Marcell Jacobs è alle prese con il matrimonio, ma l’evento promette burrasca a causa di alcuni invitati: la confessione dell’atleta.
L’uomo più veloce del mondo, una volta tanto, si prende i suoi tempi. Marcell Jacobs dopo aver corso più del dovuto, facendo sognare l’Italia dell’atletica e non solo, trova un momento per sé e organizza la tappa più importante della propria vita: le nozze. La fortunata è Nicole Daza. Compagna con cui da tempo condivide ogni cosa: la donna gli è stata vicino anche nei momenti più bui e soprattutto in quelle che potevano sembrare battute d’arresto. Un campione abituato a correre, però, non si ferma mai: il matrimonio era in cantiere da un po’.
La data non è casuale: lo stesso giorno del compleanno di lei. Quando si dice unire l’utile al dilettevole, così non ci sono problemi di numeri e soprattutto di doppie ricorrenze da ricordare. Un regalo speciale per i due che, il 24 gennaio, coroneranno il proprio sogno d’amore. In mezzo tanti dettagli e particolari in grado di accattivare gli amanti di cerimonie. Il viaggio alle Maldive sarà la ciliegina su una torta già gustosa che presenta però qualche retrogusto amaro.
Marcell Jacobs, campione di consapevolezza: “Sono un altro uomo grazie alla terapia”
“Ho rischiato di tornare in terapia”, tuona Jacobs. La colpa è di suo padre, con cui non ha rapporti: la loro è una storia complessa. Altro che amore, il campione lo racconta al Corriere della Sera senza remora alcuna. Una situazione risolta, grazie all’aiuto di professionisti, che però quando riemerge fa soffrire: “Abbandonò me e mia madre a pochi mesi dalla mia nascita”, si legge.
Una ferita ancora aperta per Marcell che, tuttavia, precisa: “Ora abbiamo un rapporto quotidiano dopo anni di terapia e non solo”. Tutto a posto, insomma. O quasi. Sta di fatto che non è dato sapere quando e se arriverà nel corso delle nozze. Questa incognita getta un alone di mistero sull’evento: quanto basta per incuriosire ancora un po’ i fan.
Sul futuro Jacobs è chiaro: è l’uomo più veloce del mondo ma vuole andare con calma. “Mi godrò ogni attimo di quello che sto costruendo”. Se titoli di coda, su questa meravigliosa favola, dovevano esserci, tale conclusione è degna di un sogno tutt’altro che all’epilogo. Una promessa apre a mille scenari: con o senza spettatori, Jacobs fa i conti con il giudice più severo. Sè stesso. Per adesso sta vincendo lui.
