La discesa in campo di Silvio Berlusconi su Tik Tok, l’incontinenza social di Calenda, il recente “volo” del Ministro Di Maio in trattoria. Che campagna elettorale sarebbe senza la satira, ma soprattutto che campagna elettorale è stata per Federico Palmaroli, ideatore della cliccatissima pagina “Le più belle frasi di Osho”? I suoi giudizi ai microfoni, in esclusiva, di Free.it.
Lo amano, lo temono, forse alcuni lo detestano. Dipende dal momento o dal colore politico. Eppure tutti ridono non di lui, ma grazie a lui. Federico Palmaroli, 47 anni romano “de Roma nord”, dalla Capitale prima e dalla politica poi, ha tratto la sua ispirazione, che oggi diverte e fa riflettere urbi et orbi.
Diventato famoso con “Le più belle frasi di Osho”, al punto tale che Bruno Vespa lo ha voluto nel salotto di Porta a Porta, Palmaroli non risparmia nessuno, è la dura legge della satira! Le sue “vittime” preferite? I leader dei partiti politici, soprattutto di maggioranza, insieme ovviamente, a volti eccellenti del mondo del calcio e dello spettacolo.
Quando manca però una settima alla chiusura di questa campagna elettorale, è sembrato inevitabile domandare a Federico Palmaroli se e quanto si sia divertito, durante questa estate torrida, all’insegna degli slogan politici. “Sento puzza di larghe intese a dire la verità”. Nell’intervista a Free.it scopriamo il perchè di questa affermazione.
Federico, Osho ha avuto pane per i suoi denti in questa campagna elettorale caratterizzata dai tempi serrati e dalle temperature infuocate?
“Mettiamola così: eravamo partiti col guizzo giusto. Quando la campagna elettorale ha preso avvio, i toni erano caldi. Lasciavano ben sperare per noi cinici chiamati fare notizia o satira come nel mio caso”
E poi che è successo?
“Dopo il Meeting di Rimini l’atmosfera è cambiata…e i toni si sono “raffreddati”…Vi ricordate le immagini? Erano tutti insieme, intorno allo stesso tavolo fatta eccezione per Conte che non era stato invitato. Battaglia vera in queste settimane non c’è stata. Sento Puzza di larghe intese!”
Direbbe un politologo…
“Beh gli scenari reali nessuno li conosce, va comunque atteso l’esito del voto. Certo è che chi governerà, dovrà sbrogliare una grossa matassa. Al di là delle mie personalissime idee politiche, credo che una vittoria schiacciante serva, per non tornare nell’ibrido di un Governo di unità nazionale…alla Draghi per intenderci”
Quindi Osho ha goduto di pochi spunti?
“Durante la composizione delle liste elettorali, ci sono stati momenti esilaranti. Il centrosinistra mi ha fornito maggiori spunti a partire dalla scelta del Pd di basare la campagna elettorale sul rosso e nero, ma insomma gli occhi di tigre invocati da Enrico Letta io devo ancora vederli! Diciamo che Letta non ha fatto, e non parlo ovviamente di contenuti o programmi ma di messaggi veicolati, un gran lavoro. E’ accaduto un pò come in quelle partite in cui stai perdendo e durante le quali ad un certo punto mancano le idee. Allora che si fa? Si butta la palla avanti e si spera nel miracolo…”
Ma ci saranno o ci sono stati dei nomi della nostra politica sui quali fare sempre “affidamento”, se si tratta di satira?
“Assolutamente sì. Berlusconi è intramontabile, anche quando sbarca su Tik Tok. Le sue promesse elettorali poi, non deludono mai. Calenda ad esempio fa bene alla politica e poi mi ritwitta spesso. Lui è il vero animatore della campagna elettorale, entra sempre a gamba tesa!”
Vogliamo parlare di Di Maio in versione Dirty Dancing?
“Quel momento di show è soltanto l’apice, dal mio punto di vista, di una discesa che già è stata avviata. A volte nei suoi confronti faccio fatica a mantenere il giusto distacco e la giusta lucidità. A Roma si direbbe che faccia sempre qualcosa per far “rosicare” qualcuno…E’ riuscito nell’intento di trasformarsi in tutto quello che aveva promesso non sarebbe diventato! Ma poi mi chiedo: chi lo consiglia? Perchè non gli suggeriscono semplicemente che certe volte sarebbe meglio evitare? Bibbiano è passato alla storia…Sì ho un accanimento terapeutico nei suoi confronti devo ammetterlo”
E Giorgia Meloni? Se i sondaggi non sbagliano, è assai probabile sia lei il prossimo Capo del Governo. Non ha “giocato” troppo in questa campagna elettorale sul tema riposizionamento?
“Ma secondo me non stanno così le cose. La Meloni si dimostra veramente disponibile al dialogo, anche con forze politiche distanti dalle idee di FDI. Francamente ho apprezzato quando si è schierata a favore dell’Ucraina. Rappresenta davvero la destra moderna conservatrice. Mi piacerebbe però che non perdesse la testa e restasse fedele alla propria natura. Mica la invidio però…se vince deve governare!”.
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