Un cartone animato come Peppa Pig crea più di qualche malumore per una questione di orientamento sessuale: cosa è accaduto e perché la questione dei gay ha fatto così tanto clamore.
La questione con protagonista Peppa Pig è tornata alla ribalta per una vicenda che sta destando un dibattito pieno di attacchi. Gli autori del cartone animato hanno deciso di ampliare la narrazione, con tanto di famiglie arcobaleno. La novità ha riscosso grande eco mediatico, così come alcune critiche.
La polemica ha di fatto travolto gli autori per la scelta di proporre durante la serie, con tanto di episodio dal titolo “Famiglie“, un tema che racconta un episodio con un personaggio nuovo di zecca: il suo nome è Penny Polar Bear. La famiglia dei maialini amplia gli orizzonti e si apre con un tema che, però, non avrebbe riscosso un plebiscito.
L’amico di Peppa ha descritto durante l’episodio come sia la sua famiglia. “Vivo con la mia mamma e l’altra mia mamma. Una mamma fa il dottore, l’altra cucina spaghetti. E io adoro gli spaghetti“, conclude Penny Polar Bear durante il cartone animato. Di fatto questa decisione ha provocato la dura presa di posizione dei gruppi pro-vita e anche del partito di Fratelli d’Italia. L’episodio in questione è stato trasmesso nel Regno Unito con la presenza di due donne mamme lesbiche. “È intollerabile usare cartoni animati in salsa LGBTQIA+ per influenzare la mente dei bambini e normalizzare situazioni che si fondano sull’ideologia gender“, si legge in una nota del movimento Pro Vita & Famiglia Onlus.
Di fatto la protesta è anche contro la Rai a cui si sarebbe chiesto di non mandare in onda l’episodio intitolato “Famiglie“. Dello stesso avviso è anche Fratelli d’Italia che ha parlato mediante la voce di Federico Mollicone, responsabile cultura del partito. “È inaccettabile la scelta degli autori del cartone animato PeppaPig di inserire un personaggio con due mamme. Ancora una volta il politicamente corretto ha colpito e a farne le spese sono i nostri figli. Ma i bambini non possono essere solo bambini? Saremo sempre in prima linea contro le discriminazioni, ma non possiamo accettare l’indottrinamento gender“, ha ribadito Mollicone.
Di tutto punto non è tardata ad arrivare la risposta della Rai. La televisione di Stato ha dichiarato di non poter trasmettere gli episodi di Peppa Big non avrebbe attualmente i diritti per la trasmissione in chiaro. Ciò sarebbe sopraggiunto “perché non sono ancora arrivati a scadenza i diritti per la trasmissione esclusiva su pay tv acquistati da Disney“, si legge sull’AdnKronos.
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