Una grande batosta per l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni che si è vista perdere il suo “effetto indipendente”. Cosa è successo con il cda del gruppo Tod’s
Un colpo di scena pesante per l’imprenditrice e influencer Chiara Ferragni che non può far altro che incassare la “sconfitta” in silenzio. La decisione del gruppo Tod’s è immediata. In una nota della società si legge la motivazione giustificata scritta nero su bianco degli amministratori del gruppo. Così, l’effetto indipendente della Ferragni sembra essere svanito.
L’uscita dal cda del gruppo Tod’s dell’influencer Ferragni come membro indipendente è dunque conclusiva, anche se resterà comunque membro del consiglio di amministrazione. Per la società l’imprenditrice digitale avrebbe perso i suoi requisiti di indipendenza dalla sua entrata nell’aprile del 2021 nel cda del gruppo.
Dal suo ingresso nell’azienda marchigiana, le azioni del gruppo Tod’s avevano subito un rialzo a tal punto che si parlò addirittura di un “effetto Ferragni”. Quell’effetto era stato quantificato in ben 100 milioni di euro. Oggi, tutto questo sembra essere svanito e l’effetto di Chiara, ora, non risulta essere così eccezionale come si pensava inizialmente.
Chiara Ferragni, perde il suo “effetto indipendente” | L’influencer fuori dal Cda di Tod’s: la motivazione
La scelta del gruppo Tod’s di togliere dal consiglio di amministrazione l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni è stata perentoria. L’annuncio dell’esclusione dell’influencer è arrivato in una relazione della società sul primo semestre del 2022.
Così, mentre l’azienda riparte dopo lo stop della pandemia registrando una crescita dei ricavi pari al 17,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, perde il suo consigliere “digital”. Come riportato anche da Skytg24, nella nota diffusa dal gruppo marchigiano si leggono le motivazioni che hanno portato il cda a tale decisione.
“Ha preso atto della dichiarazione resa dal consigliere Chiara Ferragni in ordine al venire meno, in capo alla stessa, dei requisiti per poter essere qualificata indipendente ai sensi dell’art. 148 del Tuf e dell’art. 2, Raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance, in ragione di una prestazione occasionale di servizi pubblicitari a favore della Società – resa previo parere del Comitato Opc -, e non potendosi aprioristicamente escludere che, in futuro, si presentino altre opportunità di collaborazione. Il cda ha di conseguenza effettuato le verifiche di propria competenza e appurato il venir meno del requisito di indipendenza in capo a Chiara Ferragni, la quale non è membro di alcun comitato endoconsiliare”.