DIRETTA guerra Russia Ucraina oggi, le notizie in tempo reale di lunedì 19 settembre 2022
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Stefano Serrani
2 anni ago
Diretta guerra Russia Ucraina oggi. Le ultime notizie di lunedì 19 settembre 2022. Gli aggiornamenti in tempo reale sul conflitto.
208esimo giorno diguerra, nelle prime ore del mattino l’Esercito russo ha lanciato otto missili su Zaporizhzhia, città dell’Ucraina sud-orientale dove sorge la più grande centrale nucleare d’Europa. Lo ha reso noto il capo dell’Amministrazione militare regionale Oleksandr Starukh sui social: “Secondo le prime informazioni uno dei razzi ha colpito il centro regionale di Zaporizhzhia vicino al fiume Dnipro. Non ci sono ancora informazioni di eventuali vittime o feriti”, ha scritto.
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nell’ultimo videomessaggio alla Nazione, ha commentato la recente riconquista di città e villaggi da parte del suo Esercito: “Non ci sarà alcun rallentamento finché l’intera Ucraina non sarà liberata”. Intanto quattro medici sono morti e 2 civili sono rimasti feriti durante un bombardamento russo nel villaggio di Strelecha, nella Regione di Kharkiv, mentre era in corso l’evacuazione dei pazienti da un ospedale psichiatrico colpito da missili. Ad Izyum si continua a scavare nelle fosse comuni.
19.58 – I soldati russi rimasti intrappolati sulla riva destra del fiume Dnipro stanno cercando di negoziare la resa. Lo ha detto oggi Nataliia Humeniuk, portavoce del comando meridionale ucraino, citato da Ukrainska Pravda.
19.46 – Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per aumentare gli effettivi delle forze armate di 137 mila unità e arrivare così a 1.150.628, con una crescita del 10%. Rimane, invece, invariato il numero dei civili che lavorano per le forze armate, pari a 889.130. Fino ad oggi il numero degli effettivi militari era di 1.013.628, stabilito con un decreto del novembre 2017. La decisione di Putin è stata interpretata come un modo per compensare le grosse perdite subite in Ucraina nel corso di questi primi sei mesi di invasione (decine di migliaia), e soprattutto come un segnale del fatto che Putin sembra avere tutta l’intenzione di continuare la guerra in corso.
19.40 – L’inviato del Papa in Ucraina, il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski, è stato a Izyum, “in silenzio e in preghiera” presso una delle più grandi fosse comuni trovate finora in Ucraina. A raccontarlo, secondo quanto riferisce il Sir, è mons. Pavlo Honcharuk, vescovo della diocesi di Kharkiv-Zaporizhia, che lo ha accompagnato: “Oggi siamo andati nei luoghi delle sepolture di massa, a Izyum, dove sono stati riesumati i corpi. E’ stato terribilmente difficile. Quando la squadra stava scavando, quando abbiamo guardato questi corpi, in qualche modo gettati nelle fosse, un corpo senza gambe, il secondo con le gambe rotte. Si sentiva un fetore molto forte, mi ha davvero colpito: un odore molto pesante. E ci sono tante di quelle tombe…“. ”
Anche il cardinale è rimasto “molto colpito“, prosegue mons. Honcharuk. “Abbiamo camminato con lui, ha guardato tutto questo ed è stata ovviamente un’esperienza profonda per lui“. Il vescovo e il “cardinale di Papa Francesco“, così come viene chiamato in Ucraina, hanno anche visitato la stazione di polizia, da cui i russi hanno ricavato una camera di tortura.
19.10 – La Germania vuole fornire all’Ucraina altri quattro obici semoventi PzH 2000. “Questo porta a 14 il numero di pezzi di questa artiglieria ad alta potenza forniti dalla Germania“, ha detto la ministra tedesca della Difesa, Christine Lambrecht. Lo riporta Tagesschau. Secondo quanto comunicato dal ministero della Difesa di Berlino, si tratta di armi usate della Bundeswehr e riportate all’operatività. La consegna potrà avvenire “nonostante la situazione difficile” della disponibilità di materiale dello stesso esercito tedesco. La spedizione sarà avviata “senza indugio” e includerà anche una scorta di munizioni.
