Guerra Russia Ucraina. Le notizie di venerdì 30 settembre 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
Nel 219esimo giorno di guerra Mosca si appresta a celebrare l’annessione dei quattro territori ucraini in cui si sono svolti i referendum. Alle 14 (ora italiana) il Presidente Russo Vladimir Putin sancirà l’ingresso nella Federazione Russa delle Regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia. “Non riconosceremo mai, mai e poi mai i referendum di Mosca”, ha dichiarato il Presidente statunitense Joe Biden.
Il Consiglio di sicurezza dell’Onu voterà oggi una risoluzione di condanna dei referendum di annessione, tuttavia il testo non ha possibilità di essere adottato per il diritto di veto spettante alla Russia. Intanto l’Europa continua a fare i conti con la crisi energetica e con il sabotaggio del gasdotto Nord Stream. E mentre la Finlandia chiude i propri confini ai cittadini russi, l’Ambasciata italiana a Mosca invita i connazionali a “valutare” la possibilità di lasciare la Russia.
20.41 – Il Canada rilancia subito la richiesta del presidente ucraino Volodymr Zelensky di entrare nella Nato. “Crediamo che l’Ucraina debba essere parte della Nato, è stata la nostra posizione per oltre un decennio e crediamo nella politica delle porte aperte“, ha detto la ministra degli esteri canadese Mélanie Joly in una conferenza stampa a Washington.
20.29 – “I Paesi baltici amici dell’Ucraina sostengono pienamente l’adesione di Kiev nella Nato il più presto possibile. Il coraggio ispiratore dell’Ucraina non può che rafforzare la nostra alleanza“. Lo ha scritto il ministro degli Esteri della Lituania su Twitter, anche a nome di Estonia e Lettonia.
20.22 – E’ salito a 30 il numero dei morti dell’attacco, avvenuto stamattina, contro un convoglio umanitario colpito da missili russi. Lo afferma la polizia ucraina, citata dall’Ukrainska Pravda. Le persone ferite sono 88. Tra i morti ci sono due bambini: una ragazzina di 11 anni e un ragazzo di 14 anni. Ferita anche una bambina di 3 anni.
20.06 – “Grazie a Giorgia Meloni per la sua posizione chiara e la dura condanna delle politiche neo-imperialiste russe. Con l’aiuto delle nazioni libere, la terra ucraina si libererà degli invasori russi“. Lo ha scritto su Twitter Andriy Yermak, capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
20.03 – “La situazione resta difficile, non voglio ingannare nessuno. Al momento le nostre forze che sono rimaste lì resistono a continui attacchi nemici. I ragazzi stanno resistendo con le loro ultime forze perché il nemico sta richiamando le riserve“. Lo ha dichiarato il capo della cosiddetta Repubblica del Donetsk Denis Pushilin, secondo quanto riportano le agenzie russe. “Allo stesso tempo le forze alleate stanno facendo tutto ciò che è in loro potere per mantenere le posizioni e preservare il personale. Questa è in gran parte una priorità assoluta. Le truppe vengono rinforzate“, ha aggiunto.
19.45 – Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha parlato durante una conferenza per spiegare gli sviluppi relativi al conflitto ucraino partito lo scorso mese di febbraio. “Putin ha mobilitato centinaia di migliaia di soldati in più, impegnati in irresponsabili sferragliare di sciabole nucleari. Ora ha annesso illegalmente più territorio ucraino. Insieme, questa rappresenta l’escalation più grave dall’inizio della guerra“, h spiegato Stoltenberg.
19.00 – Gli Stati Uniti hanno dichiarato di non aver ancora visto la Russia intraprendere alcuna azione che faccia pensare realmente all’utilizzo di armi nucleari. A ribadirlo è Antony Blinken, segretario di Stato americano. In ogni caso, comunque, gli USA avrebbero preso sul serio le azioni del presidente russo Vladimir Putin. “Stiamo osservando con molta attenzione per vedere se la Russia stia effettivamente facendo qualcosa che suggerisca l’uso di armi nucleari. Ad oggi, non li abbiamo visti intraprendere queste azioni“, ha ribadito Blinken durante una conferenza stampa.
