Ci hanno provato in tanti con Francesco Totti, al momento a far raccontare la sua vicenda personale, la separazione dolorosa con Ilary Blasi, ci è riuscito solo il giornalista Aldo Cazzullo. Durante la trasmissione Otto e Mezzo Cazzullo ha raccontato alcuni retroscena su alcune dichiarazione dell’ex numero 10 giallorosso che hanno creato il caos mediatico. Come se già non ce ne fosse abbastanza.
“Tutta Italia sta seguendo questa storia, tu hai intervistato Totti, cosa ti ha colpito di più di questa vicenda? Ed è normale che ci si appassioni? Se ne discute tantissimo…“. Così Lilli Gruber nella sua trasmissione Otto e Mezzo su La7, si è lasciata andare a quella curiosità un po’ gossippara che forse non le appartiene, ma a cui è stato impossibile resistere avendo come ospite il giornalista che l’ha realizzata, Aldo Cazzullo.
Cazzullo noto cronista non solo politico, svela alcuni particolari sull’intervista a Francesco Totti pubblicata dal Corriere della Sera. Cazzullo è riuscito nell’impresa dove molti avevano fallito, quella di far raccontare la verità all’ex Capitano della Roma sulla separazione.
Alla domanda della Gruber ha risposto raccontando la sua conoscenza personale con il calciatore. “I due veri grandi romanzi popolari italiani sono il calcio e la televisione, Totti e Ilary rappresentano questi due mondi intrecciati, di qui questo gigantesco interesse“, ha spiegato innanzitutto il giornalista.
“Io ho conosciuto Totti vent’anni fa, ai mondiali del 2002 in Giappone” ha poi raccontato Cazzullo. Gli chiesi: ‘ma come passi il tempo in ritiro?’, ‘lui mi rispose ‘sto squagliando la play-station’. Poi ci siamo rivisti nel 2006 quando lui segnò il rigore decisivo ed esultò mettendo il pollice in bocca per evocare suo figlio che aveva appena 8 mesi… insomma Totti e io non ci siamo persi di vista… lui aveva questa storia da dire“.
Infine il giornalista ha rivelato qual è la parte dell’intervista a cui è più affezionato: “Non è quella dei Rolex ma è quella in cui lui racconta quando si chiude il sipario. A 41 anni lui, un monumento per Roma e per la Roma, è costretto a lasciare, poi diventa dirigente, poi lo mandano via…”.
Insomma, anche un lato umano in un racconto, quello di Francesco, fortemente criticato per aver “messo in piazza” i suoi fatti personali, che in realtà è solo una storia molto dolorosa che Cazzullo, nel bene e nel male, saputo sapientemente raccontare.
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