18.50 – Il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatrice canadese a Mosca, Alison Le Claire, per protestare contro il lancio di una molotov da parte di un uomo non identificato all’interno dell’ambasciata russa in Canada. Lo ha riferito il ministero degli Esteri di Mosca in una nota in cui si denuncia che manifestanti “aggressivi” hanno bloccato un ingresso alla sezione consolare dell’ambasciata.
Mosca ha chiesto all’ambasciatrice di “adottare misure per garantire un’adeguata protezione delle missioni russe nel paese nonché dei dipendenti e alle loro famiglie in conformità con gli obblighi della parte canadese ai sensi della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche del 1961“.
18.40 – Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha avuto un colloquio telefonico con la sua controparte francese, Catherine Colonna, sulla situazione in Ucraina ed in particolare sulla sicurezza della centrale nucleare di Zaporozhzhia. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Interfax, citando una nota del ministero degli Esteri russo.
Stando al comunicato, Lavrov ha osservato che “il regime di Kiev continua a utilizzare le armi fornite dai Paesi occidentali per bombardare strutture civili e infrastrutturali, compresa la centrale nucleare di Zaporizhzhya, esponendo così l’Europa al pericolo di una catastrofe nucleare“. Il ministro russo, inoltre, ha ribadito la necessità di un’ “immediata e completa cessazione dei bombardamenti della centrale“.
18.10 – La Russia torna ad accusare le forze ucraine di bombardare la centrale nucleare di Zaporizhzhia con “l’uso di armi fornite dai Paesi occidentali” esponendo così “l’Europa al pericolo di una catastrofe nucleare“. E’ quanto affermato oggi dal ministro degli Esteri Serghei Lavrov durante una conversazione telefonica con la sua omologa francese Catherine Colonna. Facendo seguito ad una conversazione telefonica tra i presidente Vladimir Putin e Emmanuel Macron avvenuta l’11 settembre, riferisce il ministero degli Esteri russo citato dall’agenzia Ria Novosti, i due ministri degli Esteri “hanno discusso in dettaglio la situazione in Ucraina, concentrandosi sulla sicurezza da garantire alla centrale nucleare di Zaporizhzhia“. La parte russa ha quindi “nuovamente enfatizzato la necessità di una cessazione immediata e completa dei bombardamenti sull’impianto e di una indagine obiettiva sui fatti e i bombardamenti deliberati su questo obiettivo“.
18.05 – Sono oltre 90 i corpi riesumati finora a Izyum, nella regione di Kharkiv, dalle sepolture sommarie nella foresta che gli ucraini hanno denunciato di aver scoperto dopo la ritirata delle forze russe. Lo ha annunciato il procuratore generale Andriy Kostin in un’intervista durante la sua visita negli Stati Uniti, citato da Ukrinform. Secondo le autorità di Kiev, i cadaveri sepolti sarebbero circa 450. Secondo Kostin, finora l’esercito di Kiev ha riconquistato complessivamente più di 80.000 chilometri quadrati di territorio.
“Si tratta delle dimensioni dello stato del Connecticut. In ciascuna delle città troviamo nuove prove di crimini di guerra, tra cui l’uccisione di civili e la tortura“, ha affermato il procuratore generale ucraino, ricordando che finora sono oltre 10 le “camere della tortura” individuate. “Il nostro obiettivo è assicurare i criminali di guerra alla giustizia e punire il crimine di aggressione. Pertantoinvitiamo la comunità internazionale a sostenere l’iniziativa di creare un tribunale internazionale speciale. Continuiamo inoltre a collaborare con la Corte penale internazionale e a raccogliere prove di crimini di guerra“, ha aggiunto.
17.40 – L’ambasciatrice del Canada, Alison LeClaire, è stata convocata per delle rimostranze al ministero degli Esteri russo, il quale sostiene che “una persona non identificata” avrebbe lanciato una molotov nel territorio dell’ambasciata russa a Ottawa: lo riporta il ministero degli Esteri di Mosca, ripreso dalla Tass. Il dicastero russo sostiene inoltre che dei “manifestanti aggressivi” avrebbero bloccato un ingresso del dipartimento consolare dell’ambasciata. Le dichiarazioni del ministero russo non sono al momento verificabili.
