Caro vita, Massimiliano Dona (Unione consumatori) a Free.it | “Italiani costretti a comprare meno e gasolio alle stelle. I prossimi mesi…”

Il caro vita pressa il Paese. La situazione economica italiana non è delle migliori. Lo raccontano anche i dati dell’Istat relativi a luglio. Rispetto a giugno, tornano a crescere le vendite, ma prosegue la divergenza tra l’andamento positivo delle vendite in valore e quello negativo dei volumi, in flessione per il secondo mese consecutivo. Gli italiani scelgono di tagliare i prodotti nel carrello e preferiscono comprare nei discount, alla ricerca dell’offerta. Per far fronte alla crescita vertiginosa dei prezzi. E intanto, anche il prezzo del gasolio continua a crescere. A Free.it Massimiliano Dona, presidente di Unione Consumatori.

Tra inflazione, aumenti dei prezzi su ogni bene e caro carburanti, la quotidianità è diventata pesante. E costosa. I dati Istat relativo a luglio, diffusi oggi dall’agenzia, mostrano una fotografia di un Italia che a luglio ha speso un po’ di più, probabilmente anche per le ferie, ma che comunque stringe la cinghia. E si prepara ad affrontare i prossimi difficili mesi. A Free.it Massimiliano Dona, presidente di Unione Consumatori.

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Caro vita, Massimiliano Dona (Unione consumatori) a Free.it | “Italiani costretti a comprare meno e gasolio alle stelle. I prossimi mesi…”

Oggi sono stati diffusi i dati ISTAT relativi al mese di luglio. Sembra che le vendite siano salite dell’1,3% rispetto al mese precedente e del 4,2% su base annua. E’ un segnale incoraggiante?

“Si tratta di un rimbalzo tecnico, dopo la caduta di giugno. Ma la verità è che gli italiani restano sempre a dieta! Le vendite non potevano che migliorare rispetto al mese precedente, quando erano precipitate su tutti i fronti: congiunturale, tendenziale, alimentari e non alimentari. Su base annua, però, i nodi vengono al pettine”.

In che senso?

“I prezzi alle stelle hanno costretto gli italiani a ridurre gli acquisti di cibo. Se le vendite alimentari in valore, infatti, per via dell’inflazione, salgono del 6,1% su luglio 2021, depurandole dall’effetto prezzi il miraggio svanisce e scendono del 3,6%, con uno scarto abissale di 9,7 punti percentuali. Insomma, gli italiani stringono la cinghia sul cibo, mangiando meno. E infatti, secondo lo studio che abbiamo realizzato, le vendite alimentari di luglio sono inferiori. Sia a quelle di febbraio 2020, ultimo mese pre-lockdown, sia rispetto a gennaio 2020, ultimo mese pre-pandemia”.

Le cose non vanno bene neanche sul fronte carburanti, è così?

Dopo il rialzo già astronomico della settimana scorsa, il sesto maggiore di sempre, sale in una sola settimana di quasi 3 cent al litro, 1 euro e 49 cent per un pieno di 50 litri.

Caro vita, Massimiliano Dona (Unione consumatori) a Free.it | “Ci sono enormi speculazioni”

L’andamento differente rispetto alla benzina è una dimostrazione del fatto che le quotazioni del prezzo del greggio c’entrano poco con quello dei carburanti. E che sul gasolio si specula semplicemente di più, approfittando del fatto che si tratta di consumi più obbligati rispetto alla benzina”.

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Caro vita, Massimiliano Dona (Unione consumatori) a Free.it | “Ci sono enormi speculazioni”

Il gasolio costa comunque sempre di più?

Sì. Da quando è iniziata la guerra, se un litro di benzina costa ora oltre 10 cent in meno, con una flessione del 5,6%, pari a un risparmio di 5 euro e 17 cent per un pieno da 50 litri, il gasolio, nonostante il taglio del Governo di 30,5 cent, resta a livelli ancora maggiori a quelli pre-conflitto. Quasi 12 cent al litro, con un balzo del +6,7%, pari a 5 euro e 80 cent a rifornimento. Una vergogna. Rispetto all’inizio dell’anno, la benzina è aumentata dell’1,6%, pari a 1 euro e 35 cent per un pieno, il gasolio invece è decollato addirittura del 16%, 12 euro e 65 cent a rifornimento, equivalenti a 304 euro su base annua”.

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