Prosegue a Tempio Pausania il processo per il figlio di Beppe Grillo, Ciro. Chiamata a testimoniare anche la madre del giovane, Parvin Tadjk. Ecco cosa ha dichiarato la moglie del comico fondatore del Movimento 5 Stelle.
Entra in aula anche la madre di Ciro Grillo. La donna è al processo per testimoniare sulla vicenda che vede il figlio Ciro e tre suoi amici accusati di violenza sessuale su due ragazze. I fatti sarebbero avvenuti in Sardegna, presso un residence a Porto Cervo, nella villetta a schiera appartenente alla famiglia Grillo; la notte tra il 16 e il 17 luglio 2019. Davanti al collegio di giudici presieduto da Marco Contu è sfilata pertanto Parvin Tadjk, più nota come la moglie di Beppe Grillo.
Altre testimonianze riguardano una donna delle pulizie, una vicina di casa, i gestori del bar dove le due presunte vittime e gli imputati si sarebbero recati prima di andare al Billionaire e poi a casa di Grillo. Né gli imputati, né le due ragazze sono stati però presenti in aula.
“Non ho sentito niente o nulla di anomalo”, questa sostanzialmente la dichiarazione principale di Parvin Tadjk, madre di Ciro Grillo. Il giovane è imputato al processo per stupro di gruppo ai danni di due ragazze ,assieme a tre amici. La versione della moglie del comico genovese non ha fatto altro che ricalcare quanto già detto agli investigatori. Ovvero che la notte in cui si sarebbe consumato il reato, dormiva nella casa accanto e non avrebbe udito nulla. A comunicare l’episodio alla stampa sono stati gli avvocati della difesa. L’udienza si è tenuta infatti a porte chiuse.
Le abitazioni del residence di Porto Cervo dove hanno soggiornato i Grillo sono adiacenti, separate solo da una parete sulla quale i ragazzi erano soliti bussare al loro rientro – avrebbe detto la signora Grillo. Stando a sentire i legali del ragazzo, sembrerebbe che i testimoni del bar tabacchi abbiano dichiarato che il loro locale resta aperto tutta la notte, ricevendo un flusso di centinaia di clienti.
Secondo gli avvocati difensori “Sarebbe stato preoccupante se a distanza di due anni dai fatti avessero riconosciuto qualcuno cui avevano venduto le sigarette”. A questo proposito uno dei soci del “Caffè degli Artisti” ha detto così in aula: “Ci hanno chiesto se ricordavamo di quei ragazzi, ma è impossibile dopo due anni”. E poi ancora “Ci avevano mostrato delle fotografie, ma non abbiamo riconosciuto i ragazzi.
Dai carabinieri siamo stati contattati ad aprile 2021”. Un’altra testimonianza è poi quella della colf. La donna ha confermato di aver visto uscire di casa le ragazze intorno alle 14 in compagnia di Ciro Grillo e dell’amico di questi Francesco Corsiglia. Da quanto emerge sembrerebbe pure che la donna delle pulizie all’indomani del presunto stupro vedesse una delle due ragazze fumarsi una sigaretta nel patio della casa.
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