17.05 – Un’altra potente esplosione è stata segnalata nell’area dell’aeroporto di Melitopol, nel sud dell’Ucraina, controllato dalle forze russe. Lo ha riferito il sindaco Ivan Fedorov, spiegando che al momento si sta cercando di chiarire la dinamica dell’accaduto. L’agenzia Unian ricorda che un’esplosione apparentemente simile nello stesso sito era avvenuta venerdì scorso.
16.10 – Le forze armate ucraine hanno riconquistato un altro villaggio nella regione di Lugansk, Belogorovka. Lo ha reso noto su Telegram il governatore Serhiy Gaidai, invitando tuttavia la popolazione a essere paziente circa gli esiti della controffensiva, perché “questo processo sarà molto più difficile che nella regione di Kharkiv, visto che non è realistico cogliere di sorpresa il nemico in questa direzione“. Quindi, ha avvertito, “ci sarà una dura lotta per ogni centimetro della terra di Lugansk”.
15.25 – I russi a Kherson sono stretti tra le forze di difesa ucraine e la riva destra del fiume Dnipro e alcuni comandanti russi stanno cercando di mettersi in contatto con i rappresentanti delle forze armate ucraine per deporre le armi e arrendersi. Lo afferma il capo del centro stampa congiunto Nataliya Humenyuk, secondo quanto riporta Ukrainska Pravda. Secondo lei, l’esercito russo è demoralizzato e non vede l’obiettivo di rimanere a combattere a sud. “Ci sono informazioni che sono davvero demoralizzati, davvero non vedono lo scopo del loro soggiorno in questa direzione. Vedono che è più facile deporre le armi che spostarsi al confine, perché la regione di Kherson è lontana dal confine con la Russia, a differenza della regione di Kharkiv, e hanno un ostacolo significativo sulla loro strada, il Dnipro“.
15.00 – Cinque minori tra i 4 e i 16 anni sono stati identificati dalle forze dell’ordine ucraine come vittime di aggressioni sessuali da parte dei russi. Lo ha detto il procuratore generale dell’Ucraina Andriy Kostin. “Ma sappiamo tutti che ci sono molti più crimini di quelli che ho appena menzionato“, ha detto Kostin, citato dal Kyiv Independent, aggiungendo che più di 7.000 bambini sono stati deportati nei territori occupati dai russi e in Russia e Bielorussia.
14.30 – La corte d’appello di Mosca ha condannato l’oppositore russo Alexei Gorinov a sei anni e undici mesi di reclusione con l’accusa di aver diffuso “notizie false” sull’esercito russo per il solo fatto di essersi schierato contro l’invasione dell’Ucraina ordinata da Vladimir Putin. In primo grado Gorinov, consigliere all’assemblea rionale di Krasnoselsky, a Mosca, era stato condannato a sette anni. Lo riporta la testata online Meduza. La condanna di Gorinov è ovviamente di matrice politica.
In Russia il governo sta inasprendo la censura e la repressione del dissenso, e una nuova legge “bavaglio” prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull’esercito che dovessero essere ritenute “false” dalle autorità, vietando di fatto di criticare la guerra in Ucraina. Il tribunale ha escluso dall’accusa contro Gorinov il riferimento a “un gruppo di persone che agiscono previo accordo“, lasciando semplicemente quello a “un gruppo di persone“. Gli avvocati di Gorinov hanno chiesto alla corte di sospendere il procedimento penale e rivolgersi alla Corte Costituzionale affermando che la legge in base alla quale viene accusato l’oppositore non rispetta i principi della Costituzione russa.
14.00 – Almeno 13 persone sono state uccise dal fuoco dell’artiglieria nella città di Donetsk, controllata dai russi, nell’Ucraina orientale, con due proiettili che hanno colpito una fermata dell’autobus e un negozio, secondo quanto riportato dai media locali. Non ci sono informazioni sul numero dei feriti. I governanti locali nominati da Mosca hanno accusato le truppe ucraine dei bombardamenti, mentre Kiev ha accusato Mosca di aver sparato sul territorio che controlla come propaganda anti-ucraina.