18.30 – “La vittoria sarà nostra!“. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando alla festa sulla Piazza Rossa dopo la firma per l’adesione delle quattro regioni ucraine alla Russia.
18.15 – Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan ha parlato oggi con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota, sottolineando che i due hanno discusso “della comune preoccupazione per i tentativi illegittimi della Russia di annettere il territorio ucraino tramite referendum farsa” e hanno espresso “il loro fermo impegno per la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina“.
18.00 – Il governo britannico ha convocato l’ambasciatore russo nel Regno Unito per protestare contro l’annessione delle regioni ucraine formalizzata oggi dal presidente Vladimir Putin. Ne dà notizia il Foreign Office.
17.45 – L’ex primo ministro del Regno Unito, Boris Johnson, ha descritto il discorso di Vladimir Putin che annunciava l’annessione formale dei quattro territori ucraini. L’ex capo di Downing Street ha parlato di “frode e disgrazia” dopo la scelta di Putin. “Il mondo non deve mai accettare i tuoi falsi referendum o il tuo tentativo crudele e illegale di colonizzare l’Ucraina. La Gran Bretagna starà con il popolo ucraino e lo sosterrà senza batter ciglio finché il suo paese non sarà intero e libero“, ha ribadito.
17.00 – Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha affermato che “non cambia nulla” per Kiev e che continuerà a liberare il suo territorio occupato dalla Russia. L’annuncio arriva dopo la firma dei trattati di adesione. Kuleba ha accusato il leader russo di aver cercato di “afferrare territori che non controlla nemmeno fisicamente a terra“.
16.30 – Giorgia Meloni non si tira indietro e attacca Vladimir Putin dopo l’annuncio in diretta dal Cremlino. Le parole del capo politico russo hanno causato la ferma opposizione della leader di Fratelli d’Italia. “Putin dimostra ancora una volta la sua visione neo imperialista di stampo sovietico che minaccia la sicurezza dell’intero continente europeo. Questa ulteriore violazione delle regole di convivenza tra nazioni da parte della Russia conferma la necessità di compattezza e unità delle democrazie occidentali“, ha spiegato la Meloni.
15.55 – Putin ha confermato di essere pronto a parlare dei negoziati di pace con l’Ucraina, ma non tralasciando i territori al centro dei referendum. Il punto è fermo, le quattro regioni dovranno rimanere alla Russia. “Proponiamo di tornare al tavolo dei negoziati, ma non metteremo in discussione la scelta fatta dalla gente che la Russia non tradirà“, ha spiegato il presidente russo.
15.30 – Putin non si ferma e annuncia che le quattro regioni annesse dalla Russia sono un processo susseguente al referendum. “Gli abitanti delle regioni del Sud e dell’Est dell’Ucraina i cui territori sono stati annessi alla Russia saranno nostri cittadini per sempre“, ha ribadito il presidente Putin.
15.15 – Attacchi verbali lanciati da Putin contro gli USA e in particolare Joe Biden. “Gli Stati Uniti sono l’unico Paese al mondo ad aver usato le armi nucleari due volte, a Hiroshima e Nagasaki, stabilendo cosi’ un precedente“, ha spiegato Putin durante il discorso tenuto alla cerimonia per l’annessione delle quattro regioni ucraine.
15.00 – Il presidente russo Vladimir Putin ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il discorso tenuto al Cremlino. La cerimonia per l’annessione delle regioni di Donetsk, Kherson, Lugansk e Zaporizhzhia ha visto il capo politico di Mosca rivolgersi dopo i risultati del referendum. L’annessione è avvenuta, ma non viene riconosciuta a livello europeo e legale. “La Russia non vuole e non le serve un ritorno dell’Urss“, ha ribadito Putin.
13.25 – La prevista annessione da parte della Russia delle quattro Regioni ucraine occupate da Mosca “non significherà ciò che il Cremlino spera”. Lo ha detto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da The Hill. “Tutti capiscono bene cosa significherebbe un simile tentativo di annessione”, ha aggiunto Zelensky.
13.13 – Il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak ritiene che la probabilità di un conflitto nucleare sia bassa, ma esiste. “Se il mondo, intendo la sua parte civile, consentirà un completo collasso del meccanismo internazionale di sicurezza nucleare, le conseguenze saranno catastrofiche non solo per l’Ucraina”, ha aggiunto Podolyak. Lo riporta la TASS.
