Guerra Russia Ucraina. Le notizie di giovedì 22 settembre 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
211esimo giorno di guerra, al discorso di Putin che, ha annunciato la mobilitazione parziale del Paese, i referendum per l’annessione alla Russia dei territori ucraini occupati e ha alzato i toni sull’uso del nucleare, ha risposto Zelensky intervenuto in collegamento video con l’Assemblea generale dell’Onu. Il leader ucraino ha chiesto di togliere alla Russia il diritto di veto nel Consiglio di sicurezza perché “tutti vogliono la pace tranne Putin”.
Nelle prime ore di oggi è arrivata la notizia di un importante scambio di prigionieri: liberi 215 soldati ucraini, tra cui i comandanti della difesa dell’Azovstal, in cambio dell’oligarca ucraino filorusso Medvedchuk. Intanto dopo il discorso alla Nazione di Putin è scattata la fuga da Mosca: voli esauriti dalla Russia e fino a 10mila euro per un biglietto di sola andata. Proteste e arresti in tutto il Paese con oltre 1000 fermi.
Guerra Russia Ucraina, Lavrov: “Sanzioni hanno danneggiato popolazioni europee, il prezzo lo pagano i cittadini”
22.30 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato oggi i russi a “protestare” contro la mobilitazione parziale annunciata dal leader russo Vladimir Putin, che ha scatenato varie proteste e un nuovo esodo dal Paese. “55.000 soldati russi sono morti in questi sei mesi di guerra… Vuoi che siano di più? No? allora protesta. Reagisci, scappa o arrenditi” all’esercito ucraino, ha detto Zelensky nel suo discorso quotidiano rivolgendosi ai russi. “Sei già complice di tutti questi crimini, omicidi e torture di ucraini. Perché sei stato in silenzio“, ha aggiunto Zelensky. “E ora tocca a te scegliere: per gli uomini in Russia, questa è una scelta di morire o vivere, di diventare uno storpio o di preservare la salute“. “Per le donne in Russia, la scelta è quella di perdere mariti, figli, nipoti per sempre, o cercare ancora di proteggerli dalla morte“, ha continuato.
22.20 -Il Governo estone ha richiamato oggi i riservisti e i membri della Lega di Difesa per una sessione straordinaria di esercitazioni. Lo ha annunciato la prima ministra Kaja Kallas durante un discorso alla Nazione trasmesso dalle reti televisive nazionali. Kallas ha sottolineato che la nuova fase della guerra in Ucraina non pone, al momento, “minacce dirette per l’Estonia“. Ciò nonostante, ha continuato il Primo ministro, “capacità di difesa significa prontezza e coscienza che, in un momento di crisi, sappiamo esattamente cosa fare“. Dopo aver ricordato che i Paesi baltici si preparano a possibili difficoltà inerenti all’approvvigionamento elettrico e aver difeso la decisione di limitare gli ingressi di cittadini russi con visti emessi da Paesi Schengen, Kallas è tornata sulla questione dei cittadini russi residenti in Estonia. “Sono convinta che nessuna persona che risiede in Estonia e condivide i nostri valori voglia intromettersi nella guerra criminale in corso in Ucraina“, ha detto. “Se comunque qualcuno stesse considerando la possibilità di unirsi alle forze russe, il mio messaggio è chiaro: non andateci perché non c’è ritorno. Chiunque imbracci le armi contro una nazione libera, contro l’Ucraina libera, imbraccia le armi contro l’Estonia e commette un crimine che noi non perdoneremo“.
22.05 – Vladimir Putin “ha utilizzato qualsiasi strumento” come un’arma di guerra, per cui “è importante fare appelli alla prudenza e non contribuire a un’escalation verbale” che possa “scatenare azioni unilaterali” del leader russo, ma “la preoocupazione” per le sue più recenti minacce nucleari “c’è, va riconosciuta“: lo ha affermato il premier spagnolo, Pedro Sánchez, in una conferenza stampa a New York, dove è in corso l’assemblea generale dell’Onu. “Bisogna mettere in allerta non solo la società europea, ma quella internazionale nel suo insieme“, ha aggiunto Sánchez. “Da molti anni, il potere nucleare è utilizzato, in base a trattati, come deterrente, e non come una minaccia reale, che è ciò che ha fatto con la sua dichiarazione“, ha aggiunto Sánchez riferendosi a Putin. “In ogni caso, siamo in una nuova fase del conflitto, in cui (Putin) sta riconoscendo apertamente che non sta raggiungendo i suoi risultati bellici“, ha aggiunto il premier spagnolo. “In questo momento, l’importanza è l’unità della comunità internazionale“.
