Per contrastare l’inquinamento atmosferico, diverse regioni italiane hanno vietato l’utilizzo di camini e stufe. Per tutti i trasgressori multe salatissime. I cittadini si potrebbero ritrovare quindi a non poter usare a casa propria gli impianti, pagati tra l’altro a caro prezzo quando installati. Il divieto riguarda in particolare camini e stufe solo in particolari casi e per determinate tipologie di impianto.
La guerra Russia-Ucraina ha scatenato una versa e propria crisi energetica, con un conseguente aumento record delle bollette di luce e gas. Per questo molte famiglie italiane stanno optando per metodi di riscaldamento alternativi al gas in vista dell’inverno. Tra questi troviamo proprio stufe a legna e a pellet e i classici camini. In alcune Regioni è però in vigore il divieto di utilizzo per stufe e camini a biomassa, nell’ambito delle leggi introdotte per contrastare l’inquinamento atmosferico.
La norma riguarda gli impianti con potenza al focolare fino a 10kW. Tra le Regioni che ne vietano l’utilizzo troviamo la Lombardia. Qui le multe per i trasgressori partono da 500 euro e possono arrivare fino a 5.000 euro. Il divieto riguarda l’installazione di generatori di calore alimentati a biomassa legnosa con emissioni superiori a quelle consentite ed è obbligatorio che i generatori di calore abbiano almeno 4 stelle. Per le stufe a pellet di potenza termica nominale inferiore ai 35 kW è obbligatorio utilizzare materiale da ardere conforme alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2. La certificazione deve essere effettuata da parte di un Organismo accreditato e, nel caso di un controllo, dovrà essere esibita la documentazione pertinente da parte dell’utilizzatore.
Restrizioni in Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna
Anche in Veneto accendere camini e stufe a legna in inverno è vietato per tutti gli impianti con prestazioni inferiori a 3 stelle, mentre in Piemonte il divieto è già in vigore dal 2018. Si parlava anche qui del divieto di installazione di generatori di calore alimentati a biomassa legnosa, con una potenza nominale inferiore a 35 kW e classe di prestazione emissiva inferiore alla classe 3 stelle. Dal 2019 è consentita l’installazione di impianti con prestazioni a quattro stelle.
La Regione Emilia-Romagna ha previsto vincoli e limitazioni diverse data la conformazione del territorio e la sua espansione orizzontale. Il divieto di utilizzo di caminetti, stufe a legna o pellet per il riscaldamento domestico riguarda esclusivamente impianti di classe 1 e 2 stelle, installati negli immobili civili in cui è presente un sistema alternativo di riscaldamento domestico e che si trovano sotto i 300 metri di altitudine.