13.07 – Gli Stati Uniti non riconosceranno mai le pretese della Russia sul territorio sovrano dell’Ucraina e introdurranno nuove sanzioni contro Mosca se annetterà i territori occupati. Lo ha dichiarato il Presidente americano Joe Biden condannando gli “pseudo-referendum” nei territori ucraini occupati in quanto i risultati sarebbero stati “fabbricati a Mosca”. “L’attacco della Russia all’Ucraina, con le sue ambizioni imperiali, è una flagrante violazione della Carta delle Nazioni Unite, dei principi fondamentali della sovranità e dell’integrità territoriale”, ha sottolineato Biden. Lo riporta Reuters.
12.57 – Mosca “deve chiarire” i confini delle Regioni di Kherson e Zaporizhzhia, che verranno annesse oggi con la firma sui relativi trattati, insieme a quelle di Donetsk e Zaporizhzhia. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla TASS.
12.50 – La Russia considererà gli attacchi ai suoi nuovi territori da parte dell’Ucraina come un atto di aggressione. Lo ha dichiarato il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov, citato dalla TASS.
12.41 – I Paesi dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo preliminare sull’ottavo pacchetto di sanzioni contro la Federazione Russa. Lo ha riferisce Reuters precisando che il provvedimento dovrebbe essere adottato già nella prossima settimana.
12.31 – La Norvegia sta implementando i controlli al confine con la Russia. Lo rende noto il Governo di Oslo precisando che “la mobilitazione in Russia e un possibile divieto di viaggio per i cittadini russi aumentano il rischio di attraversamento illegale della frontiera sul confine norvegese-russo al di fuori del valico di frontiera di Storskog”. “Se necessario, chiuderemo rapidamente il confine e i cambiamenti possono arrivare con breve preavviso”, ha dichiarato il Ministro della Giustizia norvegese Emilie Enger Mehl.
12.25 – “Coloro che parlano di un’escalation nucleare“ del conflitto in Ucraina “agiscono in modo irresponsabile”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla TASS. Di conseguenza Mosca è “contraria a parlare della questione”, ha precisato.
12.15 – Colloquio tra il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg e il Cancelliere tedesco Olaf Scholz. Lo rende noto in un tweet lo stesso Stoltenberg ringraziando Berlino per il “continuo supporto della Germania all’Ucraina in questo momento critico”. “Abbiamo anche discusso del sabotaggio del Nordstream. Supportiamo le indagini in corso e una maggiore vigilanza Nato”, ha aggiunto Stoltenberg.
12.04 – I Ministri europei dell’Energia hanno raggiunto un accordo politico sulle misure per contrastare l’aumento del prezzo dell’elettricità. Si prevede l’introduzione del taglio dei consumi, tetto agli extra-ricavi per i produttori di energia elettrica e un contributo di solidarietà dei produttori di combustibili fossili. Lo comunica la presidenza ceca dell’Unione europea.
11.55 – “Non si possono alterare i confini internazionali usando la forza bruta”. Lo ha affermato la Premier britannica Lizz Truss in un comunicato precisando che il Regno Unito “non riconoscerà mai” come russe le Regioni ucraine che Mosca vuole annettere. “Vladimir Putin, ancora una volta, ha agito in violazione del diritto internazionale con un chiaro disprezzo per la vita degli ucraini che dice di rappresentare” e per questo il Regno Unito “non ignorerà mai la volontà di sovranità di quelle persone e non accetterà mai le Regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhia come qualcosa di diverso dal territorio ucraino”.
11.41 – I Paesi membri della Nato hanno condotto esercitazioni a luglio utilizzando attrezzature per acque profonde vicino al sito in cui si sono verificate le perdite al gasdotto Nord Stream. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dalla TASS, in un briefing.
11.33 – Mosca si sta concentrando sul proseguimento dell‘operazione militare speciale in Ucraina di fronte alla riluttanza di Kiev a riprendere i negoziati. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla TASS. Peskov ha anche affermato che Kiev ha completamente abbandonato la pista dei colloqui negoziali e che i requisiti della Federazione Russa e gli obiettivi dell’operazione speciale non sono cambiati.
