La guerra in Ucraina entra in una nuova fase: dopo i referendum nel Donbass l’Europa lancia l’allarme per le fuoriuscite di gas dal Nord Stream. Qual è la novità.
Continua a tenere banco una vicenda che va oltre il conflitto bellico sul campo di battaglia. La questione della guerra in Ucraina si sposta in un’altra zona dell’Europa, precisamente il gasdotto Nord Stream. Tutto cambia nel giro di pochissimo tempo, ma i segnali sono inequivocabili.
Gli Stati Uniti hanno intanto annunciato di essere pronti sul fronte energia a valutare ed aiutare gli alleati europei dopo le perdite avvenute dal gasdotto Nord Stream. L’ipotesi di un sabotaggio emerge a chiare lettere, ma il segretario di Stato americano lancia una proposta. “Siamo pronti ad aumentare le forniture di gas naturale liquefatto agli alleati europei“, ha ribadito Antony Blinken.
Dall’Europa credono che le fuoriuscite dal gasdotto Nord Stream siano causate da una posizione azione della Russia. Charles Michel è in prima battuta colui che rilancia quanto accaduto. “Gli atti di sabotaggio Nord Stream sembrano essere un tentativo di destabilizzare ulteriormente l’approvvigionamento energetico dell’Ue. Abbiamo bisogno di un’indagine urgente e approfondita. Coloro che hanno perpetrato questo atto saranno ritenuti pienamente responsabili e obbligati a pagare. I nostri sforzi per diversificare l’approvvigionamento energetico rispetto al gas russo continuano“, ha spiegato il presidente del Consiglio europeo.
La guerra in Ucraina non si placa e adesso gli Stati Uniti annunciano un nuovo pacchetto di armi del valore di 1,1 miliardi di dollari. La decisione è giunta dopo l’annuncio della Russia di annettere i territori ucraini in seguito al referendum. A riportare la notizia è l’agenzia Reuters. Fronte USA è previsto anche un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca dopo quanto avvenuto nelle regioni di Donetsk, Kherson, Lugansk e Zaporizhzhia.
Volodymyr Zelensky non crede minimamente ai referendum avvenuti in Ucraina, precisamente nelle quattro regioni di Donetsk, Kherson, Lugansk e Zaporizhzhia. Il presidente ucraino attacca senza mezzi termini l’operato della Russia al fronte di una decisione che aumenta le tensioni.
“Nessuna delle azioni criminali della Russia cambierà nulla per l’Ucraina. Riconosciamo la Carta dell’ONU, riconosciamo i principi fondamentali della coesistenza dei popoli. E continueremo ad agire per proteggere la vita normale in Ucraina, in Europa e nel mondo“, ha spiegato il capo politico di Kiev.
La situazione è ancora intricata, specialmente nelle zone del Donbass. Zelensky non vuole in alcun modo cedere le armi ed è determinato a riprendersi anche i luoghi attualmente occupati dai russi.
“Agiremo per proteggere la nostra gente nella regione di Kherson, nella regione di Zaporizhzhia, nel Donbass, nelle aree attualmente occupate della regione di Kharkiv e in Crimea. Questa farsa nel territorio occupato non può nemmeno essere definita imitazione dei referendum. Quanto al fronte, lo dirò brevemente e per ora senza dettagli, anche se saranno buoni: andiamo avanti e liberiamo la nostra terra. Gloria all’Ucraina“, ha concluso.
Immagina di aver finalmente sistemato tutto, di aver raggiunto la sicurezza finanziaria per te e…
Ti sei mai chiesto come le tue scelte alimentari possano influenzare il pianeta? Ogni volta…
RC Auto, il trucco per avere una polizza a prezzi stracciati: d'ora in poi non…
Quando arriva il freddo in Italia? In attesa che arrivi (per rimanere) prepariamoci mentalmente e…
WhatsApp è l'app di messaggistica di gran lunga più usata al mondo ma alcune funzioni…
Tutti pazzi per gli oggetti Ikea, ma questo che costa soltanto un euro è il…