NASPI e Reddito di Cittadinanza: prendere entrambi è possibile, basta capire la differenza. Cosa cambia tra gli incentivi.
NASPI e Reddito di Cittadinanza sono due misure che rientrano nella categoria di incentivi: aiutano i lavoratori in situazione di precarietà. Tuttavia hanno conformazione e sviluppo differente sia per quanto concerne la percezione, sia per quanto riguarda i diritti legati all’aiuto specifico. Tutte accortezze da tener presenti nel momento in cui si voglia afferire a una o l’altra misura. Molto simili, ma differenti negli aspetti più rilevanti: soprattutto quelli legati al reddito ISEE e alla dichiarazione dei redditi annuale.
Piccole peculiarità che è bene ricordare al momento opportuno per evitare detrazioni o decurtazioni di vario genere. Entrando nel dettaglio è bene chiarire che la NASPI è un contributo che arriva a ridosso del termine di incarico di lavoro: propriamente detta “disoccupazione”.
NASPI e Reddito di Cittadinanza: cosa fare per averli
Un incentivo erogato in prossimità della fine anticipata del rapporto di lavoro che accompagna l’utente o alla pensione o a una prossima esperienza lavorativa. Sempre in relazione a un eventuale congedo. Dura 24 mesi e, di volta in volta, l’importo viene scalato di una determinata percentuale fino all’esaurimento del periodo di accompagnamento.
Il Reddito di Cittadinanza, invece, è una misura legata alla disoccupazione: chi non riesce a trovare lavoro può richiederlo in attesa di un prossimo impiego. Dura 18 mesi, ma è rinnovabile: la misura prevede però che l’utente si impegni nella ricerca di un lavoro. A tal proposito esiste la figura del navigator che dovrebbe aiutare i casi più complessi a trovare un impiego o mansione. Una specie di collocamento mirato aggiornato: arriveranno, nello specifico, tre proposte.
Le principali differenze
Se l’utente rifiuta l’impiego per tre volte, il Reddito di Cittadinanza cessa. Nella fattispecie la misura non viene inclusa nell’ISEE poiché riguarda soltanto le spese per i beni di prima necessità: vincolo che non ha la NASPI. Quindi prendere entrambi è possibile se si viene da situazioni d’impiego diverse: a seconda dei casi è più indicato richiedere prima una e poi l’altra misura. Oppure ottenerle separatamente.
In tal senso ci sono sempre i CAF e i patronati a disposizione per consulenze specifiche e consigli dettagliati a seconda della situazione vigente: l’utente è sempre al centro delle dinamiche sociali. I Centri di Assistenza Fiscale e i patronati agevolano la comprensione degli oneri e onori correlati.