21.15 – Appello di Mikhailo Podolyak, uno dei consiglieri del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ai “russi arruolati con la forza che non desiderano morire ignominiosamente in un Paese straniero“. “Arrenditi alla prima opportunità. L’Ucraina garantirà la tua vita e un trattamento dignitoso. Secondo la Convenzione di Ginevra, non sarai estradato in Russia, a meno che tu non lo desideri“, ha scritto su Twitter.
21.00 – Appello di Mikhailo Podolyak, uno dei consiglieri del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ai “russi arruolati con la forza che non desiderano morire ignominiosamente in un Paese straniero“. “Arrenditi alla prima opportunità. L’Ucraina garantirà la tua vita e un trattamento dignitoso. Secondo la Convenzione di Ginevra, non sarai estradato in Russia, a meno che tu non lo desideri“, ha scritto su Twitter.
20.55 – “Ogni persona ha il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni e di protestare, anche nei confronti dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Tutti coloro che sono stati arrestati solo per aver manifestato pacificamente contro la mobilitazione e contro la guerra devono essere scarcerati immediatamente e incondizionatamente e la repressione contro le voci dissidenti russe deve cessare“. Lo ha affermato il vicedirettore di Amnesty International per l’Europa orientale e l’Asia centrale, Denis Krivosheev, commentando la notizia dell’arresto di almeno 1386 manifestanti pacifici che avevano preso parte alle proteste successive alla richiesta del presidente russo Putin di mobilitare ulteriori truppe per la guerra in Ucraina,. “Mentre il presidente Putin cerca di aumentare il numero dei soldati per proseguire l’invasione dell’Ucraina, migliaia di persone in Russia protestano pacificamente contro la mobilitazione e la guerra. Lo fanno malgrado la forte repressione nei confronti dei loro diritti alla libertà di espressione e di manifestazione, grazie anche a nuove leggi che criminalizzano ogni attività contraria alla guerra“, ha affermato ancora Krivosheev, come riferisce Amnesty in una nota. “La comunità internazionale – ha concluso – deve raddoppiare gli sforzi affinché sia posta fine all’aggressione della Russia contro l’Ucraina, anche sostenendo coloro che stanno protestando pacificamente contro l’invasione o esprimono obiezione di coscienza rispetto alla partecipazione alla guerra“.
20.20 – Il prezzo del grano sale ai massimi da due mesi sui timori che possa saltare la tregua sul corridoio nel Mar Nero che consente il trasporto del grano ucraino. I future sul grano tenero a Chicago sono in rialzo dell’1,1% a 9.137,5 dollari il bushel mentre quelli sul grano duro avanzano dell’1,3% a 9.802 dollari il bushel. L’intesa siglata a fine luglio prevede una durata iniziale di 120 giorni, che non è ancora stata rinnovata. “La paura che i corridoi sicuri dell’Ucraina possano essere chiusi nelle prossime settimane stanno fornendo il supporto sottostante” all’andamento del grano, ha commentato a Bloomberg il capo economista delle commodities di StoneX, Arlam Suderman.
20.03 – Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha abbandonato la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu sull’Ucraina dopo aver accusato Kiev e i suoi alleati occidentali di “impunità” nel Donbass. Lavrov è rimasto nella sala quasi solo per il tempo di pronunciare il suo discorso, lasciando un altro funzionario di Mosca per il resto dell’incontro.
18.20 – “Non possiamo permettere che il presidente Putin continui a fare a pezzi l’ordine internazionale“. Lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken al consiglio di sicurezza dell’Onu sull’Ucraina.
18.00 – La Norvegia ha “sospeso temporaneamente l’accordo sulla semplificazione del regime dei visti” siglato nel 2007 con la Russia. Lo ha reso noto l’Agenzia per la migrazione di Oslo in una nota, precisando che la decisione, che ricalca quella del Consiglio Ue del 9 settembre scorso, è in vigore da oggi. Secondo il giornale norvegese, la norma comporterà costi più alti e tempi burocratici più lunghi per i russi che vogliano far richiesta di un visto per entrare nel Paese, riducendo così significativamente il numero di coloro cui verrà concesso. Norvegia e Russia condividono una frontiera lunga 198 km.
