Guerra Russia Ucraina. Le notizie di lunedì 5 settembre 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
194esimo giorno di guerra, a tenere banco è sempre la questione del gas. Sale la tensione tra Russia e Occidente dopo le dichiarazioni del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov secondo cui sta per scatenarsi “una grande tempesta globale”.
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato la liberazione di tre insediamenti, nella Regione di Donetsk e nel sud del Paese, mentre proseguono i bombardamenti russi su Kherson. Nel frattempo il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi dopo l’ispezione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia ha avvisato: “L’impianto è scollegato dalla rete ucraina, ma l’elettricità è garantita”.
23.00 – Il direttore dell’Aiea, l’agenzia per l’energia nucleare dell’Onu, Rafael Grossi, pubblicherà domani un rapporto sulla situazione della sicurezza nucleare, della protezione e dei controlli di sicurezza in Ucraina, compresi i risultati della missione presso la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, (Znpp). Lo annuncia sul suo sito la stessa Agenzia, precisando inoltre che sempre domani Grossi informerà il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla missione nell’impianto.
22.42 – “Le forze ucraine hanno distrutto un deposito di munizioni russo che conteneva i missili usati per bombardare la città di Kharkiv“. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo consueto discorso serale ripreso dal Kyiv Independent. Secondo Zelensky, nel deposito erano “immagazzinati i missili S-300 usati dalle truppe russe per bombardare la città“.
21.41 – L’Ucraina si aspetta un invito ad aderire alla Nato in occasione del summit che si svolgerà nel giugno del 2023 a Vilnius. Lo ha affermato oggi in un’intervista televisiva il presidente lituano Gitanas Nausėda citando un colloquio con Volodymyr Zelensky. “Capisco molto bene le sue speranze. La mia risposta è stata: noi faremo tutto quello che è nelle nostre forze affinché questo avvenga, ma voi dovete raggiungere vittorie reali e consistenti sul campo di battaglia. Siamo stati d’accordo nel dire che si tratta della condizione necessaria“, ha affermato Nausėda. Il presidente lituano ha aggiunto che, per poter ammettere l’Ucraina nella Nato, il conflitto con la Russia dovrebbe essere giunto a termine e le truppe russe ritirate dal territorio ucraino.
21.38 – “Non vedo l’ora che inizi la cooperazione con il nuovo premier della Gran Bretagna, Liz Truss. Noi in Ucraina la conosciamo bene: è sempre stata dal lato giusto della politica europea“. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo consueto videomessaggio serale ripreso da Ukrinform, dopo avere ringraziato il premier britannico uscente Boris Johnson, “grande amico” dell’Ucraina. “Credo che insieme saremo in grado di fare molto di più per proteggere i nostri popoli e contrastare tutti gli sforzi distruttivi dei russi – ha aggiunto -. La cosa principale è preservare la nostra unità, e questo accadrà sicuramente“.
21.32 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di nuova provocazione russa dopo il bombardamento delle forze di Mosca nel territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhya, con il rischio di creare un disastro radioattivo. Lo riporta l’Ukraninska Pravda. “A causa dell’ennesimo bombardamento provocatorio russo, l’ultima linea di trasmissione di energia che collega la centrale al sistema energetico dell’Ucraina è stata danneggiata. Ancora una volta la stazione di Zaporizhzhia si è trovata a un passo dal disastro radioattivo“. Secondo il leader ucraino “bombardare il territorio della centrale significa che allo Stato terrorista” russo “non importa cosa dice l’Aiea e neanche cosa decida la comunità internazionale“. Stando a Zelensky “alla Russia interessa solo il fatto che la situazione peggiori rispetto a prima“.
21.11 – Gli invasori russi hanno disconnesso la centrale idroelettrica di Kakhovka (Hpp) dalle rete. Lo ha annunciato in serata lo Stato maggiore delle forze armate ucraine su Facebook, citato da Ukrinform. “Il nemico continua a commettere azioni illegali nella regione di Kherson. In particolare, gli invasori russi hanno disconnesso l’Hpp di Kakhovka, lasciando alcune zone delle regioni di Kherson e di Zaporizhzhia senza elettricità“, afferma il rapporto.
20.11 – Un attacco missilistico contro la comunità di Karpiv del distretto di Kryvorizk, nella regione sudorientale ucraina di Dnipropetrovsk, ha colpito stasera un deposito di petrolio, distruggendo tutte le scorte di carburante che erano state immagazzinate al suo interno. Lo hanno riferito i servizi di emergenza locali, citati da Unian, secondo cui un grosso incendio è scoppiato a causa dei bombardamenti e i vigili del fuoco stanno lavorando sul posto per cercare di domarlo. La regione era già stata colpita da raid nelle scorse ore, provocando almeno una vittima civile.
19.30 – Le dichiarazioni sulle armi nucleari di Liz Truss, che da domani sarà la nuova premier britannica, abbassano la soglia per il loro utilizzo. Lo ha affermato il vice ministro degli Esteri russo, Serghei Ryabkov, che ha definito “sfrenata” la retorica di Londra sull’argomento. Truss aveva dichiarato di essere “pronta a premere il pulsante nucleare se necessario”.
21.05 – “In risposta ai messaggi diffusi da alcuni canali Telegram riguardanti la perdita di controllo da parte di Energoatom (l’operatore nucleare ucraino, ndr) sul livello di radiazioni nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, informiamo che questa informazione non è vera“. Lo rende noto sempre su Telegram la stessa Energoatom, che nelle scorse ore aveva segnalato che l’ultimo reattore operativo dell’impianto era stato scollegato dalla rete ucraina a seguito di un incendio scoppiato dopo un bombardamento russo.
