Regina Elisabetta II, il mondo si prepara a renderle omaggio nel giorno dei funerali: l’ultimo saluto di Mattarella è speciale, il motivo.
Regina Elisabetta, l’ultimo giorno. La sovrana è attesa da tutti per l’ultima volta: il saluto definitivo ai funerali di Stato. Da giorni a Londra c’è il caos, tra leader ed estimatori che vogliono rendere omaggio a Sua Maestà. I funerali somigliano più a un meeting di politica internazionale. Ci sono davvero tutti, o quasi: manca la Russia e i paesi coinvolti in conflitti particolarmente spinosi: le massime autorità inglesi hanno preferito evitare, vista la situazione vigente in Ucraina con l’entourage di Putin che ha definito la scelta “immorale”.
Il leader russo poi ha corretto il tiro dicendo che comunque non avrebbe partecipato. Al netto di frecciatine e rimandi, nel Regno Unito c’è Biden che è pronto a omaggiare Sua Altezza Reale nel miglior modo. Come, del resto, Sergio Mattarella. Il Presidente della Repubblica Italiana è a Londra da ieri, pronto per l’omaggio alla figura più imponente dell’ultimo secolo dal punto di vista politico: un Giubileo di Platino, ma non solo. La Regina è particolarmente legata all’Italia e, nella fattispecie, a Mattarella per via di un evento che ha segnato il destino di entrambi.
Regina Elisabetta, il commosso saluto di Mattarella: “Non dimentico quel giorno a Capaci”
23 maggio 1992, la strage di Capaci. In quel giorno funesto per l’Italia vennero uccisi il Giudice Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i ragazzi della scorta con un attentato in piena regola: la macchina, fatta brillare in autostrada, l’ennesimo di tanti atroci delitti che la criminalità organizzata ha commesso.
30 anni fa la Regina Elisabetta era diretta a Malta, ma appena seppe della strage cambiò il protocollo Reale: si volle fermare, assieme al Principe Filippo, sul luogo dell’attentato e rendere omaggio a Giovanni Falcone e le altre vittime. Un vero e proprio corteo – racconta l’AGI – composto da 50 automobili che si fermarono in autostrada, tra curiosità e sgomento, per pregare alcuni minuti e mostrare solidarietà all’Italia.
Vicina all’Italia negli anni più bui insieme a Falcone e Borsellino
Mattarella non dimentica quel gesto significativo: il Presidente della Repubblica Italiana, colpito in prima persona dalla criminalità organizzata, a causa della morte di suo fratello Piersanti, sottolinea quanto la Regina sia stata una figura importante anche per l’Italia. Specialmente durante le sue visite nella Capitale: non solo Capaci, infatti, Elisabetta II visitò Roma per 5 volte.
Appuntamenti in cui la sovrana ci tenne a rimarcare l’importante legame con l’Italia non solo alla luce di quell’efferatezza. Quando venne ucciso, alcuni mesi più tardi, anche Paolo Borsellino (19 luglio 1992), la Regina Elisabetta mandò una lettera di commiato. Il cordone ombelicale con l’Italia, da allora, non si è mai spezzato.