Francesco Paolantoni, attore e intrattenitore, ha confessato in diretta tv il dramma che gli ha stravolto la vita: cos’è successo.
Francesco Paolantoni, riso amaro. Il celebre intrattenitore ha abituato il pubblico a ridere di gusto alle sue battute e i suoi sketch esilaranti. Una formazione costante che parte dal teatro e arriva alla televisione grazie a Renzo Arbore – che lo volle a “Indietro Tutta” – fino ai tempi più recenti dove si è reinventato outsider con Stefano De Martino e Biagio Izzo. Insieme anche uno spettacolo teatrale dal titolo “Che coppia noi tre”. Poi tanto cinema con le collaborazioni per Salemme, Siani e tanti altri.
I più lo conoscono per la presenza fissa e imprescindibile a “Stasera tutto è possibile” perchè Paolantoni, con la sua ironia e il savoir faire”, può far accadere davvero ogni cosa. Un vero e proprio jolly da spendere in ogni occasione. In grado di catalizzare il pubblico: non a caso, Fazio, finché è stato possibile, l’ha voluto al “Tavolo” di Che Tempo Che Fa, interrotto solo a causa della guerra in Ucraina.
Paolantoni è una certezza del panorama televisivo e teatrale italiano: sempre presente e comunque pronto a reinventare nuove storie. Vicende e possibilità per divertire, riflettere ed emozionare. Infatti l’anno che verrà lo vedrà ancora in prima linea su tutti i fronti. Necessaria, poi, l’aggiunta in questo nuovo format “Nudi per la vita”, andato in scena su Raidue, che vede una serie di attori – tra cui anche Gabriele Cirilli – cimentarsi in uno spettacolo teatrale alla “Full Monty”. L’intento è favorire una buona causa: divertirsi di cuore, cercando di fare del bene.
Contesto in cui Paolantoni ha raccontato anche il dramma che gli ha cambiato la vita: per un attimo si fa serio ed evita di ridere, spiazzando sia i colleghi che il pubblico a casa, racconta la sua infanzia e adolescenza. Tutt’altro che rose e fiori: “È morta mia madre quando io ero ancora giovane. Mia sorella era andata via di casa perchè più grande di me. Io ho vissuto la mia adolescenza da solo“. Una confessione struggente poiché: “Se non sei più che attento – racconta – rischi di prendere brutte strade”.
Non fa mistero Paolantoni di aver vissuto momenti difficili, di quelli che lasciano senza parole o peggio: senza più stimoli. Il teatro lo ha “salvato”. Ecco perchè ancora oggi si spende per il pubblico come non ci fosse un domani: il suo è un atto di gratitudine, verso la platea e verso quella nobile arte che gli ha dato una seconda possibilità.
Paolantoni non la spreca, anzi ogni volta trova un modo per renderla sempre più chiara, splendente: quella luce ideale, se possibile, indica la strada a tanti altri come lui che avrebbero rischiato di perdersi se non si fosse aperto un sipario sulla loro strada. Quell’ideale occhio di bue li accompagna ancora oggi nella speranza che tanti possano trovare riparo dalle avversità e possibili smarrimenti in un applauso fragoroso.
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