11.14 – Le esplosioni nei gasdotti Nord Stream hanno generato una nuvola di gas metano su Norvegia e Svezia. Lo riportano i media norvegesi e svedesi. Secondo il climatologo dell’Istituto norvegese per la ricerca sull’aria Stephen Matthew Platt le “emissioni corrispondono al doppio delle emissioni annuali di metano dell’industria petrolifera e del gas in Norvegia”. “Sono livelli record, mai visto niente di simile prima in Norvegia e Svezia”, ha aggiunto.
11.05 – Il price cap sul gas russo “è una sanzione”. Lo ha detto il Ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck, arrivando a Bruxelles al Consiglio dei Ministri Ue dell’Energia. “Ho detto qui all’inizio della crisi che la Germania non è ancora pronta, abbiamo bisogno di un po’ di tempo. Soprattutto dobbiamo parlare con i Paesi amici, la Norvegia, gli Stati Uniti e l’Algeria, perché i prezzi saranno abbassati”, ha aggiunto Habeck.
10.57 – E’ salito a 25 morti e 62 feriti il bilancio del raid missilistico russo di questa mattina contro un convoglio umanitario di civili in uscita da Zaporizhzhia. Lo riferisce la Procura generale ucraina su Telegram.
10.52 – “A Bruxelles hanno mentito al popolo europeo” quando hanno dichiarato che le sanzioni non sarebbero state estese all’energia e che questa mossa avrebbe portato a una rapida conclusione del conflitto in Ucraina. Lo ha detto il Premier ungherese Viktor Orban in un’intervista a Kossuth Radio. I cittadini europei stanno pagando un “sovrapprezzo delle sanzioni” per l’energia. “Chiediamoci se peggioreremo ulteriormente la situazione, visto che a Bruxelles si vogliono introdurre sempre più sanzioni”, ha aggiunto.
10.41 – “Se gli europei lo vogliono sinceramente, la pace“ in Ucraina “può essere raggiunta in pochi giorni”. Lo ha affermato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, citato da BELTA.
10.31 – “Non volevi un’escalation? E invece eccola qui. Annessione, minacce ‘nucleari’ e coscrizione totale e la Federazione Russa dice al mondo civile: ‘e cosa mi farai?’. Mosca sta cercando di mettere in ginocchio la democrazia. Continueremo a parlare di non provocare e intensificare la guerra?”. Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
10.21 – Mosca ha materiale che indica il coinvolgimento dell’Occidente nel sabotaggio dei gasdotti Nord Stream. Lo ha dichiarato il capo del servizio di intelligence estero di Mosca Sergei Naryshkin, citato dalla TASS. “Abbiamo già alcuni materiali che indicano la pista occidentale nell’organizzazione e nell’attuazione dell’attacco terroristico” ai gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, ha spiegato Naryshkin. “A mio parere, l’Occidente sta facendo di tutto per nascondere i veri responsabili e organizzatori di questo attacco terroristico”, ha aggiunto.
10.10 – Sono 397 i bambini rimasti uccisi e 1.177 quelli feriti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha reso noto l’ufficio del Procuratore generale di Kiev precisando che la maggior parte delle vittime (402) è stata registrata nella Regione di Kharkiv, da poco riconquistata dall’Esercito ucraino. I dati non sono definitivi poiché non includono le vittime nei luoghi in cui sono ancora in corso le ostilità e quelle nei territori temporaneamente occupati e liberati.
10.01 – Nella notte missili russi sulla città di Dnipro. Il primo bilancio è di un morto e cinque feriti. Lo riporta Ukrainska Pravda che cita il Governatore locale Valentin Reznichenko. Un incendio ha distrutto la sede di una compagnia di trasporti locale e una cinquantina di autobus sono andati in fiamme. Colpiti anche diversi condomini, una scuola, ed edifici amministrativi.