13.30 – I colloqui tra il Presidente russo Vladimir Putin e i leader di altri Paesi, compresi quelli dell’Ue, sono costruttivi e all’insegna del rispetto reciproco. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti. “Nonostante il fatto che abbiamo incluso un certo numero di Stati nella lista dei Paesi ostili, sulla base delle loro misure, c’è ancora comunicazione con alcuni di questi. Senza comunicazione, senza negoziati, è impossibile realizzare buone relazioni. E queste sono sempre conversazioni abbastanza costruttive”, le parole di Peskov.
13.11 – Marine Le Pen, leader della fazione National Rally nella camera bassa del Parlamento francese, ha definito la partecipazione di Parigi alle sanzioni contro Mosca “un errore geopolitico”. “La Francia ha commesso un errore geopolitico prendendo parte alle sanzioni inadeguate e sconsiderate contro la Russia”, le parole della Le Pen, citata dalla TASS, in una conferenza del partito.
Secondo Le Pen, la politica dell’Unione europea sta diventando “imperialista”e “la posizione pericolosa e bellicosa di Bruxelles è sempre più rigettata da quelle forze nei paesi membri che danno priorità agli interessi nazionali“, ha affermato, aggiungendo che questa tendenza si vede negli umori degli elettori in Svezia, Italia e Olanda.
Guerra Russia Ucraina, Peskov: “Rivendicazioni su Crimea riceveranno risposta adeguata”
13.05 – Tredici civili sono rimasti uccisi durante i bombardamenti delle Forze Armate ucraine sulla città di Donetsk. Lo ha dichiarato il Sindaco Alexei Kulemzin sul suo canale Telegram. L’attacco delle truppe di Mosca, riferisce Kulemzin, è avvenuto sulla Piazza Bakinskih Komissarov, nel distretto di Kuibyshev. Lo riporta Ria Novosti.
12.57 – “La Crimea è parte indivisibile della Russia e ogni pretesa sui territori russi riceverà un’adeguata risposta“. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla TASS. “Le Repubbliche del Donbass sono Stati indipendenti, la cui indipendenza è riconosciuta dalla Federazione Russa, e che hanno chiesto assistenza alla Russia per garantire la loro sicurezza, cosa che la Russia sta facendo”, ha aggiunto.
Guerra Russia Ucraina, Peskov: “A Izyum stesso schema di Bucha. Crimini contro civili? Tutte menzogne”
12.45 – Il divieto ai cittadini russi con visti turistici, compresi quelli rilasciati da Paesi terzi dell’area Schengen, di ingresso in Polonia e nei Paesi baltici è entrato in vigore oggi nell’ambito delle sanzioni contro Mosca per l’invasione dell’Ucraina. “Abbiamo deciso insieme di limitare i visti turistici per i cittadini russi al fine di proteggere l’ordine pubblico e la sicurezza“, si legge in una nota congiunta diffusa da Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia in una dichiarazione congiunta, citata da Interfax.
“E’ stato raggiunto un accordo regionale, ora continueremo a lavorare per garantire che il divieto di viaggio e turismo per i cittadini russi inizi ad essere operativo in tutta l’Unione Europea”, hanno ribadito i Primi ministri dei quattro Paesi. Il divieto non riguarderà i cittadini russi che attraversano il confine per visitare i parenti che vivono in territorio Schengen, i diplomatici, coloro che hanno un permesso di lavoro o studio in uno di questi paesi, i rifugiati e coloro che intendo entrare per motivi umanitari.
12.33 – Le accuse contro la Federazione Russa di presunti crimini di guerra nella Regione di Kharkiv si stanno sviluppando secondo lo stesso schema di Bucha, e questa è una bugia. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla TASS. “Questo è lo stesso scenario di Bucha. Tutto si sviluppa secondo uno scenario. Questa è una bugia e, naturalmente, difenderemo la verità in tutta questa storia”, ha detto Peskov.
