Harry e Meghan furiosi con il nuovo Re d’Inghilterra: Carlo III non ha dimenticato le accuse della coppia e ha ordito la propria vendetta.
Harry e Meghan sul piede di guerra: l’ultimo saluto come una faida. La Regina Elisabetta è passata a miglior vita da pochi giorni e la Monarchia Inglese accusa i primi colpi. Dopo le lacrime è il momento del sangue: Carlo III – diventato Re al termine di anni d’apprendistato – ha conservato il piglio muscolare e cinico che lo avrebbe sempre contraddistinto in gioventù.
Gli esperti della Corona hanno sempre affermato che Carlo sia più determinato e meno accondiscendente rispetto agli altri membri della Royal Family: una prima dimostrazione l’ha data quando ha congedato, con un licenziamento di massa, le maestranze della sua residenza. Dato che adesso, per forza di cose, alloggia a Buckingham Palace. Più di 100 persone sul lastrico, con relative famiglie: alla faccia del pugno duro.
Harry e Meghan, colpo basso di Carlo III: l’affondo ai nipoti
Se questo non bastasse, ci pensano i Duchi di Sussex a gettare benzina sul fuoco: la coppia è furiosa con il sovrano. Motivo dovuto alla burocrazia che, però, denota anche una volontà precisa: il Re ha, infatti, tolto il titolo di Altezze reali ai nipoti più piccoli. Archie e Lilibet fuori dalle gerarchie di successione: non potranno, quindi, aspirare al trono. Non è solo questo il punto: il titolo garantisce una serie di privilegi – all’interno del Regno Unito – non da poco.
Ufficialmente la motivazione è dovuta a questioni di organigramma: Carlo III intende snellire la procedura di successione per evitare un “sovraffollamento” di Altezze Reali: la verità, tuonano gli esperti, è che a Carlo non è andato giù l’atteggiamento dei Sussex nei suoi confronti quando era soltanto – si fa per dire – un Principe: le accuse di razzismo in diretta da Oprah Winfrey, tutto sottolineato e confermato nel libro della Parker riguardo gli scandali di Corte.
Una trappola da cui Carlo III credeva di non poter uscire: il pertugio l’ha trovato. Ora gli scissionisti di Corte possono solo rassegnarsi, ma l’impressione è che la partita non sia finita e queste diatribe siano appena cominciate: le ferite del Regno possono trasformare semplici scaramucce in ripicche sanguinolente. Anche questo significa rimettersi in sesto, come in ogni fase storico culturale: probabilmente – per merito della longevità di Elisabetta II – a certe dinamiche non eravamo più abituati.