Un vero e proprio massacro avvenuto a scuola davanti gli occhi attoniti dei presenti. Cinque uomini scendono dalla macchina e pestano a sangue un 16enne. Una spedizione punitiva da film
Gli studenti e le madri che erano presenti al momento dell’aggressione hanno dichiarato di aver assistito a una scena degna di un film camorristico quando i cinque uomini, arrivati davanti scuola, hanno iniziato a pestare a sangue un 16enne. Non si sono fermati davanti a nessuno e hanno continuato a pestare il ragazzo fino alla fine.
Una spedizione punitiva andata in onda davanti agli occhi impauriti di chi stava accompagnando i propri figli a scuola. Paura, urla e minacce. Le cinque persone si sono presentate con il volto coperto per non farsi riconoscere dalle telecamere di sorveglianza.
Inizialmente si era pensato a un probabile scambio di persona, ma gli inquirenti che sono intervenuti successivamente hanno confermato che l’obiettivo della gang era proprio quel ragazzino. E non stavano scherzando. Il motivo del massacro? Forse una rivalità in campo sentimentale.
La spedizione punitiva dei cinque uomini è avvenuta martedì scorso a Ostia, litorale romano. Il pestaggio si è consumato davanti l’Istituto Superiore Statale d’Istruzione Carlo Urbani, in via dell’Idroscalo 88. La vittima è uno studente di 16 anni che, quella mattina, come ogni altra, stava aspettando il suono della campanella per entrare in classe.
Il 16enne era in compagnia di altri amici di scuola quando, poco prima delle 8.00, gli aggressori con il volto coperto sono scesi da un auto e hanno iniziato a picchiare il giovane. Inizia così il massacro sotto gli occhi impauriti degli altri presenti. La banda di criminali ha continuato a infierire sullo studente con pugni e calci fino a lasciarlo esanime a terra.
La scuola ha immediatamente allertato i soccorsi e avvisato i genitori della vittima. Trasportato con la massima urgenza in ambulanza all’ospedale Grassi di Ostia, i medici hanno riscontrato nel ragazzo diversi traumi in tutto il corpo. Le indagini sono partite subito dopo la telefonata alla polizia che è intervenuta chiedendo all’istituto i filmati delle telecamere di videosorveglianza. Tra le varie piste seguite dagli investigatori quella sentimentale è la più battuta. Alla base della feroce aggressione al 16enne ci sarebbe, dunque un movente amoroso. Sono in corso diversi accertamenti per capire anche se i cinque uomini siano affiliati a un giro mafioso ancora più grande.
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