Ancora 4 giorni e poi sarà silenzio elettorale. Nel frattempo i leader dei principali partiti accelerano i ritmi e alzano i toni in vista del giorno del voto. E se dopo il confronto al Corriere Tv, Enrico Letta e Giorgia Meloni, erano stati definiti “quasi amici”, oggi magari quella definizione non calzerebbe loro a pannello. Via Twitter infatti va in scena il graffiante botta e risposta sul tema Dio, patria e famiglia.
Dammi tre parole: sole, cuore e amore, cantava una serafica Valeria Rossi nel lontano 2001. “Chi dice tre parole – Dio, Patria, Famiglia- ne intende una sola: patriarcato”, dichiarava prima da Lucia Annunciata e scriveva poi su Twitter Enrico Letta all’indirizzo di Giorgia Meloni. “Ma questi testi li scrivi tu?”, ha replicato dura soltanto pochissime ore fa la leader di FDI.”
La polemica non è nuova, ma di certo nelle ultime 24 ore è tornata al centro della scena politica, o meglio della polemica politica figlia degli ultimi scampoli da campagna elettorale. Complice infatti la presenza ieri del segretario Pd nel salotto di Lucia Annunziata, ecco che oltre al caro bollette, il tetto al gas e le questioni fiscali, i temi legati ai diritti civili e al ruolo della donna in politica tornano di strettissima attualità. Qualcuno parlerebbe di schermaglie elettorali, di strategia finalizzata a colpire al cuore il proprio elettorato.
Insomma colpi bassi sotto la cinta, quando il giorno delle votazioni si avvicina, ne sono sempre stati registrati. Figuriamoci poi quando a contendersi la guida del nostro Paese per i prossimi 5 anni, c’è una donna leader, in questo caso, di un partito di destra.
Elezioni, scintille social Tra Letta e Meloni
Ecco allora che l’occasione davanti alle telecamere e via social diventa ghiotta per Enrico Letta “Meloni guida FDI perchè non contesta ma esalta un modello maschilista e reazionario di società. Femminile non significa femminista”. Repliche e commenti in difesa di una parte o dell’altra, non si sono fatti attendere durante l’intera giornata di ieri. D’altro canto alla vigilia di ogni elezione perchè non parlare di quanto, anche e soprattutto in politica, ci sia bisogno di quote rosa, di come sia difficile per una donna arrivare ai vertici alti di un partito o di un’istituzione, il potere è ancora appannaggio dell’uomo?
Ma la risposta ufficiale di Giorgia Meloni, attraverso il suo profilo Twitter, è arrivata soltanto nella tardissima mattinata di oggi. “Cresciuta in una famiglia matriarcale, presidente di un partito tra omologhi quasi tutti uomini, ho sempre deciso della mia vita. Ed io vorrei una società patriarcale? Fino a qui la leader di Fratelli d’Italia, in odore secondo tutti i sondaggi di diventare la prima donna nel nostro Paese a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio, fa un’operazione di autodifesa. O comunque prova a ricordare, almeno al mondo che frequenta i social, da dove venga e che percorso abbia dietro. Poi arriva l’affondo all’indirizzo di Enrico Letta.
“Ma questi testi li scrivi tu? Perchè o hai perso il senso della misura o stai pagando qualcuno che ti detesta”. Insomma quel confronto cordiale nei toni, seppur distante nei contenuti, andato in onda a Corriere Tv, in poche battute pare sia stato definitivamente archiviato. A ciascuno il proprio elettorato insomma, e il proprio bacino di voti. Letta ha provato a tirar fuori quegli “occhi di tigre” che invocava all’inizio della campagna elettorale e avrebbe voluto vedere in tutti gli uomini e le donne del suo partito.
Meloni dal canto suo, ha messo da parte quell’aplomb che ha vestito in maniera inedita in queste settimane di campagna elettorale. Non ha retto alla provocazione, e ha risposto in perfetta sintonia col personaggio politico che ha portato FDI a diventare partito trainante della coalizione di centrodestra.