Il caro prezzi affanna l’Italia. Con l’inflazione all’8,4% e un aumento dei beni nel carrello della spesa,del +9,7%, i conti sono sempre più salati. Non solo per l’energia e il gas. I rincari hanno colpito tutti i servizi, ce ne siamo accorti ormai da settimane. Al supermercato come nei negozi di abbigliamento, tutto è aumentato in maniera spropositata. E molte famiglie non riescono più a pagare. Ecco, dunque, la situazione e i consigli per risparmiare. A Free.it Giovanna Capuzzo, vicepresidente di Federconsumatori.
Secondo Federconsumatori, a causa dell’impennata dei prezzi ogni famiglia dovrà pagare complessivamente +2.503,20 euro all’anno. Di questa cifra, +543,20 euro riguardano solo il settore alimentare. E in Italia aumenta anche la povertà. In particolare, crescono le famiglie che devono decidere cosa comprare e se pagare la bolletta o i vestiti nuovi. Come si fa a risparmiare? Cosa si può tagliare? A Free.it Giovanna Capuzzo, vicepresidente di Federconsumatori.
Qual è la situazione che avete analizzato?
“Ci troviamo in una situazione difficile per tutti, per le famiglie e soprattutto per le imprese. La difficoltà deriva, ovviamente, dall’aumento dei costi delle materie energetiche, con l’aumento di luce e gas. Tra l’altro, siamo parecchio preoccupati per la situazione che si verrà a creare da qui all’inizio della stagione autunnale. Con l’impennata e l’arrivo delle bollette del gas. La preoccupazione principale è per le ricadute sulle famiglie, che attualmente sono in una situazione decisamente difficile. E infatti, purtroppo, c’è un aumento delle situazioni di povertà energetica. Ovvero, famiglie o soggetti che non sono più in grado di procurarsi il paniere necessario per riscaldarsi in inverno. E quindi, pertanto, sono spinti a fare delle scelte tra accendere il riscaldamento o usare l’acqua calda, fare la spesa e pagare i conti.
Abbiamo visto che, purtroppo, i rincari riguardano tutti i settori di interesse per i consumatori: dalla scuola, alla spesa alimentare, dall’abbigliamento alle bollette e carburanti. E quindi, è chiaro che c’è la necessità di un intervento del governo centrale. Purtroppo, come abbiamo visto, c’è stata la caduta del governo Draghi. E, quindi, dopo il 25 di settembre avremo quello nuovo, che dovrà fare importanti e anche coraggiose scelte. Soprattutto a favore delle fasce di popolazione più deboli. E poi, dovrà fare un intervento per quanto riguarda la politica energetica e la tariffazione dei costi dell’energia”.
Quali sono i suggerimenti per risparmiare?
“I consigli sono essenzialmente quelli legati al buon senso, che sarebbero validi sempre, non solo nei momenti di emergenza. E sono quelli che spingono le famiglie a risparmiare energia. Laddove sia possibile, si può efficientare la propria abitazione e poi si deve ridurre quanto più possibile i consumi. Banalmente, ad esempio, abbiamo tutti l’abitudine di mantenere in stand by gli apparecchi e quella lucina rossa consuma un sacco di energia. Lasciamo tutti spesso le luci accese anche in stanze dove non ci siamo. E usiamo spesso acqua bollente anche per pochi minuti, per lavarci le mani.
Caro prezzi, Giovanna Capuzzo (Federconsumatori) a Free.it | “Risparmiare si può. Prediligere per esempio…”
Per quanto riguarda invece la spesa, bisogna informarsi sulle offerte che i vari commercianti, sia piccoli che grandi, mettono in campo. Prediligere le sottomarche, non solo al supermercato. In questi giorni si comprano le cose per la scuola dei ragazzi. Attenzione a non farsi prendere dalla mania di acquistare prodotti con brand scintillanti. Prodotti super pubblicizzati da personaggi o legati a serie tv o cartoni animati. E’ necessario ripensare al concetto di riutilizzo. Riparare gli abiti piuttosto che buttare e comprarne nuovi, comprare apparecchiature rigenerate. Prediligere l’usato, lì dove possibile ovviamente: libri, oggetti, arredi”.
Quanto le famiglie spenderanno in più rispetto al normale?
“Per ora abbiamo fatto un calcolo solo per quanto riguarda il comparto energetico, ovvero sulle bollette di luce e gas. Di fatto, abbiamo visto che per questo autunno c’è un aumento tra il 50 e il 60% in base al tipo di riscaldamento che le famiglie useranno. Nello specifico, si parla di un 49% per il gasolio per il riscaldamento. E di un 62%, invece, per quelli che stanno in regime di maggior tutela.
Dopodiché, le famiglie che hanno scelto di in qualche modo risparmiare utilizzando altre fonti per il riscaldamento, ovvero stufe a pallet troveranno, purtroppo, una spiacevole sorpresa. C’è stato, infatti, l’aumento del costo del pallet di circa il 100%, con un raddoppio del prezzo. Quindi, anziché andare a risparmiare troveranno una bolletta ancora più alta. Nell’anno precedente il costo era intorno ai 1.000 € scarsi. Adesso partiamo sicuramente da una base di 1500 per arrivare quasi al 2.400 €”.
Cosa, secondo voi, deve fare urgentemente il governo?
“Ci sono già state fatte delle proposte. Stiamo discutendo del da farsi da quando già c’era la sensazione che la situazione non sarebbe stata temporanea. E che ci sarebbero state delle ricadute a lungo termine. Avevamo chiesto innanzitutto che il prezzo dell’energia venisse liberato da quelle che sono ovviamente delle mere speculazioni. Che poi, come previsto, ci sono state da parte della maggior parte dei fornitori di energia elettrica.
“Rafforzare i poteri sanzionatori per evitare speculazioni…”
C’è la necessità di, in qualche modo, rivedere gli oneri di sistema. Meno male che diversi provvedimenti sono stati introdotti e hanno in qualche modo risolto, eliminandoli dalle voci in fattura. Però c’è la necessità di fatto di avere interventi strutturali e non dettati solamente dall’emergenza contingente. Ma che possono avere un respiro ben più ampio, in una visione di prospettiva proprio perché non si sa se questa situazione si ripresenterà anche in un futuro.
Crediamo che ci sia la necessità di rafforzare i poteri sanzionatori delle autorità di regolamentazione e anche di vigilanza. Per evitare ancora speculazioni in campo a 360 °. Mi riferisco in particolar modo alla figura di mister prezzi, che è stata attuata da qualche anno a questa parte. Ma che attualmente ha solamente poteri di indagine. E invece, laddove c’è una segnalazione che porta a un rischio, deve poter multare e bloccare la pratica scorretta”.
Cos’altro si deve fare?
“Inoltre, chiediamo è che finalmente le associazioni dei consumatori possano sedersi ai tavoli del governo, per decidere quelle che sono le politiche tariffarie e di politica energetica. Cosa che purtroppo al momento non è mai stata fatta. Tutti i provvedimenti che sono stati fatti, per carità, sono serviti ad alleviare la situazione, che sarebbe stata sicuramente più grave.
Ma potevano essere fatti con maggiori competenze che sicuramente noi associazioni abbiamo. E con una percezione più forte della situazione reale. Più concreta rispetto a quella che hanno dimostrato avere i nostri attuali governanti. Infine, chiediamo è una modifica definitiva dell’Isee e un bonus stabilizzata aumentato a 12mila € di Isee e non più 8mila. Deve essere ampliata la platea di beneficiari e anche, se possibile, in quantum di bonus che va erogato a favore delle famiglie in difficoltà economica”.