Scoperto lo scandalo: 54 gestori di ristoranti e palestre vip a processo con l’accusa di furto con scasso di gas. Italgas si costituisce parte civile
Uno scandalo di proporzioni enormi ha investito la Capitale romana. L’accusa è di aver rubato gas manomettendo i contatori dei locali. Coinvolti 54 titolari tra alberghi, ristoranti e palestre più Inn di Roma. Il primo ad apparire nella lista dei “furbetti del gas” della Procura è il proprietario di un albergo di lusso, “l’Hotel Champagne”.
Manuela Derme, gestore dell’hotel nonché rappresentante legale della ditta “Champagne srl” è stata citata in giudizio con l’accusa di furto. Ma la lista è lunga e al suo interno compare anche Mauro Pizzuti, proprietario dello storico ristorante “I tre scalini” a piazza Navona.
E a pochi metri di distanza spunta un altro “scroccone del gas”. Lui è Antonio Tucci, gestore del noto ristorante “I Quattro Fiumi” che dovrà rispondere di furto. Ma l’elenco non finisce qui, nel calderone degli scrocconi anche una palestra molto in vista nella Capitale, al centro di spiacevoli fatti già accaduti in passato.
Scandalo a Roma, accusati di furto di gas 54 gestori di ristoranti e palestre vip
Sono molti i gestori sotto accusa nella Capitale romana. I sospetti dei “ladruncoli del gas” arriva nel ristorante “Vacanze Romane”. Nella rete dei furbetti c’è cascato anche un altro simbolo d’eccellenza romana: il Salaria Sporting Village, uno dei centri sportivi più famoso d’Italia. I suoi gestori, Giancarlo D’Auria e Franco Pezzola, sono entrambi accusati di furto.
Ma l’elenco continua e in totale gli imputati, citati in giudizio dalla Procura sono ben 54. Il furto di gas sarebbe avvenuto non ora, come magari si potrebbe pensare visto il costo di bollette di luce e gas, bensì fino al 2016. Il furto avveniva in modo molto classico: manomettendo i contatori rompendo i sigilli. Il processo inizierà il prossimo marzo 2023 e nella vicenda, Italgas si costituisce parte civile.
Ma ritornando ai “ladri del gas”, tra i tanti nomi spunta anche Dario Chiavaro, proprietario di ben cinque palestre a Roma, tra queste la “Royal Fitness” di piazza Barberini. Tra i ristornati accusati, secondo la Procura capitolina, c’è anche un ristorante che recentemente ha chiuso: la “Locanda del pellegrino” sito a campo de’ Fiori. Accusato per furto anche il titolare del centro sportivo “Aurelia Nuoto asd”. E l’elenco non termina qui. Tutti i proprietari di locali, alberghi, ristoranti e centri fitness dovranno rispondere e pagare, qualora fossero confermate le accuse, di furto.