52enne si toglie la vita lanciandosi da uno dei grattacieli newyorkesi più iconici compiendo un volo dal 18esimo piano
Dietro la tragica scelta di farla finita la crisi finanziaria della sua società. Gustavo Arnal, top manager 52enne si è lanciato dal 18esimo piano del Jenga Building di Tribeca, ne cuore di New York.
La tragedia è avvenuta venerdì scorso e a darne conferma è stato il New York Post che ignora nello specifico i motivi del gesto inconsueto dell’uomo ma si sofferma sul lato finanziario del 52enne che, pare, stesse attraversando un momento di grande difficoltà.
Arnal era vicepresidente esecutivo e capo finanziario della catena di arredamento Bed Bath & Beyond. Alla morte scioccante il portavoce della compagnia ha risposto: “Sono profondamente addolorata per quanto accaduto”.
Gustav Arnal era vicepresidente e capo finanziario della Bed Bath & Beyond, una delle società più importanti in America nel settore arredamento. Venerdì scorso la scelta di togliersi la vita lanciandosi dal 18esimo piano di uno dei grattacieli più caratteristici di NYC: il Jenga Building.
La notizia rilasciata dal New York Post ha scioccato il mondo intero e, anche se il top manager non ha lasciato nessun messaggio prima dell’inconsueto gesto, fonti vicino confermano la grave crisi finanziaria della società e i problemi economici.Dopo il dramma, in una dichiarazione, la presidente indipendente del consiglio di amministrazione di Bed Bath & Beyond, Harriet Edelman, ha fatto sapere, così come riporta anche il Messaggero: “Desidero porgere le nostre più sincere condoglianze alla famiglia di Gustavo. Il nostro obiettivo è supportare la sua famiglia e la sua squadra e i nostri pensieri sono con loro in questo momento triste e difficile. Unisciti a noi nel rispetto della privacy della famiglia”.
Dopo la dichiarazione, l’emittente televisiva americana CNN ha riferito che la società multinazionale sta cercando di salvarsi dal fallimento apportando grandi tagli del personale. Infatti, solo mercoledì scorso la stessa catena ha fatto sapere che licenzierà circa il 20% dei dipendenti aziendali, chiuderà oltre 150 negozi e taglierà molti dei suoi marchi di articoli per la casa interni. In tutto questo il manager suicida Arnal era stato accusato collettivamente di gonfiare artificialmente il prezzo delle azioni della società. La causa legale a suo carico è stata avviata il 23 agosto scorso presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia. Forse è proprio questa la causa che venerdì scorso ha portato al suicido di Gustav Arnal? Le indagini sono in corso di accertamenti.
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