare le opportune scelte all’interno del palazzo. La sua decisione di seguire il destino del governo Draghi, forse pure nel tentativo di allungare la sua personale esperienza alla Farnesina fino a scadenza naturale della legislatura, gli ha attirato gli strali degli ex colleghi 5 Stelle e alienato il sostegno di molti elettori. Il gruppo da lui fondato con una manciata di transfughi pentastellati si è fermato allo 0,6%, vedendo stroncato sul nascere il progetto. Una sconfitta, quella di Di Maio, aggravata dalla vittoria di Sergio Costa nel collegio uninominale di Napoli-Fuorigrotta, proprio contro l’attuale Ministro degli Esteri. L’ultimo messaggio del fu astro nascente della politica italiana risale ad una laconica frase: “Abbiamo perso, non ci sono scuse”. Da allora i profili social di Di Maio sono un elettroencefalogramma piatto. Situazione ancor più cupa se si considera che la sua pagina Facebook, da 2,4 milioni di followers, è addirittura scomparsa.
Cosa farà adesso l’ex punta di diamante del M5S?
“Gli italiani non hanno ritenuto abbastanza maturo il nostro progetto politico e su questo apriremo una riflessione”. Con questa frase Luigi Di Maio commentava la sconfitta elettorale all’indomani dell’esito delle urne. Adesso molti si chiedono cosa farà il 36enne, dal momento che la creazione di un soggetto politico lascerebbe far credere alla sua permanenza in politica. Rischioso invece puntare delle fiches sulla possibilità ch’egli possa ricominciare a fare politica dal basso. Il prossimo appuntamento elettorale che potrebbe fare gola a Luigi di Maio sono infatti le europee.
Se invece volesse cambiare strada, taluni indicano il ritorno alle vecchie attività, con vendita di bibite esclusa. Quindi webmaster o giornalista online per alcuni siti, tutte esperienze che potrebbero tornargli utili nel prossimo futuro. Altri scenari sono quelli di conferenziere sulla falsa riga di Renzi, o consulente per qualche azienda. E ancora lavorare in ambito di qualche università privata, non come docente non essendo laureato ma in qualità di formatore in politico. Secondo alcuni rumors ci sarebbe in ballo anche l’ipotesi di una partecipazione televisiva al Grande Fratello Vip o come opinionista in qualche talk show. Intanto, a sentire i giornali, pare che oltre agli elettori anche la fidanzata lo abbia lasciato.