Guerra Russia Ucraina. Le notizie di mercoledì 28 settembre 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
217esimo giorno di guerra, ai “referendum farsa” vincono i sì: Mosca annuncia il plebiscito per l’ingresso di quattro Regioni ucraine nella Federazione Russa. Secondo le autorità locali, a Kherson, Zaporizhzhia e Donetsk, il 95% dei cittadini avrebbe espresso la volontà di entrare a far parte della Russia. Al Consiglio di Sicurezza dell’Onu Zelensky attacca: “Costretti a votare sotto la minaccia delle armi, ogni annessione è criminale”.
Intanto prosegue il botta e risposta tra Mosca e Kiev sulle tre falle nei gasdotti Nord Stream 1 e 2 che hanno provocato sensibili cali di pressione, oltre a fuoriuscite di materiale nel Mar Baltico. Il Cremlino nega ogni responsabilità ma secondo le Autorità ucraine si è trattato di “un attacco russo e un’aggressione contro l’Ue”. E la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen avverte: “Nessun impatto sulle forniture ma se lo stop è voluto la nostra reazione sarà forte”.
22.20 – “Oggi il Dipartimento alla Difesa Usa ha annunciato un nuovo pacchetto di sostegno per la sicurezza da 1,1 miliardi di dollari per l’Ucraina. Otterremo 18 missili Himars in più, altre attrezzature critiche che porteranno l’Ucraina più vicina alla vittoria“. Lo scrive in un Tweet il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Una decisione molto tempestiva che dimostra che il ricatto russo non funziona. Gratitudine al presidente Usa e a tutti i nostri amici statunitensi!“, conclude Zelensky.
22.15 – Marianna Triasko, la donna ucraina residente in Veneto da 14 anni e morta in combattimento nel proprio Paese, si era recata in Ucraina un mese dopo l’inizio del conflitto arruolandosi nell’esercito ucraino come infermiera volontaria. Lo si apprende da fonti informate sul caso. La donna, che era anche cittadina italiana, avrebbe invece riferito al marito ed ai figli di essere partita per il suo paese come volontaria della Croce Rossa. Secondo la sorella l’ultimo scambio di messaggi tra le due risaliva a due giorni prima. Il 25 settembre il Consolato italiano di Kiev è stato informato del suo decesso. La notizia è stata comunicata telefonicamente con tutta probabilità da un conoscente od un collega che aveva già avvertito i familiari del ferimento della donna. Secondo quanto si apprende, la donna era stata ferita il 23 a Zaporizhzhia, o nelle vicinanze, dove prestava servizio presso un locale ospedale civile od ospedale da campo. Marianna era verosimilmente inquadrata nell’unità A7166 della Difesa Territoriale dell’Esercito ucraino.
21.45 – “Siamo a un punto decisivo. L’Ucraina ha bisogno di armi per sopravvivere. La maggior parte dell’industria della difesa è stata decimata, ma molti dei nostri Stati membri sono intervenuti ed è per questo che a marzo Kyiv è stata preservata. Ma in questa prossima fase di guerra, saranno necessari armamenti pesanti. Servono carri armati e dobbiamo essere in grado di fare questo passo successivo“. Lo ha detto al presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, parlando a Berlino. “Dall’inizio dell’aggressione russa, l’Unione europea ha approvato 7,2 miliardi di euro di aiuti finanziari all’Ucraina. Abbiamo fornito 2,5 miliardi di euro a sostegno delle forze armate ucraine e continueremo a farlo. Abbiamo concesso all’Ucraina lo status di candidato all’Ue, che dà ai Paesi un chiaro obiettivo di sviluppo, anche se sappiamo che ci vorrà del tempo. Ora è il momento in cui la leadership dell’Europa conta. E ci rivolgeremo alla Germania perché ci aiuti a guidarla. Insieme dobbiamo fare di più. Dobbiamo anche capire che non si può chiedere a un solo Paese di sopportare il dolore e il sacrificio“, ha sottolineato.
21.35 – Il ministero degli Esteri della Lettonia ha invitato tutti i cittadini del Paese a lasciare quanto prima la Federazione russa. Lo riporta sul suo canale “Twitter” il ministro degli Esteri lettone Edgars Rinkēvičs. La raccomandazione arriva in conseguenza del peggioramento del quadro internazionale e dei problemi di sicurezza che esso comporta.
20.19 – Gli Usa lavorano “per imporre ulteriori costi economici” contro Mosca e uniranno l’opposizione internazionale ai tentativi russi di annettere territori dell’Ucraina con referendum “illegittimi e oltraggiosi“, che sono stati “preparati”, “orchestrati” e “manipolati” dal Cremlino. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre.
