Da domani tutti in classe. Quasi otto milioni di studenti rientrano tra i banchi per cominciare un nuovo anno scolastico.
Un anno che si spera possa essere il più normale possibile, dopo due anni di pandemia in cui la scuola ha subito molti cambiamenti. Nel 2020 gli studenti sono stati a casa da febbraio a giugno studiando in dad. L’anno successivo, la scuola è stata a singhiozzi, tra dad e qualche settimana in presenza. E poi nel 2022 non c’è stata quasi per nulla la dad, vero, ma c’è stato un gran caos tra mascherine, quarantene, tamponi.
Questo che inizia dovrebbe essere l’anno in cui si ritorna alla normalità pre-pandemia. Almeno è così nelle intenzioni del ministro Patrizio Bianchi che promette non ci saranno restrizioni, né più regole da seguire. Ma sarà davvero possibile? Il Covid non frena la sua corsa e c’è il rischio che, come già successo, in autunno i casi possano crescere nuovamente, magari rinforzati da qualche variante. Cosa succederà se in classe uno dei ragazzi si ammala?
E’ la domanda che si stanno facendo proprio in queste ore i genitori, che pianificano non solo la giornata dei figli, ma anche la loro attorno alla scuola. E allora, ecco le regole in vigore per quest’anno scolastico. Se si ha mal di gola e raffreddore non importa. L’allarme scatta solo con febbre a 37,5 e difficoltà respiratorie. In quel caso l’alunno resta a casa e fa un tampone.
La quarantena è di 7 giorni, 5 se non ci sono sintomi. Serve una tampone alla fine ma, in ogni caso, si torna in classe dopo 10 giorni anche se il tampone è ancora positivo. Chi resta a casa non è obbligato a fare la dad. Si studierà come ai vecchi tempi, con i compiti e gli appunti portati dai compagni di classe.
Se i sintomi compaiono durante l’orario scolastico, gli studenti o insegnanti potenzialmente malati vengono allontanati dalla classe. Saranno ospitati in un’aula adibita proprio all’isolamento. Nel frattempo, saranno avvisati i genitori dell’alunno per farlo portare a casa. Nel caso si tratti di un insegnate, potrà lasciare la scuola e avvisare il medico di famiglia.
In caso di contatti stretti extra scolastici con malati di Covid, non è più necessario isolarsi. Basterà l’auto-sorveglianza ma sarà obbligatorio indossare la mascherina FFP2 per 10 giorni dopo l’ultimo contatto. Si starà, dunque, normalmente in classe, senza particolari problemi. Il tampone servirà solo in caso compaiano sintomi sospetti.
In classe si torna ad avere il compagno di banco e la mascherina non è più obbligatoria. Ma resta consigliata, specialmente per i ragazzi fragili. Le finestre, comunque, dovranno essere aperte di frequente per far cambiare l’aria. Con somma gioia dei ragazzi, quest’anno tornano anche le gite scolastiche.
Questo è il quadro. Solo se la situazione sanitaria dovesse peggiorare molto e solo se si creasse un allarme nazionale, allora sarebbero riattivate le vecchie regole anti-covid. Quindi, distanziamento, mascherine, quarantene.
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