A causa dell’emergenza pioggia uno studente ha pensato di scrivere al sindaco di prendere provvedimenti chiudendo le scuole. La risposta che riceve il ragazzo è tanto bizzarra da diventare virale in poco tempo
Il maltempo sta impazzando sull’Italia da ormai due settimane. Piogge, alluvioni e tutto ciò che ne consegue arreca paura alla popolazione. L’allerta meteo sembra sempre attiva da nord a sud e i timori che possa accadere qualcosa di imprevisto come avvenuto recentemente nelle Marche fa spavento.
Da questi timori che un paio di giorni fa nasce l’idea di uno studente di scrivere su Facebook al sindaco della sua città, Giorgio Zinno, di chiudere le scuole causa maltempo. Tutto nasce dalle forti piogge previste nella Regione Campania. Il ragazzino scrive sui social e si rivolge direttamente al primo cittadino di San Giorgio a Cremano, paese in provincia di Napoli, avanzando la richiesta.
Ma il giovane scolaro mai si sarebbe aspettato quella risposta. Un dialogo pubblico sulla pagina social del sindaco Giorgio Zinno che, come commenta lo stesso primo cittadino in un post: “Emergenza Meteo tra il serio e il faceto…e il comico”. Ma cosa ha scritto il giovane utente per ricevere questa risposta?
Emergenza pioggia, studente scrive al sindaco di chiudere le scuole | La risposta che riceve diventa virale
Preoccupato dell’allerta meteo prevista sulla Regione Campania, uno studente ha scritto al sindaco su Facebook avanzando la richiesta di chiudere le scuole a causa del maltempo. Nasce un dialogo tra i due, pubblicato poi dallo stesso primo cittadino sulla sua pagina social, affermando che non avrebbe esaudito la proposta suggeritagli dallo scolaro.
Nel botta e risposta, il ragazzino scrive: “Per favore sindaco potrebbe chiudere le scuole? Sta piovendo “troppo assai”… Alla vista del commento sgrammaticato Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano (Napoli), risponde al giovane: “Troppo assai? E come chiudo le scuole se scrivete così? Dovreste andarci anche il pomeriggio”. Una risposta che, successivamente, ha portato il primo cittadino a scrivere un lungo post in merito.
Già nelle scorse settimane il sindaco aveva rivelato, sempre sui social, di essere inondato di messaggi di studenti che gli chiedevano di chiudere le scuole per il maltempo. Così, all’ennesima richiesta (grammaticalmente errata) si è sfogato titolando il post ironicamente: “Emergenza meteo tra il serio e il faceto…e il comico”. Nella missiva digitale, il sindaco scrive: “Quando eravamo piccoli noi, non sapevamo neanche cosa fosse l’emergenza meteo. Non sapevamo neanche chi fosse il Sindaco, figurati potergli scrivere o parlargli. Quando eravamo piccoli noi, se davamo il ‘tu’ a un vicino o ad un prof. i nostri genitori ci davano paterni scappellotti, senza avere assistenti sociali dietro la porta. E rispondo spiegando: che la scuola non è un gioco; che prima di scrivere ci vuole educazione; che a volte una risata ci può aiutare nelle giornate pesanti”.