17.35 – “Ogni crimine contro l’umanità sarà punito“. Lo ha detto la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna al Consiglio di Sicurezza Onu sull’Ucraina. “La giustizia deve essere il nostro imperativo comune“, ha aggiunto, sottolineando che “questi crimini non rimarranno impuniti, lo dobbiamo alle famiglie delle vittime“.
17.20 – Notizie di proteste contro la mobilitazione dei riservisti, per andare a combattere in Ucraina, arrivano dalla repubblica russa del Daghestan, nella regione del Caucaso. Sul sito del Guardian si vedono due video, uno mostra una colonna di auto che blocca per protesta una superstrada a Babaiurt, l’altro un acceso scambio fra un gruppo di uomini e una funzionaria dell’ufficio di reclutamento. La donna dichiara che bisogna combattere per difendere il futuro, ma un uomo ribatte: “non abbiamo nemmeno un presente, di che futuro parli?“. Un giornalista della testata ha intanto sentito una residente di un villaggio di 450 abitanti in Buriazia. La donna ha detto che in 20 hanno ricevuto l’ordine di mobilitazione, fra cui diversi cinquantenni.
17.10 – Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha incontrato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, a margine dell’Assemblea generale dell’Onu. “Ho chiesto che la “Cina usi la sua influenza sulla Russia per porre fine alla guerra in Ucraina. “Ho anche sollevato le preoccupazioni della Nato sui diritti umani e su Taiwan. Siamo pronti a continuare il nostro dialogo sulla sicurezza globale“, ha raccontato Stoltenberg su Twitter.
Met Foreign Minister Wang Yi @MFA_China.
I called on #China to use its influence on #Russia to end its war in #Ukraine. I also raised #NATO‘s concerns on human rights & Taiwan. We stand ready to continue our dialogue on global security. pic.twitter.com/mwgKZNJtLU— Jens Stoltenberg (@jensstoltenberg) September 22, 2022
16.55 – I russi hanno in programma di far votare anche i residenti minori di età compresa tra i 13 ei 17 anni nel referendum che inizierà domani nella regione di Donetsk sull’annessione alla Russia. Lo affermano i servizi segreti ucraini, riferendo di aver intercettato documenti al riguardo. “Al fine di rafforzare il controllo sull’affluenza alle urne, i minori devono essere accompagnati ai ‘seggi elettorali‘ dai loro genitori, tutori o rappresentanti delle cosiddette ‘case dei bambini‘”, aggiungono gli 007 di Kiev.
16.20 – Il fronte interno russo dà segni di cedimento. Alcuni scendono in piazza, sfidando le forze dell’ordine che rispondono con violenze e arresti; altri cercano una via per sfuggire alla chiamata alle armi annunciata dal presidente russo Vladimir Putin.
15.45 – Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ritiene “totalmente inaccettabile” che la possibilità di utilizzare armi nucleari venga messa sul tavolo dalla Russia. “L’idea di un conflitto nucleare, a volte impensabile, è diventata oggetto di dibattito. Questo di per sé è del tutto inaccettabile“, ha affermato Guterres in apertura di un riunione ministeriale del Consiglio di sicurezza. Il capo delle Nazioni Unite ha anche condannato i piani per organizzare referendum nei territori occupati dell’Ucraina e ha avvertito che qualsiasi annessione di territorio con la forza è “una violazione del diritto internazionale”.
15.20 – “L’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani ha documentato l’impatto inaccettabile della guerra in Ucraina sui diritti umani. I rapporti sono un catalogo di crudeltà, esecuzioni sommarie, violenze sessuali, torture e altri trattamenti disumani e degradanti contro civili e prigionieri di guerra“. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres al Consiglio di Sicurezza. “Gli ultimi resoconti sui luoghi di sepoltura a Izyum sono estremamente inquietanti“, ha aggiunto. “Tutte queste accuse vanno indagate a fondo per accertarne la responsabilità“, ha concluso.