09.53 – “Gli elementi suggeriti nel prossimo pacchetto di sanzioni dell’Ue alla Russia non corrispondono alla portata dell’escalation di Putin e alla minaccia che rappresenta per l’Europa e il mondo intero. Incoraggiamo l’Unione europea a colpire Putin più duramente per fermarlo. Questo è un momento cruciale”. Lo scrive in un tweet il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
09.44 – “Questa mattina missili russi hanno colpito un convoglio umanitario in uscita da Zaporizhzhia uccidendo 23 persone e ferendone altre 28, tutti civili”. Lo ha reso noto il capo dell’Amministrazione regionale militare Oleksandr Starukh, citato da Espreso Tv. “Le persone erano in fila per lasciare il territorio temporaneamente occupato, per prendere i loro parenti e portarli via”, ha scritto Starukh su Telegram.
09.33 – Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha definito “l‘annunciata cerimonia d’ingresso“ delle Regioni ucraine occupate nella Federazione russa uno “spettacolo da baraccone del Cremlino”. “Non ha alcun senso legale”, scrive Podolyak su Twitter. “Entità inesistenti non possono entrare in un Paese che si sta disintegrando. Non perdere tempo con l’agenda virtuale. La vita reale sarà più interessante: controffensiva, liberazione, tribunale”, ha aggiunto.
09.29 – Sono almeno 59.080 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 264 caccia russi, 225 elicotteri e 1.003 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate di Kiev riferiscono di aver distrutto 2.338 carri armati russi, 1.391 sistemi di artiglieria e 4.932 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
09.22 – Sono quasi sessantamila i soldati russi rimasti uccisi nella guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram. “Sono già 58.500 i soldati russi che sono morti in Ucraina. Vengono per uccidere noi e muoiono”, ha detto Zelensky riferendosi ai militari di Mosca. “Non vi vengono detti questi numeri – ha aggiunto Zelensky – vi viene mentito sul presunto bilancio delle vittime di circa seimila. Questa è la verità. Sono morti tutti perché una persona voleva questa guerra”, ha sottolineato.
09.09 – Dopo aver già riconosciuto come indipendenti da Kiev le Regioni di Donetsk e Lugansk il Presidente russo Vladimir Putin ha firmato i decreti con cui riconosce “l’indipendenza” di Zaporizhzhia e Kherson. Con una cerimonia al Cremlino, Putin firmerà quest’oggi l’annessione unilaterale delle quattro Regioni dopo i referendum dei giorni scorsi, ritenuti “illegali” dalla comunità internazionale. Lo riporta la TASS.
Stando ai risultati diffusi dalle Autorità filorusse al termine dello spoglio, tra l’87,05 e il 99,23% degli elettori nei territori parzialmente controllati dalle forze russe nell’Ucraina orientale e meridionale ha sostenuto l’annessione alla Russia.
Il conflitto tra Mosca e Kiev giunge al 219esimo giorno e oggi a Mosca si terrà la cerimonia con cui saranno annessi alla Russia i quattro territori ucraini in cui si sono svolti i referendum. Alle 14 (ora italiana) il Presidente Vladimir Putin firmerà l’accordo che sancirà l’ingresso nella Federazione Russa delle Regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia. “Non riconosceremo mai, mai e poi mai i referendum russi”, il commento del Presidente americano Joe Biden.
Il Consiglio di sicurezza dell’Onu voterà oggi una risoluzione di condanna dei referendum di annessione, ma il testo non potrà essere adottato a causa del diritto di veto di Mosca. Intanto l’Europa continua a fare i conti con la crisi energetica e con il sabotaggio del gasdotto Nord Stream. E mentre la Finlandia chiude i propri confini ai cittadini russi, l’Ambasciata italiana a Mosca invita i connazionali a “valutare” la possibilità di lasciare la Russia.
Immagina di aver finalmente sistemato tutto, di aver raggiunto la sicurezza finanziaria per te e…
Ti sei mai chiesto come le tue scelte alimentari possano influenzare il pianeta? Ogni volta…
RC Auto, il trucco per avere una polizza a prezzi stracciati: d'ora in poi non…
Quando arriva il freddo in Italia? In attesa che arrivi (per rimanere) prepariamoci mentalmente e…
WhatsApp è l'app di messaggistica di gran lunga più usata al mondo ma alcune funzioni…
Tutti pazzi per gli oggetti Ikea, ma questo che costa soltanto un euro è il…