Elezioni, Di Maio “vola” in trattoria| Balli proibiti a Napoli per il MInistro

Innocenti evasioni o piccole follie da campagna elettorale? Accade, anzi è accaduto a Napoli. Protagonista di un video diventato virale, il Ministro degli Esteri Di Maio. Chissà se dietro certe immagini, non si celi un messaggio subliminale: “Nessuno puo’ lasciare Luigi in un angolo!”

Scene da un matrimonio? Se non mancassero 11 giorni al voto e il protagonista non fosse il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, lo si potrebbe anche pensare. E invece eccolo,  il ballo proibito dell’ex M5S, che sceglie come location dell’inedita performance,  una delle storiche trattorie di Napoli, “da Nennella”.

Di Maio, Dirty DANCING
Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri

Un fuori programma che l’attuale Ministro si è concesso alla fine di una canonica passeggiata elettorale tra i rioni della città: Pignasecca, Montesanto e i Quartieri Spagnoli. Pausa pranzo all’insegna del folklore e dell’allegria, se si sceglie di mangiare magari una pasta e patate nel rinomato ristorante, dove prenotare è impossibile. Si aspetta, si fa un po’ di fila e poi ci si lascia prendere in giro, dall’estro partenopeo dei camerieri.

Certi tipi di fuori menù però, non sono per tutti. Allora meglio volare, e non solo con la fantasia. D’altro canto il Ministro degli Esteri è abituato a stare tra le nuvole, causa viaggi di lavoro. Questa volta però il volo, o meglio il ballo,  è di quelli proibiti. E così dapprima incitato dalla folla di curiosi, clienti o magari elettori, Luigi Di Maio si prepara allo show.

Elezioni, Di Maio balla Dirty Dancing in trattoria

Sollevato di peso dalle forti braccia dei camerieri e sulle note di (I’ve Had) The time of my life, Luigi Di Maio si cimenta nella scena che rese celebre Jennifer Gray, in “Dirty Dancing”. Certo ad attendere Baby/Gennifer Gray, nella film che fece battere e ancora fa battere il cuore a milioni di adolescenti, c’era un aitante Patrick Swayze. A Napoli, l’atterraggio è stato ben diverso!

Di Maio balla in trattoria
Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri

Con tanto di mancia finale: 50 euro infilate nella cesta, calata per l’occasione. Ovvero “‘a mazzetta pe’ guaglioni“. Tra un discorso sul caro bollette, la crisi energetica e la rivendicazione della paternità del reddito di cittadinanza, Di Maio ha dunque “piazzato” un colpo che di certo non è passato inosservato.

Soltanto poco prima della sosta danzante in trattoria, Carlo Calenda, leader di Azione era tornato a ricordare i lavoretti di gioventù del numero uno della Farnesina. Davanti ai balli proibiti di Di Maio, è facile ipotizzare, che il sarcasmo del frontman del Terzo Polo andrà a briglia sciolta!

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Trattoria da Nennella (@trattoriadanennella)

 

Gestione cookie