Guerra Russia Ucraina. Le notizie di lunedì 26 settembre 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
215esimo giorno di guerra, in Daghestan violente proteste contro la mobilitazione di Putin. Scontri con la Polizia e arresti: sono attualmente 799 i manifestanti detenuti in Russia dopo i disordini degli ultimi giorni. In totale sarebbero stati arrestati circa 2mila dimostranti, per la maggior parte rilasciati.
Nel frattempo i leader di Lugansk e Donetsk proclamano la validità del referendum sull’annessione alla Russia annunciando che è stato raggiunto il quorum del 50%. Mentre continuano i bombardamenti contro obiettivi civili, Washington mette in guardia i russi sulle conseguenze dell’uso delle armi nucleari. E le autorità di Mosca inaspriscono le pene per i renitenti alla mobilitazione militare e pensano alla chiusura dei confini per impedire agli arruolabili di fuggire.
22.15 – Nella Federazione Russa, l’impianto metallurgico dell’oligarca Roman Abramovich è in fiamme, come dimostrano alcune immagini pubblicate sui social.
22.00 – La premier britannica Liz Truss ha esortato l’Occidente a continuare a imporre sanzioni contro la Russia e a sostenere l’Ucraina. Il primo ministro britannico insiste anche sul fatto che l’Occidente dovrebbe ignorare le “minacce” del presidente russo Vladimir Putin. “Non dovremmo ascoltare le sue minacce sferragliate e inventate. Dobbiamo continuare a imporre sanzioni alla Russia e sostenere l’Ucraina“, ha detto Truss in un’intervista alla CNN. Ma l’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell la pensa in modo più realistico. Ha esortato, al contrario, a prendere con tutta serietà le dichiarazioni di Vladimir Putin sulla sua disponibilità a usare qualsiasi mezzo per proteggere la Russia.
20.25 – “Stiamo rafforzando il sostegno all’Ucraina. Più armi, più sanzioni, più isolamento dalla Russia. L’ho appena detto nel corso di una conversazione con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky“. Lo ha reso noto il premier olandese Mark Rutte su Twitter, precisando che “a causa della mobilitazione parziale russa e dei referendum farsa, proteggere l’Europa è fondamentale per la nostra sicurezza“.
21.27 – Turkish Airlines ha annunciato oggi che estende la sospensione dei voli verso diverse città russe, l’Ucraina e la capitale bielorussa Minsk fino al 31 dicembre. La sospensione si applica ai voli per Ekaterinburg, Krasnodar,RostovsulDon e Sochi. Lo riporta la Tass.
20.10 – Ci sono anche oltre 12 miliardi di dollari di aiuti all’Ucraina nella legge per evitare temporaneamente lo shutdown alla fine di questa settimana. Lo riferiscono fonti dell’amministrazione Biden.
20.00 – Una nave cargo con grano proveniente dall’Ucraina ha attraccato al porto di Napoli. Si tratta dell’imbarcazione Nikiti II,battente bandiera del Panama, partita dalla cittadina ucraina di Reni. Verifiche inevitabili per controllare l’eventuale radioattività della merce. I campioni hanno dato esito negativo dopo gli accertamenti di laboratorio.
19.30 – La Russia ha ricevuto una dichiarazione di sostegno per la guerra in Ucraina. Ad annunciarlo è Faisal al-Meqdad, ministro degli Esteri in Siria, durante l’Assemblea Generale dell’Onu. “Mosca ha il diritto di difendere e proteggere il proprio territorio. Siamo convinti che la Russia stia difendendo non solo se stessa, ma anche la giustizia e il diritto dell’umanità di rifiutare l’egemonia unipolare“, ha aggiunto al-Meqdad.
19.00 – I Paesi Bassi aumenteranno il loro sostegno militare all’Ucraina. Previste nuove sanzioni contro la Russia. Ad annunciarlo è il primo ministro Mark Rutte dopo un colloquio telefonico con il collega ucraino Volodymyr Zelensky. La decisione è arrivata dopo i referendum indetti nelle repubbliche autoproclamate. “Stiamo intensificando il nostro sostegno all’Ucraina. Più armi, più sanzioni e più isolamento per la Russia. L’ho sottolineato ancora una volta quando ho parlato con Zelensky. Proteggere l’Europa è fondamentale per la nostra sicurezza“, ha spiegato Rutte in un messaggio social.