15.00 – La Germania è pronta ad accogliere i disertori dell’armata russa “minacciati di repressione“. Lo ha affermato il ministro tedesco dell’Interno Nancy Faeser in un’intervista alla Faz. “Coloro che si oppongono coraggiosamente a Putin, ha detto la ministra, e si mettono quindi in pericolo, possono chiedere asilo politico alla Germania“. In un tweet anche il ministro della Giustizia Marco ha dichiarato che i russi in fuga dal loro Paese sono “i benvenuti“.
14.40 – Il Cremlino smentisce che la mobilitazione parziale decretata dal presidente russo Vladimir Putin possa riguardare fino a un milione di riservisti: “È una menzogna” ha detto il portavoce Dmitri Peskov, commentando le notizie diffuse dagli oppositori russi circa il contenuto del settimo punto del decreto. Secondo Novaya Gazeta Europa, questo punto, che non è stato reso pubblico, prevedrebbe di mobilitare fino a un milione di persone arruolabili.
14.15 – Nell’ultimo scambio di prigionieri con la Russia, Mosca ha liberato cinque comandanti del battaglione Azov che ha difeso la città meridionale ucraina di Mariupol. Lo ha riferito il presidente ucraino Zelensky, resteranno “in condizioni confortevoli in Turchia fino alla fine della guerra e potranno vedere le loro famiglie“. Zelensky ha ringraziato il presidente turco, Recep Tayyip Erdoan, “per il suo ruolo nello scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia“.
14.00 – E’ ”esagerato” parlare di un esodo di russi in fuga dal Paese dopo che il presidente Vladimir Putin ha parlato di mobilitazione parziale di 300mila riservisti da mandare in Ucraina a combattere. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in conferenza stampa. In merito ai manifestanti arrestati, ai quali secondo l’ong Ovd-Info sarebbe stato chiesto di presentarsi per il servizio militare, Peskov ha detto che ”questo non è contro la legge’‘.
13.31 – L’Occidente non è stato in grado di scuotere l’economia russa attraverso le sanzioni, anzi le restrizioni anti-Mosca hanno causato danni alle popolazioni dei Paesi occidentali. Lo ha affermato il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in un’intervista alla rivista statunitense Newsweek.
“L’Occidente ha imposto misure restrittive unilaterali con il pretesto di paralizzare la Russia. Tuttavia le sanzioni sono sembrate essere un’arma a doppio taglio: in molti nei Paesi europei vedono aumentare i prezzi e diminuire i redditi, così come la carenza di energia e le minacce di sconvolgimenti sociali”, ha aggiunto Lavrov. Ora “i benefici di routine della civiltà diventano privilegio per ricchi, questo è il prezzo che i cittadini normali pagano per la politica anti-russa delle elite al potere”, ha concluso.
10.55 – “Putin ha mostrato totale mancanza di rispetto nei confronti di Cina, India, Messico, Turchia, altre nazioni asiatiche, africane, mediorientali e latinoamericane che hanno chiesto la diplomazia e la fine della guerra della Russia contro l’Ucraina“. Lo ha scritto su Twitter il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Il Presidente russo “vuole gettare più uomini nelle fiamme di una guerra che non ha possibilità di vincere”, ha aggiunto.
Putin has shown utter disrespect to China, India, Mexico, Turkey, other Asian, African, Middle Eastern, Latin American nations which have called for diplomacy and an end to Russia’s war on Ukraine. He wants to throw more men into the flames of the war he has no chance of wining.
— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) September 21, 2022
Guerra Russia Ucraina, Kiev: “Nuovi bombardamenti su Zaporizhzhia, ucciso un civile”
10.47 – Questa mattina l’Esercito russo ha colpito nuovamente la città e la Regione di Zaporizhzhia, dove si trova la centrale nucleare di Enerhodar. Lo riferisce il capo dell’Amministrazione militare regionale Oleksandr Starukh, citato da Ukrainska Pravda. “Il nemico ha colpito il centro regionale. Sono in corso accertamenti su eventuali vittime e danni”, ha detto Starukh . Colpita con una ventina di missili anche Nikopol, nell’Oblast di Dnipro, la città si trova sull’altra sponda del fiume Dnepr rispetto alla centrale nucleare, a meno di 10 kilometri dai reattori dell’impianto. Nell’attacco è rimasto ucciso un uomo di 35 anni.