19.45 – Intanto la Russia ha annunciato di non voler smettere con le aspirazioni inerenti alle regioni occupate in Ucraina. A parlare è il ministero degli Esteri russo che ha dichiarato di prendere ulteriori provvedimenti oltre a quelli delle quattro regioni di Donetsk, Kherson, Lugansk e Zaporizhzhia al centro dei referendum. “Nel prossimo futuro, ci attende una fase cruciale nelle nostre azioni congiunte per soddisfare le aspirazioni dei residenti (delle quattro regioni) di stare insieme alla Russia“, ha spiegato il ministero degli Esteri in una nota.
20.30 – L’Ucraina non smette di lavorare per organizzare un nuovo scambio di prigionieri con la Russia e al momento sono in corso anche trattative per uno scambio di “tutti” i rispettivi prigionieri. Lo ha affermato il capo della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, Kyrylo Budanov, durante un incontro con rappresentanti di familiari dei prigionieri di guerra ucraini. Lo riporta Unian.
20.12 – Un altro pacchetto di aiuti militari Usa a Kiev da 1,1 miliardi di dollari, tra armi ed equipaggiamenti: lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca Karin Jean-Pierre.
20.03 – I referendum “farsa” della Russia in Ucraina sono una “flagrante violazione del diritto internazionale: non riconosceremo mai i territori annessi. L’Ucraina ha il diritto di continuare a difendersi“. Lo afferma la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre.
18.30 – Il funzionario statunitense James O’Brien, nello specifico capo del coordinamento delle sanzioni impostati dagli USA contro la Russia, ha parlato della questione. Gli Stati Uniti starebbero lavorando con gli alleati per imporre nuovi problemi all’economici moscovita. Ciò è diretta conseguenza dei referendum non legali avvenuti nelle regioni occupate dall’Ucraina. “Ci saranno più pacchetti. Stiamo lavorando su più sanzioni“, ha ribadito parlando di sanzioni per settori finanziari e di alta tecnologia. Al centro ci sarebbero violazioni per i diritti umani e sfruttamento dell’energia.
17.15 – Volodymr Zelensky ha annunciato il dialogo telefonica con la nuova premier britannica Liz Truss. Il presidente dell’Ucraina si è detto soddisfatto per il confronto a distanza. “Il Regno Unito è sempre stato tra i leader nel sostenere l’Ucraina. Ci aspettiamo anche la leadership di Londra in reazione ai falsi referendum russi. In risposta, la difesa e gli aiuti finanziari all’Ucraina devono essere rafforzati“, ha ribadito Zelensky su Twitter.
16.30 – Le autorità ucraine hanno annunciato di aver identificato diversi soldati russi (si parla di cinque militari ndr) che avrebbero sparato contro auto di civili durante i primi giorni del conflitto. La vicenda sarebbe accaduta nella regione di Kiev. Le riprese delle telecamere a circuito chiuso raccolte dagli investigatori ucraini mostrerebbero unità russe che sparano poco fuori da Hostomel, città a nord-ovest della capitale.
15.10 – Il capo della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato una nuova proposta di sanzioni alla Russia. Il pacchetto è la conseguenza di quanto “progettato dal Cremlino” in seguito alla mobilitazione e ai referendum farsa avvenuti di recente. “Sono un tentativo illegale di accaparrarsi terre e cambiare i confini internazionali con la forza“, ha affermato von der Leyen. L’ottavo pacchetto di sanzioni dovrebbe vietare l’importazione di prodotti russi con perdite pari a 7 miliardi di euro.
13.39 – Washington sta preparando un nuovo pacchetto di aiuti militari da 1,1 miliardi di dollari per l’Ucraina in risposta all’annuncio di Mosca dell’annessione delle Regioni ucraine occupate. Lo riferisce Reuters che cita fonti dell’Amministrazione statunitense. Nel nuovo pacchetto saranno inclusi sistemi anti-missile Himars, già spediti in Ucraina in passato, munizioni e diversi tipi di sistemi anti drone.
13.31 – I cittadini americani sono invitati a “lasciare la Russia immediatamente”, utilizzando “le limitate opzioni” di trasporto commerciale ancora disponibili. E’ l’appello lanciato dall’Ambasciata statunitense a Mosca. Lo riporta la TASS.
12.33 – “Gli Stati Uniti stanno entrando de facto in questo conflitto de facto, gli USA si stanno avvicinando sempre più a diventare una parte di questo conflitto, e questo è estremamente pericoloso”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla TASS.
