Il centro destra chiude la campagna elettorale a Roma, sul palco a Piazza del Popolo tutti i componenti della coalizione, cori e ovazioni per Meloni Salvini e Berlusconi, i tre grandi leader.
La manifestazione, programmata per le 17.30 è iniziata con circa un’ora di ritardo. Sul palco con la scritta Insieme, per l’Italia, si sono sono palesati tutti i leader del centrodestra. Molti i giornalisti accreditati, circa 500. Oltre 200 di loro appartengono alla stampa estera e provengono anche dal Messico e dalla Cina.
È Silvio Berlusconi ad aprire in una Piazza del Popolo carica di bandiere e gremita di persone, il Presidente di Forza Italia ha dichiarato: “Sono qui perché siamo uniti, noi siamo la maggioranza vera del Paese. In ogni turno elettorale, nelle amministrative, europee e politiche abbiamo avuto sempre la stessa risposta: l’Italia non vuole essere governata dalla sinistra. “Otto anni fa in campo per evitare che la sinistra dell’ex partito comunista prendesse il potere. Ci siamo alleati per evitare una deriva autoritaria, statalista e giustizialista”.
Berlusconi nel suo discorso della durata di venti minuti ha inoltre aggiunto: “Tra gli oltre 70 governi della storia della Repubblica, noi siamo stati i soli a non mettere le mani nelle mani nelle tasche degli italiani, a non aumentare le tasse e ad abbassare la pressione fiscale sotto il 40%. Oggi è al 44%”. E ha spiegato: “Siamo parte della Ue, della Nato, dell’Occidente e amici degli Stati Uniti. Vogliamo una Europa migliore, una Europa davvero dei cittadini, che possa essere protagonista nel mondo diventando finalmente una potenza militare a livello mondiale”. Ha dichiarato Silvio Berlusconi, durante il comizio. “Solo così potremo guardare con serenità al nostro futuro di fronte alle sfide di una Cina che è ancora un totalitarismo comunista, con un programma di globalizzazione mondiale sul piano economico, politico e anche militare”.
Chiusura campagna elettorale centro destra, Matteo Salvini sul palco
È la volta del leader della Lega, Matteo Salvini e del suo discorso di fine campagna elettorale: “La prima vittoria prima del 25 siete voi, gente di tradizioni diverse che hanno deciso di essere insieme con un destino comune e un impegno che prendiamo noi tutti: governare bene e insieme per 5 anni. Ci troviamo qui tra 5 anni. La sinistra è divisa e litigiosa. Qui c’è una prova di maturità: non c’è bisogno di insultare e minacciare come fa la sinistra. da noi solo proposte e sorrisi”, ha dichiarato Matteo Salvini.
Giorgia Meloni sul palco di Piazza del Popolo per la chiusura della campagna elettorale, presentata da Pino Insegno [VIDEO]
“Grazie per questa piazza stupenda carica di speranza e orgoglio. È stata una campagna elettorale corta ma molto intensa”. Sono le parole del presidente di Fdi, Giorgia Meloni, nel suo intervento. Dalla piazza si è alzato il coro ‘Giorgia-Giorgia’ in un tripudio di bandiere.
“Daje Giorgia”, quando la leader di FDI sale sul palco, la piazza è gremita e la platea è tutta per lei. La sua Roma, riserva Giorgia e al centrodestra, l’abbraccio di chi crede che questa sia davvero la volta buona. E allora i temi di campagna elettorale lasciano spazio alle promesse dell’Italia che verrà. “Perché un certo tipo di Italia sta per finire da domenica prossima.” Urla alla sua gente la Meloni. “Voi mi temete? Perché dicono io faccia paura, e forse hanno ragione e ora vi dico chi deve temerci!”. Eccolo il leitmotiv del discorso della leader di FDI. La vittoria del centrodestra deve temerla in primis il Pd di Letta, perché non potrà secondo la Meloni attuare più il suo sistema di potere. Giorgia Meloni promette alla sua gente meritocrazia, senza inciuci o trasformismi. Perché è sicura, il centrodestra governerà compatto e a lungo. E “se avrà i numeri attuerà pure le riforme costituzionali”.
Ma è sul finale che Giorgia Meloni alza la voce e torna ai temi più cari da sempre al suo partito: sicurezza e giustizia. “Lo sapete chi ci teme? Ci temono stupratori e spacciatori perché daremo alle forze dell’ordine il giusto sostegno per lavorare e garantiremo nel contempo la certezza della pena per chi giustamente è finito in carcere ed ha sbagliato”. E ancora la Meloni punta il dito contro gli sbarchi facili e il reddito di cittadinanza da ricedere e ripensare. Perché la pacchia è finita e l’avviso fi sfratto e’stato recapitato.
Domani tocca, sulla stessa piazza, al Pd di Letta chiudere la campagna elettorale.