Il padre di Saman Abbas, Shabbar Abbas è in Pakistan e nessuno, da Islamabad, sembra voler cooperare per fare giustizia.
Lo hanno confermato anche dal ministero della giustizia. “Non abbiamo ricevuto alcuna risposta”, hanno fatto sapere dalla Farnesina secondo cui le autorità pakistane avrebbero istituito una commissione d’inchiesta.
Ma solo per dimostrare all’Italia di star lavorando al caso. In realtà, di fatto nessuno ha mosso un dito e i genitori di Saman sono ancora liberi di circolare nel loro Paese.
Anche secondo l’Interpol, le autorità di Islamabad sanno perfettamente dove sono gli Abbas ma non interviene. In qualche modo, li protegge dalla giustizia italiana, nonostante dalla procura di Reggio Emilia fanno sapere che non si arrenderanno. L’obiettivo è arrivare all’estradizione della coppia, che tuttora vivrebbe non lontano Mandi Bahauddin, in un villaggio rurale. Ben protetti dalla comunità secondo cui Shabbar Abbas ha fatto bene a uccidere sua figlia. Perché doveva difendere l’onore della famiglia.
A parte i genitori di Saman, ci sono anche altre persone da sentire in Pakistan. Uno di questi è certamente il promesso sposo di Saman, Akmal. Ma ci sono poi anche altri che potrebbero sapere cosa è successo. Anche in questo caso, però, nonostante le sollecitazioni, non è arrivata nessuna risposta.
“Io non li ho più sentiti e per quanto mi riguarda non so nemmeno se sono a conoscenza del procedimento in corso, visto che non hanno mai ricevuto una notifica”, ha detto Simone Servillo, avvocato della famiglia Abbas in Italia.
“Faccio notare – ha aggiunto il legale – che l’Italia sta chiedendo di estradare due cittadini pakistani per metterli in galera in attesa di giudizio. Voglio dire che non mi stupisco della loro resistenza”.
“Il Pakistan dovrebbe fare molto di più, dalle intercettazioni emerge con certezza il coinvolgimento dei genitori in questa vicenda”. Lo ha detto in risposta a queste dichiarazioni Claudio Falleti, legale di di Saqib, il fidanzatino di Saman. Al dialogo a distanza ha partecipato anche il Presidente della Federazione pakistana in Italia Raza Asif. “Alla base dell’uccisione di Saman c’è una mentalità retrograda che riguarda tutta la sua famiglia. Se il padre fosse veramente colpevole, auspico per lui una pena severa”, ha detto Asif. Sarà molto difficile arrivare a una svolta del caso Saman Abbas.
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