10.41 – La Russia continuerà a difendere la sua libertà e indipendenza, cultura e tradizioni per il bene delle generazioni future e di un grande futuro. Lo ha affermato il Presidente russo Vladimir Putin, citato dalla TASS. “Lotteremo per la nostra Patria, l’unica che abbiamo, per la nostra libertà, indipendenza e sovranità, per la nostra cultura e tradizioni. Le difenderemo e le proteggeremo in nome dei nostri antenati e dei nostri discendenti, per il bene della Russia, della sua grande storia e del suo grande futuro”, le parole di Putin.
Guerra Russia Ucraina, Macron: “Vogliamo la pace, incomprensibili le scelte di Mosca”
10.25 – “Penso che ciò di cui abbiamo bisogno sia la pace e il cessate il fuoco“. Lo ha affermato il Presidente francese Emmanuel Macron commentando l’annuncio del Presidente russo Vladimir Putin di mobilitazione parziale del Paese. La decisione di Putin “di aumentare il livello di guerra è una cattiva notizia per il popolo russo, è una cattiva notizia per i giovani russi ed è una cattiva notizia per la Russia perché aumenterà l’isolamento del suo Paese”, ha aggiunto Macron. “Oggi la Russia è sempre più isolata e sempre più impegnata in una guerra che solo la Russia vuole e che è illegale e illegittima. Tutti chiedono la pace, nessuno capisce più le scelte della Russia“, ha concluso.
10.19 – “La società russa voleva sentire la guerra e ora lo sente pienamente. Frontiere chiuse e mobilitazione totale. Nessuna libertà di parola e 10 anni di carcere per aver rifiutato di essere arruolato”. Così su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak che conclude: “E’ tempo di pagare il conto per aver odiato gli altri. E’ tempo di morire”.
Russian society wanted to feel the war…Now it fully feels it –
1. closed borders
2. total mobilization
3. no freedom of speech
4. summonses via the Internet and bars
5. 10 years in prison for refusing to be drafted
Time to pay the bills for hating others. Time to die…— Михайло Подоляк (@Podolyak_M) September 22, 2022
Guerra Russia Ucraina, Zakharova: “Discorso di Biden all’Onu? Indecente”
10.10 – La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha definito “indecente” il discorso che il Presidente statunitense Joe Biden ha tenuto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “Quanto al discorso del presidente degli Stati Uniti, ritengo assolutamente indecente come sia iniziato”, ha detto Zakharova, citata da Ria Novosti. Zakharova ha accusato Biden di aver “citato in maniera assolutamente propagandistica” le dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin. Parole che, secondo la rappresentante russa, “il Presidente Putin non ha mai detto”, ma che Biden “dava per certe”. Il Presidente americano durante il suo intervento ha affermato che “ancora una volta il Presidente Putin ha lanciato minacce nucleari esplicite contro l’Europa con uno sconsiderato disprezzo per le responsabilità del regime di non proliferazione” nucleare.
10.01 – Sono almeno 55.510 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 253 caccia russi, 218 elicotteri e 941 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate di Kiev riferiscono di aver distrutto 2.236 carri armati russi, 1.341 sistemi di artiglieria e 4.776 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
These are the indicative estimates of Russia’s combat losses as of Sept. 22, according to the Armed Forces of Ukraine. pic.twitter.com/2vxP087wce
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) September 22, 2022
Guerra Russia Ucraina, Borrell: “Presto un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca”
09.51 – Le Forze Armate russe hanno bombardato il distretto residenziale di Kharkiv. Lo ha reso noto il Sindaco di Kharkiv Ihor Terekhov su Telegram. Secondo le prime informazioni, nessuna casa sarebbe stata danneggiata, ma un edificio vicino è stato avvolto dalle fiamme. Lo riporta il Kyiv Independent.
⚡️Mayor: Russian forces shell Kharkiv residential neighborhood.
Russian forces shelled Kharkiv’s residential Kyiv District on Sept. 22, Kharkiv Mayor Ihor Terekhov said on Telegram.
According to preliminary information, no homes were damaged, but a building nearby is on fire.
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) September 22, 2022
09.44 – “Altre misure restrittive verranno adottate al più presto in coordinazione con i nostri partner”. Questa la decisione adottata dal Consiglio degli Affari Esteri straordinario dell’Ue comunicata dall’Alto Rappresentante degli Affari Esteri Josep Borrell. “Continueremo ad aumentare il nostro supporto militare all’Ucraina e studieremo un nuovo pacchetto di sanzioni che prenda di mira settori dell’economia russa e una nuova lista di individui”, ha aggiunto Borrell.
