17862.84 Euro da pagare a settembre 2022. Lo scorso anno, nello stesso periodo la bolletta ammontava 4741 Euro. Costi ben oltre la triplicazione. “Impensabile, inimmaginabile”. E così, Andrea Fassi, da quasi sette anni Amministratore delegato di Fassi “il Palazzo del Freddo”, rompe il silenzio e affida ai social la sua amara e dura riflessione “Questa bolletta è un insulto a tutto quello che ho fatto fino ad ora”. La sua intervista a Free.it
Non esiste romano o turista che almeno una volta nella vita non abbia mangiato il gelato da Fassi. Dal 1880 il Palazzo del Freddo nella Capitale refrigera e addolcisce umori e palati di chi ogni giorno varca la soglia dello storico locale all’Esquilino. “Non volevo farlo questo lavoro, il mio ego ipertrofico mi rende frustrato, umorale, realista, solitario, l’opposto di un imprenditore…”
E’ uno dei tanti passaggi usati da Andrea Fassi nel suo post di denuncia su Facebook dopo aver letto i costi in bolletta da pagare entro lo scorso 5 settembre: quasi 18 mila Euro di elettricità. “La prima bolletta in assoluto così cara. Neanche durante il Covid, con la chiusure inevitabili che ci sono state, mi sono sentito tanto smarrito”. Lo abbiamo raggiunto al telefono questa mattina, durante il suo lavoro in laboratorio, ed ecco cosa ha raccontato in esclusiva ai microfoni di Free.it.
“Questa bolletta è l’esempio limpido del venir meno di un patto fondamentale tra Stato ed imprese, violenta i miei limiti, il mio ego, la mia onestà, i ragazzi che lavorano con me. E vale per tutti”. Ai social lei ha affidato il suo sfogo che è diventato virale e che ha suscitato, come era prevedibile, tanta attenzione mediatica…
“Sia chiaro, il mio non è stato un grido o un atto complottista. Non è la mia un’accusa contro il Governo attuale. E ci tengo a dirlo, perchè poco condivido il contenuto di tutta una serie di commenti arrivati dopo il mio sfogo via social. Semplicemente non mi aspettavo di aprire la bolletta e di trovare costi più che triplicati rispetto allo scorso anno, quando a settembre pagai meno di 5mila Euro di elettricità. Oggi ne devo pagare quasi 18mila. Era impensabile, inimmaginabile!”
Dunque è stata una terrificante “prima volta” col caro bollette?
“Sì la prima in assoluto. Neanche durante il Covid, quando la maggior parte delle aziende ha dovuto vivere con la logica delle restrizioni e delle chiusure, ho avuto tanta paura. Sapevamo che sarebbero arrivati aiuti dal Governo e in qualche modo è stato così…Stavolta la situazione è completamente diversa, qui ci troviamo di fronte ad un problema enorme che è stato completamente sottovalutato. Ed ormai il danno è fatto!”
Tornando ancora al suo post… Scrive chiaramente di come in Italia anche un animo come il suo dotato di energie infinite si annoi, si possa abbandonare alla paura. Nonostante ciò lei non molla, lei resiste, lei andrà avanti. Come?
“Allora, io in questo momento posso sostenere i costi. Anche dovesse arrivare il prossimo mese, e accadrà, una bolletta della stessa identica cifra. O magari addirittura più salata. Il problema, nel mio caso, è che andando avanti in questo modo mi mangio l’utile. Io ho la fortuna di essere imprenditore e Amministratore Delegato di un’azienda sana. Da me attualmente lavorano 13 persone, poi ci sono una serie di collaboratori e consulenti esterni. Hanno tutti una famiglia, dei mutui da pagare. Io posso “tenere botta”, ma le assicuro che tante persone a capo di aziende non riusciranno a pagare i costi di bollette tanto mostruose.”
Caro bollette, Andrea Fassi a Free.it “Le aziende non devono essere lasciate sole”
Immagino abbia dovuto applicare delle soluzioni nuove per pensare di continuare a lavorare e pagare meno in bolletta allo stesso tempo?
“E’ proprio questo il punto. Io lo sto facendo e adesso le spiego anche come. Sono un imprenditore e devo tenere conto delle logiche presenti e future della mia azienda. Perchè il Governo non ha pensato a gestire l’Italia come fosse una grande azienda? Se il problema era noto non si è intervenuti prima che la situazione precipitasse? Nel mio caso ho fatto e farò cose semplici: risparmio sulla luce e l’aria condizionata che teniamo spente fino a quando sarà possibile; riorganizzazione del lavoro, ovvero teniamo spenti alcuni macchinari e ne usiamo solo altri per un tempo maggiore. Ci conviene. E poi, per ho accantonato l’idea di aprire un altro punto vendita. Io non ho idea di come la situazione evolverà, e soprattutto per quanto andrà avanti!”
Lunedì 26 settembre sapremo chi guiderà il Paese per i prossimi 5 anni. Qualcosa da dire al futuro Governo?
“Non parlo di politica e non amo prendere posizioni rispetto ad un partito. Non mi interessa. Ma a coloro che formeranno il nuovo Esecutivo dico che riportare le aziende, piccole e medie, al centro del progetto di rilancio dell’Italia è la cosa prioritaria. Di tempo se ne è perso anche troppo. le chiacchiere non servono. Il politico mi deve risolvere il problema. A noi imprenditore occorrono subito due cose: azioni concrete e poi forse delle spiegazioni e non essere lasciati soli!“.