E’ diventato un caso nazionale la perquisizione a seguito della quale Hasib Omerovic è precipitato dalla finestra del suo appartamento lo scorso 25 luglio. A quanto pare diverse le irregolarità eccepite, tra cui l’assenza di un mandato di perquisizione.
Abbiamo già accennato alla conferenza stampa che la madre del 36enne disabile aveva tenuto col sostegno del deputato Riccardo Magi. Quest’ultimo aveva anche presentato una interrogazione parlamentare rivolta al Ministro degli Interni Luciana Lamorgene, finalizzata a fare chiarezza sulla vicenda. Sull’accaduto la Procura di Roma aveva anche aperto un fascicolo.
Oggi giungono invece i primi riscontri, come quelli sul fatto che gli uomini che hanno eseguito la perquisizione non erano provvisti del mandato del giudice. Inoltre sembra farsi largo l’ipotesi che i poliziotti siano intervenuti a seguito di una chiamata. Rimane ancora in dubbio se i superiori degli agenti abbiano autorizzato o meno l’intervento.
36enne precipitato dalla finestra: le attuali condizioni di salute
Intanto stando a quanto si apprende il rom picchiato e precipitato dagli 8 metri della sua finestra, verserebbe in gravi condizioni all’ospedale. Su di lui non risulterebbe nessun procedimento o indagine in corso. Del caso se ne stanno occupando i magistrati Michele Prestipino e Stefano Luciani. Le autorità giudiziarie fanno sapere che a breve saranno ascoltati anche i 4 poliziotti che hanno eseguito la perquisizione a casa del 36enne.
Situazione che assumerebbe risvolti ancora più gravi per il fatto che la sorella di Hasib sarebbe anche lei disabile. Ad allargare lo spettro delle indagini anche la testimonianza di una vicina di casa, la quale avrebbe visto il corpo del rom stramazzare al suolo.
Le reazioni e il tweet di Ilaria Cucchi
Sgomento e incredulità, sono queste le principali reazioni suscitate da questo insolito caso. Hasib sarebbe caduto dalla finestra dopo essere stato preso a calci e pugni. E’ quanto avrebbe detto la sorella dell’uomo.
Rimane incerto anche il fatto se sia stato scaraventato o se invece si sia buttato lui stesso nel tentativo di sfuggire al pestaggio. Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti tutte le connessioni della famiglia Omerovic e gli eventuali precedenti. Così come pure le relazioni di servizio sugli agenti coinvolti. Sulla vicenda ha detto la sua anche Ilaria Cucchi.
L’attivista ha dichiarato che seguirà gli sviluppi con molta attenzione:
“Chiediamo che sia fatta luce sui gravissimi fatti avvenuti il 25 luglio nella casa di Hasib Omerici-Sejdovic alla presenza delle forze dell’ordine – scrive Cucchi – Io terrò gli occhi ben aperti su tutte le violazioni dei diritti umani” – conclude infine la candidata di Verdi-Sinistra Italiana.