Guerra Russia Ucraina, Truss: “Non ci fermeremo, aiuti militari a Kiev fino alla vittoria su Mosca”
09.37 – Londra si impegna a fornire aiuti militari all’Ucraina fino alla vittoria sulla Russia. Lo ha dichiarato il Primo Ministro britannico Liz Truss all’Assemblea generale dell’Onu. “In questo momento critico del conflitto – ha proseguito Truss – prometto che manterremo o aumenteremo il nostro sostegno militare all’Ucraina per tutto il tempo necessario. Non ci fermeremo finché l’Ucraina non avrà trionfato”, ha aggiunto.
09.31 – “I propagandisti russi non si vergognano delle loro fantasie: se la Federazione russa ricostruirà il suo Esercito, non si fermerà all’Ucraina. Solo le truppe di Kiev potranno decidere se queste fantasie si realizzeranno o meno, difendendo l’Europa. Per questo la migliore risposta dell’Occidente all’escalation sono gli HIMARS, gli ATACMS, gli ABRAMS e i Leopards”. Lo scrive in un tweet il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
Ru-propagandists are not ashamed of their fantasies: if RF rebuilds its military, it will not stop on Ukraine. Only 🇺🇦 army decides whether these fantasies will come true or not by defending Europe. The best response of the West to 🇷🇺 escalation: HIMARS, ATACMS, ABRAMS, Leopards.
— Михайло Подоляк (@Podolyak_M) September 21, 2022
Guerra Russia Ucraina, 215 militari di Kiev liberati in cambio dell’oligarca Medvedchuk
09.22 – I capi del battaglione Azov che per settimane hanno difeso l’acciaieria Azovstal di Mariupol, il comandante Denis Prokopenko “Redis” e il suo vice Svyatoslav Palamar “Kalina”, sono tra i prigionieri rilasciati dall’Esercito russo in cambio dell’oligarca Viktor Medvedchuk. Lo ha reso noto il comandante delle Forze Speciali ucraine Sergey Velichko su Telegram pubblicando una foto con Redis e Kalina. Lo riporta Ukrainska Pravda.
09.15 – Oltre duecento soldati ucraini prigionieri dei russi sono stati liberati grazie a uno scambio con l’oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk, accusato di alto tradimento, “che ha già fornito tutte le prove possibili all’inchiesta”. Lo ha reso noto il capo dell’ufficio del Presidente Zelensky, Andriy Yermak, citato da Ukrinform. Lo scambio “è il risultato di accordi personali tra il Presidente Zelensky e il Presidente (turco, ndr) Erdogan“, ha spiegato Yermak. “Risultati per i quali stiamo lavorando da molto tempo. Oggi siamo riusciti a liberare 215 dei nostri dalla prigionia russa. Tra loro ci sono 124 ufficiali”, ha aggiunto. Tra i prigionieri rilasciati ci sono i capi della difesa dell’acciaieria Azovstal. Alla Russia oltre all’oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk sono stati restituiti altri 55 soldati.
Guerra Russia Ucraina, la cronaca del 211esimo giorno di conflitto
Il conflitto tra Mosca e Kiev giunge al 211esimo giorno, dopo il discorso di Putin di ieri che, ha annunciato la mobilitazione parziale del Paese, i referendum per l’annessione alla Russia dei territori ucraini occupati e ha alzato i toni sull’uso del nucleare, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto in collegamento video con l’Assemblea generale dell’Onu. Il leader ucraino, salutato da una lunga standing ovation, ha chiesto di togliere alla Russia il diritto di veto nel Consiglio di sicurezza perché “tutti vogliono la pace tranne Putin”.
Nelle prime ore di oggi è arrivata la notizia di un importante scambio di prigionieri: le truppe di Mosca hanno liberato 215 soldati ucraini, tra i quali figurano i comandanti della difesa dell’Azovstal, in cambio dell’oligarca ucraino filorusso Medvedchuk. Intanto dopo il discorso alla Nazione di Putin è scattata la fuga da Mosca: voli esauriti dalla Russia e fino a 10mila euro per un biglietto di sola andata. Proteste e arresti in tutto il Paese con oltre 1000 fermi.