18.15 – Indagini in corso per una sospetta fossa comune scoperta in un allevamento di polli industriali a Kharkiv. Ad annunciarlo sono i funzionari locali che hanno annunciato di essere in stretto contatto con le forze ucraine presenti sul posto. Si teme la presenza di un centinaio di corpi senza vita in una zona presumibilmente utilizzata dall’esercito russo per riparare i carri armati. L’area è stata riconquistata dai soldati ucraini che hanno respinto le forze russe oltre il confine. Nel frattempo le squadre di sminamento lavorano senza sosta per liberare l’aria da armi inesplose.
17.30 – Christine Lagarde è la presidente della Bce che ha parlato durante la Commissione Affari monetari svolta nel Parlamento europeo. Al centro dell’analisi energia e problemi che riguardano anche problemi di natura economica. “L’aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari pesa in particolare sulle famiglie più vulnerabili e la situazione dovrebbe peggiorare prima di migliorare. In questo contesto, è essenziale che il sostegno fiscale utilizzato per proteggere queste famiglie dall’impatto dei prezzi più elevati sia temporaneo e mirato“, ha spiegato Lagarde.
16.45 – Il Regno Unito ha annunciato un pacchetto di sanzioni in risposta al regime russo che ha indetto referendum illegali in Ucraina. Si tratta di 92 provvedimenti che puntano verso coloro che starebbero dietro il voto falsati delle quattro regioni in Ucraina. Tra i 33 funzionari sanzionati per i referendum ci sono Sergei Yeliseyev, il capo del governo di Kherson di recente insediamento, ma non finisce qui. Ci sono fra le persone sanzionati anche Ivan Kusov, il ministro dell’Istruzione e della scienza nella repubblica popolare di Lugansk, nonché Yevhen Balytskyi, presunto capo del governo a Zaporizhzhia.
16.15 – Il primo ministro ungherese Viktor Orban parla delle sanzioni inflitte alla Russia da parte dell’Unione Europea. A riportare la notizia è l’agenzia Tass. “Le sanzioni sono state introdotte in maniera antidemocratica, perché è stata la decisione dei burocrati di Bruxelles. Per la prima volta in Europa, in Ungheria, chiederemo il parere sulle sanzioni. Saranno avviate consultazioni nazionali“, ha ribadito Orban.
15.40 – Mykhailo Fedorov, ministro del digitale in Ucraina, ha pubblicato un’immagine che mostra i lavori di riparazione delle telecomunicazioni in corso nei “territori della regione di Kharkiv recentemente liberati“. Fedorov ha annunciato la riparazione di 27 stazioni base in due settimane nelle zone liberate dall’esercito ucraino.
15.10 – Rafael Grossi è il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), che ha dichiarato di essere pronto a tenere colloqui in Russia e Ucraina per la creazione di una zona di protezione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. “Questo deve essere fatto e sono pronto a continuare queste consultazioni in entrambi i paesi in modo da poter proteggere questo impianto. Il lavoro lì ci permetterà di stabilizzare una situazione semplicemente inaccettabile. E sono convinto che sia qualcosa che possiamo fare“, ha confermato Grossi.
Il conflitto tra Mosca e Kiev giunge al 215esimo giorno, in Daghestan violente proteste contro la mobilitazione di Putin. Scontri con la Polizia e arresti: sono attualmente 799 i manifestanti detenuti in Russia dopo i disordini degli ultimi giorni. In totale sarebbero stati arrestati circa 2mila dimostranti, per la maggior parte rilasciati.
Nel frattempo i leader di Lugansk e Donetsk proclamano la validità del referendum sull’annessione alla Russia annunciando che è stato raggiunto il quorum del 50%. Mentre continuano i bombardamenti contro obiettivi civili, Washington mette in guardia i russi sulle conseguenze dell’uso delle armi nucleari. E le autorità di Mosca inaspriscono le pene per i renitenti alla mobilitazione militare e pensano alla chiusura dei confini per impedire agli arruolabili di fuggire.
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