Si aggrava il bilancio delle vittime causate dal passaggio dell’uragano Ian in Florida. La potenza del vento e dell’acqua sullo Stato ha lasciato una devastazione mai vista prima.
Adesso la preoccupazione è per Sud e Nord Carolina dove Ian ha toccato terra nelle scorse ore dopo aver guadagnato forza nell’oceano Atlantico.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, non si è nascosto dietro un dito. Il numero uno americano è stato chiaro. “Ci vorranno mesi, anni per ricostruire in Florida quello che l’uragano ha distrutto”. Lo ha detto parlando alla Casa Bianca delle conseguenze dell’uragano Ian. “Alle famiglie della Florida voglio dire, sappiamo cosa state passando e vi siamo vicini“, ha aggiunto.
L’uragano punta sul Sud e Nord Carolina e su altri stati della costa est, lambendo anche la capitale Washington.
Dopo essersi indebolito sulla terraferma, Ian ha riguadagnato potenza sull’oceano Atlantico nella notte tra giovedì e venerdì ed è tornato un uragano di categoria 1.
Il National Hurricane Center adesso teme per la Sud Carolina dove sono previste piogge torrenziali con fiumi d’acqua fino a due metri. Il presidente americano Joe Biden ha approvato la dichiarazione dello stato d’emergenza anche qui ed ha assicurato tutto il sostegno del governo federale e della Fema, la protezione civile Usa, come sta avvenendo per la Florida. Allerta anche in Virginia, dove si prevedono tornadi e allagamenti nelle prossime 24 ore, come forti piogge e temporali sono annunciati nella capitale americana.
Secondo le previsioni, per fortuna Ian si indebolirà rapidamente nel sud est degli Stati Uniti tra sabato e domenica. In Florida c’è la situazione più drammatica. E’ stata confermata la morte di almeno 21 persone, per la maggior parte nella contea di Charlotte, ma il numero è purtroppo destinato a salire, poiche’ ci sono alcune comunità colpite mercoledì da Ian che sono difficili da raggiungere, con strade bloccate o allagate. Ancora 2 milioni di persone senza elettricità e 40 miliardi di danni.
Nel porto della città turistica di Fort Myers decine di barche ormeggiate sono state travolte e affondate, mentre sono stati completamente interrotti i collegamenti con Pine Island e Sanibel Island, due isole di fronte alla città molto amate dai turisti e collegate alla terraferma tramite ponti. Intanto, dopo aver cancellato tutti i voli giovedì, gli aeroporti internazionali di Orlando e Jacksonville hanno ripreso a funzionare e anche i tanti resort della Disney che avevano chiuso in previsione dell’arrivo dell’uragano stanno piano piano riaprendo.
Per il governatore Ron DeSantis la catastrofe di questi giorni “è un evento che capita una volta ogni 500 anni, che ha portato una distruzione indescrivibile” e secondo gli esperti potrebbe essere il peggior disastro naturale nella storia dello Stato.
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