12.22 – “Ora passiamo a una nuova fase di combattimenti come parte della Federazione Russa“. Lo ha dichiarato il capo dell’autoproclamata repubblica di Donetsk Denis Pushilin dopo aver ricevuto il protocollo d’esito del voto sul referendum e prima di partire per Mosca. Lo riporta la TASS.
12.17 – “Non utilizzare il termine ‘referendum’ in relazione alla Russia. Esistono infatti: occupazione del territorio con carri armati, ostilità in corso e mitraglieri che camminano per gli appartamenti e costringono sotto la minaccia delle armi coloro che sono rimasti a dire ‘sì alla Federazione Russa’. Non usare la propaganda russa”. Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
12.09 – Il Presidente russo Vladimir Putin sta collezionando un errore dopo l’altro. Ne è convinto il Cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha parlato dell’ordine di mobilitazione di Mosca in un’intervista a Neue Osnabruecker Zeitung. Il leader russo “potrebbe mettere fine a questa guerra immediatamente ritirando le proprie truppe e concentrandosi poi sui colloqui con Kiev”, ha dichiarato Scholz.
12.00 – “L’Ue denuncia lo svolgimento di referendum illegali e il loro esito falsificato. Questa è un’altra violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina, in mezzo a violazioni sistematiche dei diritti umani. Lodiamo il coraggio degli ucraini, che continuano a opporsi e resistere all’invasione russa”. Così in un tweet l’Alto rappresentante per la Politica estera Ue Josep Borrell.
11.50 – Questa mattina l’Esercito russo ha lanciato tre missili sulla città di Gulyaipole, nell’Oblast di Zaporizhzhia. Lo rende noto il Presidente della Regione Oleksandr Starukh su Telegram spiegando che “il nemico ha colpito il centro città con tre missili S-300. Un edificio che aveva lo status di monumento storico è stato distrutto. La strada è stata danneggiata. Si aspettano informazioni sulle vittime”. Lo riporta Ukrainska Pravda.
11.44 – La Russia è pronta ad ascoltare le richieste di indagine congiunta sulle cause dell’incidente al Nord Stream se dovessero arrivare dai Paesi europei. Lo ha annunciato il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko, citato da Ria Novosti. “Se ci saranno appelli li prenderemo in considerazione. Ma per quanto ne so, non ce ne sono stati”, le parole di Grushko.
11.37 – “Gli atti di sabotaggio al Nordstream sembrano essere un tentativo di destabilizzare ulteriormente l’approvvigionamento energetico dell’Ue. Abbiamo bisogno di un’indagine urgente e approfondita. Coloro che hanno perpetrato questo atto saranno ritenuti pienamente responsabili e obbligati a pagare. I nostri sforzi per diversificare l’approvvigionamento energetico rispetto al gas russo continuano”. Così su Twitter il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
11.31 – Sono almeno 58.150 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 262 caccia russi, 224 elicotteri e 989 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate di Kiev riferiscono di aver distrutto 2.312 carri armati russi, 1.381 sistemi di artiglieria e 4.889 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
11.11 – Il comando operativo meridionale ucraino ha riferito di aver abbattuto ad Odessa due missili Kh-59 lanciati da caccia russi Su-35. Lo riporta il Kyiv Independent.
09.17 – “Referendum fasullo. Risultati fasulli. Non riconosciamo nessuno dei due”. Lo scrive su Twitter il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel in merito alle votazioni sull’annessione alla Russia che si sono svolte nei territori occupati dall’Esercito russo in Ucraina.
Il conflitto tra Mosca e Kiev giunge al 217esimo giorno con Mosca che annuncia il plebiscito per l’ingresso di quattro Regioni ucraine nella Federazione Russa. Ai “referendum farsa” vincono i sì: secondo le autorità locali, a Kherson, Zaporizhzhia e Donetsk, il 95% dei cittadini avrebbe espresso la volontà di entrare a far parte della Russia. Ma al Consiglio di Sicurezza dell’Onu Zelensky attacca: “Costretti a votare sotto la minaccia delle armi, ogni annessione è criminale”.
Intanto prosegue lo scambio di accuse tra Mosca e Kiev sulle tre falle nei gasdotti Nord Stream 1 e 2 che hanno causato forti cali di pressione, oltre a fuoriuscite di materiale nel Mar Baltico. Il Cremlino nega ogni responsabilità ma secondo le Autorità ucraine si è trattato di “un attacco russo e un’aggressione contro l’Ue”. E la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen avverte: “Nessun impatto sulle forniture ma se lo stop è voluto la nostra reazione sarà forte”.
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