Il nuovo algoritmo utilizzato dall’Agenzia delle Entrate servirà per controllare redditi, conti correnti e acquisti online. Si chiama “VeRa”, ecco come funzionerà
Il nuovo algoritmo che l’Agenzia delle Entrate ha già pronto per contrastare l’evasione fiscale si chiama VeRa, ossia Verifica dei Rapporti Finanziari.
Si tratta del nuovo strumento del Fisco che andrà alla ricerca delle anomalie tra redditi, conti correnti e acquisti online. Arriva dopo il via libera del Garante della privacy e del ministero dell’Economia con il ministro Daniele Franco.
Come funzionerà nello specifico e quando l’Ade invierà le lettere di compliance? Tutto quello che c’è da sapere.
Usato per combattere la lotta all’evasione fiscale in Italia. Insieme alla fattura elettronica obbligatoria anche per le partite Iva sopra i 25 mila euro di ricavi nonché alla trasmissione quotidiana dei pagamenti con carte e bancomat arriva VeRa, il nuovo strumento dell’Agenzia delle entrate che ha l’obiettivo di scovare i furbetti del fisco.
Con il nuovo algoritmo l’Ade potrà ridurre la differenza tra imposte dovute e incassate al 15,8% entro due anni. Ma la novità dell’Agenzia delle entrate è l’uso anche dei droni che serviranno per censire gli immobili fantasma. Un’idea che presto arriverà contro l’evasione fiscale è il data scraping (l’uso dei social media come strumento anti-evasione). Ma come funzionerà VeRa?
Come riporta La Repubblica lo strumento sarà in grado di elaborare milioni di dati in contemporanea incrociando i dati di conti correnti, sia finanziari che immobiliari, le fatture elettroniche e infine tutti i pagamenti effettuati con carte bancomat e di credito. La finalità del governo nell’uso di tale strumento è rendere i contribuenti maggiormente responsabili e verso uno spontaneo adempimento delle tasse. Per tale ragione invierà lettere in cui verrà chiesto al cittadino di saldare il conto prima che venga avviato un accertamento formale.
Il consigliere del ministero sull’evasione fiscale, Alessandro Santoro, così come riporta Open, spiega nei minimi particolari come funzionerà l’invio delle missive.
“Si inizia dai riscontri dell’anagrafe dei rapporti finanziari, ovvero di tutti i conti correnti. Se l’algoritmo individua anomalie rilevanti tra il saldo di inizio anno e quello di fine anno, non giustificati in apparenza da nulla – come per esempio eredità, donazioni, vendite di immobili, vincite -, allora l’amministrazione farà la prima mossa inviando la lettera di compliance dove verrà spiegata l’anomalia e si solleciterà l’ipotetico “furbetto” a mettersi in regola”.
I dati estrapolati e che vengono incrociati inizialmente rimangono anonimi. “Solo nella fase successiva, quando dalla lista si passa alla prima verifica delle anomalie, allora si individua il contribuente da contattare”. Ma non è l’unica novità da parte dell’Ade. Altro strumento che presto arriverà riguarderà i droni che serviranno a scovare mancamenti nei pagamenti immobiliari e case “fantasma”. Infine, ancora poco (o niente) su un’ulteriore strumento: il data scraping. Ovvero la possibilità di incrociare informazioni provenienti dal web su un possibile evasore. Con la caduta del governo Draghi, che aveva in mente di avviarlo, tutto si è bloccato. Ora bisognerà aspettare il prossimo esecutivo.
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