La nuova frontiera del crimine si sposta in modalità “smart working” e agisce da remoto svaligiando le case. La scoperta inquietante della banda di ladri hi-tech. Diversi i casi segnalati e le denunce
Con l’avanzare della tecnologia avanza anche il crimine. Così i ladri si “ingegnano” e affinano gli strumenti del loro mestiere. La nuova frontiera del crimine registrato nella Capitale questa estate è l’utilizzo dei droni.
La banda di ladri hi-tech agisce indisturbata, da remoto, in perfetto stile “smart working” ma molto più remunerativo, seppur fuori legge. Le segnalazioni arrivate alle forze dell’ordine dai proprietari di case nella Capitale che al rientro dalle vacanze si sono visti i propri immobili svaligiati sono state diverse.
Dunque, non bastano più le grate e i normali sistemi d’allarme come video sorveglianza e sensori piazzati ovunque, i ladri tecnologici “lavorano da casa” e lo fanno con l’uso dei droni. Per garantire la sicurezza casalinga ed evitare i furti si dovrà pensare ad altri ed innovativi strumenti protettivi come, per esempio, un sistema anti-droni.
Sono state diverse le denunce negli ultimi giorni arrivate in caserma da parte di proprietari di case che si sono visti svaligiate le proprie abitazioni dai beni.
Le segnalazioni fioccano in modo particolare per la presenza sospetta di piccoli marchingegni digitali pilotati da remoto. Così agisce la banda hi-tech, comodamente seduta a casa propria, dietro un pc svaligiano le ville e gli appartamenti di Roma. I loro occhi sono elettronici e dal cielo mirano agli obiettivi più ghiotti, le case in periferia di Roma. Nei giorni precedenti al vero e proprio crimine, i droni spiano dall’alto l’immobile studiando le abitudini degli inquilini e tutto quello che serve per prepararsi all’attacco criminale.
L’allarme di quanto stava accadendo è scattato principalmente nei comprensori residenziali del quartiere dell’Eur e la via del mare: Infernetto, Casalpalocco, Axa e Malafede. Diversi i furti messi a segno durante le vacanze estive anche in altri quartieri romani come Aurelia e Casal Lombroso. Dopo le denunce e gli avvistamenti dei droni, tra i residenti del “quadrante” sotto il mirino dei ladri sono partite le perlustrazioni sopra i tetti delle rispettive abitazioni. È caccia alla banda hi-tech.
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