Guerra Russia Ucraina, Mosca: “Fornendo armi Occidente è complice dei crimini di Kiev contro i civili”
11.27 – “Questo va capito: la Russia sta facendo una guerra ibrida contro l’Europa. Gli europei lo vedono nei loro conti. La vittoria ucraina libererà l’Europa dal ricatto della Federazione russa e porrà fine a costi altissimi. I carri armati e gli IFV rappresentano oggi il più piccolo investimento possibile per il benessere delle famiglie europee”. Così in un tweet il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
11.03 – Le forniture di artiglieria a lungo raggio e sistemi missilistici dei Paesi occidentali all’Ucraina li rendono complici dei crimini di Kiev contro i civili. Lo ha affermato il vice rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite Dmitry Polyansky, citato dalla TASS. “Fornire al regime di Kiev artiglieria a lungo raggio e lanciarazzi rende i nostri ex partner occidentali complici dei crimini dell’Ucraina nazista contro i civili”, ha scritto Polyansky sul suo account Twitter. “E’ disgustoso che le forniture di armi siano un progetto commerciale redditizio per Stati Uniti e Regno Unito. Dove sono i famigerati valori occidentali?”, ha osservato.
Guerra Russia Ucraina, Podolyak: “Papa Francesco non vada a Mosca, venga da noi”
10.47 – Mosca è pronta a dialogare con Washington sui cittadini statunitensi Brittney Griner e Paul Whelan, condannati in Russia, ma l’Ambasciata statunitense non garantisce una comunicazione adeguata con i diplomatici del Paese ospitante per fornire alla leadership statunitense informazioni sostanziali sulla questione. Lo ha scritto su Telegram la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dalla TASS. “Abbiamo ripetutamente dichiarato che siamo pronti a negoziare sul destino dei cittadini statunitensi condannati in Russia e della Russia negli Stati Uniti. Se l’Ambasciata statunitense a Mosca ha un minuto libero, lo dirà al Presidente Biden, che a sua volta lo dirà ai parenti di Whelan e Griner”, ha affermato Zakharova.
10.33 – “Noi stiamo negoziando perché Papa Francesco venga a Kiev e credo che accadrà, prima o poi. Però penso che visitare anche Mosca non sia la cosa giusta. Là ci sono gli aggressori. E non va bene che un uomo santo vada nella terra degli assassini”. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. “In questa fase, il miglior negoziatore possibile è il nostro esercito”, ha aggiunto Podolyak. Parole lusinghiere nei confronti del Presidente del Consiglio Mario Draghi: “E’ stato importante che l’Italia abbia interrotto un errato modo d’intendere il rapporto con la Russia. La sua posizione ha influenzato la politica europea”, ha concluso il consigliere ucraino.
Diretta guerra Russia Ucraina, Zelensky: “Mosca mette in pericolo il mondo intero”
10.14 – Sono almeno 390 i bambini ucraini rimasti uccisi, e altri 759 feriti, dall’inizio dell’invasione russa su larga scala dello scorso 24 febbraio. Il maggior numero di vittime è stato registrato nel Donetsk, dove sono stati colpiti 395 bambini. Lo ha comunicato l’ufficio del Procuratore generale ucraino, che ha precisato che i numeri dovrebbero essere più alti, poiché non includono le vittime nei territori occupati dalla Russia e nelle aree in cui sono ancora in corso le ostilità.
10.05 – “Nella Regione di Mykolaiv, nella notte, un missile è caduto a 300 metri dalla centrale nucleare di Pivdennoukrainsk. Si è verificata un’interruzione di corrente di breve durata. Le finestre degli edifici sul territorio della centrale nucleare sono state danneggiate. Gli invasori volevano sparare di nuovo, ma hanno dimenticato cos’è una centrale nucleare. La Russia mette in pericolo il mondo intero. Dobbiamo fermarla prima che sia troppo tardi”. Così il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram dopo l’attacco russo di questa notte vicino alla centrale nucleare ucraina di Mykolaiv.
Diretta guerra Russia Ucraina, Zelensky: “Dopo le recenti riconquiste prepariamo le prossime vittorie”
09.55 – Sono almeno 54.650 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 251 caccia russi, 217 elicotteri e 920 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate di Kiev riferiscono di aver distrutto 2.212 carri armati russi, 1.313 sistemi di artiglieria e 4.720 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
09.41 – Durante il consueto video messaggio alla Nazione il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha spiegato che la pausa seguita ai successi ottenuti dalle truppe ucraine nel Sud del Paese con la riconquista di una parte del territorio occupato e in particolare della città Izyum è solo apparente. “Forse alcuni di voi ora pensano che dopo una serie di vittorie ci sia una pausa. Ma non è così: è la preparazione per la prossima serie di vittorie e di riconquiste“, ha detto il leader ucraino. Zelensky crede fortemente nella liberazione di altre città ucraine, anche in Crimea: “Izyum, Balakliia, Kupiansk: questi nomi suonano ovunque”. E ha precisato che “anche Mariupol, Melitopol e Kherson sono nomi che suoneranno, ma ancora più spesso e più forte quando le avremo liberate”.
Diretta guerra Russia Ucraina, Kiev: “Bombardamenti a 300 metri dalla centrale nucleare di Mykolaiv”
09.33 – “Poco dopo la mezzanotte l’Esercito russo ha lanciato un attacco missilistico sulla zona industriale della centrale nucleare ucraina di Pivdennoukrainsk, nella Regione meridionale di Mykolaiv. La potente esplosione è avvenuta a soli 300 metri dai reattori“. Lo ha dichiarato in una nota ufficiale la compagnia nucleare statale ucraina Energoatom. “L’onda d’urto ha danneggiato gli edifici della centrale. Sono state scollegate anche tre linee elettriche ad alta tensione – si legge nel comunicato – attualmente tutte e tre le unità di potenza della centrale funzionano normalmente. Non ci sono vittime tra il personale”. Lo riporta Espreso Tv.
09.23 – “Orban dice che si batterà per la revoca delle sanzioni contro Mosca. L’Ungheria è il cavallo di Troia che cerca il collasso dell’Unione europea a spese dei contribuenti europei. Orbán odia l’Ucraina e sogna il ‘mondo russo’ in Europa”. Lo scrive il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak su Twitter domandando: perché “l’Ue dovrebbe finanziare queste deviazioni?”.
Diretta guerra Russia Ucraina, Kiev: “Otto missili di Mosca sull’area di Zaporizhzhia”
09.19 – Recentemente l’Ucraina sta ottenendo dei successi, guadagnando terreno in diverse zone del Paese, ma non sta ancora vincendo la guerra con la Russia. Lo ha dichiarato il Presidente statunitense Joe Biden in un’intervista a 60 Minutes, su CBS. Quello che ha fatto Vladimir Putin in Ucraina “è vergognoso con gli attacchi agli ospedali e alle scuole: è oltraggioso”, le parole di Biden.
09.09 – Nuovo attacco delle Forze Armate russe su Zaporizhzhia. Durante le prime ore di questa mattina mattino le truppe di Mosca hanno lanciato otto missili sulla città dell’Ucraina sud-orientale che ospita il sito della più grande centrale nucleare d’Europa. Lo ha reso noto il capo dell’Amministrazione militare regionale Oleksandr Starukh sui social: “Secondo le prime informazioni uno dei razzi ha colpito il centro regionale di Zaporizhzhia vicino al fiume Dnipro. Non ci sono ancora informazioni di eventuali vittime o feriti”, ha scritto.
Diretta guerra Russia Ucraina, la cronaca del 208esimo giorno di conflitto
Il conflitto tra Mosca e Kiev giunge al 208esimo giorno, nelle prime ore del mattino nuova offensiva dell’Esercito russo su Zaporizhzhia, otto i missili lanciati sulla città dell’Ucraina sud-orientale in cui sorge la più grande centrale nucleare d’Europa. Lo ha reso noto il capo dell’Amministrazione militare regionale Oleksandr Starukh sui social: “Secondo le prime informazioni uno dei razzi ha colpito il centro regionale di Zaporizhzhia vicino al fiume Dnipro. Non ci sono ancora informazioni di eventuali vittime o feriti”, ha scritto.
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nell’ultimo videomessaggio alla Nazione, ha commentato la recente riconquista di città e villaggi da parte del suo Esercito: “Non ci sarà alcun rallentamento finché l’intera Ucraina non sarà liberata”. Nel frattempo quattro medici sono morti e 2 civili sono rimasti feriti durante un bombardamento russo nel villaggio di Strelecha, nella Regione di Kharkiv, mentre era in corso l’evacuazione dei pazienti da un ospedale psichiatrico colpito da missili. Ad Izyum si continua a scavare nelle fosse comuni.