19.10 – Il presidente francese, Emmanuel Macron, in una conferenza stampa all’Eliseo centrata sul colloquio di oggi pomeriggio con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dedicato alla crisi dell’energia, ha invitato i francesi ad osservare la “sobrietà” nei consumi energetici per “evitare i razionamenti“. “Il modo più efficace è abbassare un po’ l’aria condizionata e il riscaldamento” ha detto Macron.
18.50 – Secondo Spiegel, oggi alle 18 il ministro tedesco di Economia e Clima Robert Habeck annuncerà che due delle tre centrali nucleari tedesche attualmente attive potranno essere ancora usate dopo il 2022 come riserva, ma solo in caso di difficoltà con l’energia elettrica. Tuttavia, non verrà modificato l’attuale piano sull’abbandono del nucleare. Secondo le informazioni di Spiegel, le due centrali Neckarwestheim nel Baden-Württemberg e Isar 2 in Baviera costituiranno una “riserva operativa fino a metà aprile 2023“. Questo sarebbe il risultato dello stress-test energetico di cui Habeck parlerà alle 18.
18.35 – Gas francese verso la Germania, elettricità prodotta in Germania verso la Francia: nasce così la “solidarietà franco-tedesca sull’energia” annunciata oggi all’Eliseo da Emmanuel Macron dopo il colloquio con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, centrata sugli strumenti per affrontare l’inverno di fronte alla crisi dell’energia.
18.10 – Telefonata del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al premier uscente britannico Boris Johnson: il leader di Kiev lo ha ringraziato “a nome di tutto il popolo ucraino per il suo coraggio personale, i principi e il grande contributo per contrastare l’aggressione russa“. “Non vedo l’ora di collaborare con un grande amico in un nuovo status“, ha aggiunto. Liz Truss, eletta oggi nuovo leader dei Tory e da domani premier britannico, ha fatto sapere sapere che la sua prima telefonata a un leader straniero sarà a Zelensky.
17.40 – L’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, ha definito le autorità di Mosca “regime fascista” in un discorso a distanza alla Conferenza Interparlamentare di Praga parlando a proposito della risposta all’aggressione dell’Ucraina. Lo riporta Europa Press. “Non abbiamo un piano concreto per sconfiggere il regime fascista russo, ma il mio compito è più modesto ed è quello di aiutare l’Ucraina in modo unito e continuare le discussioni con gli attori internazionali per applicare le sanzioni adottate“, ha detto Borrell nel suo discorso.
17.15 – I problemi con le forniture di gas all’Europa attraverso il Nord Stream continueranno fino alla revoca delle sanzioni che impediscono la manutenzione dei macchinari del gasdotto. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, come riporta Interfax. A Peskov, riporta l’agenzia russa, è stato chiesto se è possibile affermare che la questione del pompaggio del gas attraverso Nord Stream dipenda completamente dalle sanzioni e che le forniture riprenderanno solo se queste saranno rimosse o attenuate: “Certamente, sono proprio le sanzioni che impediscono la manutenzione delle unità“, ha risposto.
16.50 – L’unico reattore operativo della centrale nucleare di Zaporizhzhia funziona all’80% della sua potenza, dopo i nuovi raid ucraini nel territorio dell’impianto. Lo affermano le autorità filorusse che controllano l’area, citate dalla Tass, precisando che nessuno dei bombardamenti ha colpito direttamente la centrale e non si registrano feriti. In precedenza, l’operatore nucleare di Kiev, Energoatom, aveva riferito che l’unico reattore in funzione è stato nuovamente scollegato dalla rete elettrica ucraina a seguito di raid russi.
16.20 – “Abbiamo 30 miliardi di metri cubi di gas nei nostri depositi e possiamo offrirne una parte ai nostri partner Ue“. Lo ha detto Denys Shmyhal, primo ministro ucraino. “La Russia sta conducendo una guerra ibrida contro l’Europa. Siamo consapevoli che ci possa essere una stanchezza per la guerra in Ucraina ma abbandonare l’Ucraina significa scoprire il fianco alla Russia: se restiamo uniti possiamo sopravvivere all’inverno“, ha aggiunto.
15.49 – Colloquio tra il Presidente ucraino Volodymr Zelensky e l’omologo francese Emmanuel Macron. Lo rende noto lo stesso Zelensky in un tweet precisando che il confronto tra i due è stato incentrato sull’ulteriore sostegno alla difesa di Kiev da parte della Francia. “Gli ho parlato della situazione al fronte e del corso per contrastare l’aggressività delle forze russe. C’è stato un coordinamento per un ulteriore supporto alla difesa da parte della Francia“, ha riferito il leader ucraino sottolineando anche “lo scambio di valutazioni sui risultati della missione dell’Aiea presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia“.
15.41 – L‘ultimo reattore della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stato scollegato dopo la ripresa dei bombardamenti nella zona dell’impianto. Lo affermano le Autorità filorusse che controllano Energodar, la città che ospita la struttura, precisando che “le Forze Armate ucraine hanno ripreso a bombardare nell’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia e tre spari hanno colpito il territorio dell’impianto”. Lo riporta la TASS.
14.27 – “Lo ricordiamo ancora una volta, le trattative sono possibili, ma solo alle nostre condizioni: dopo la riconquista dei territori e l’eliminazione delle enclavi criminali. Ovviamente, i ‘rappresentanti del nido di Putin‘ non sono pronti ad accettare la nuova realtà e continuano a riempire le liste dei ‘200’ con le loro reclute”. Così in un tweet il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
14.22 – L’Amministrazione russa sospende il referendum sull’annessione di Kherson. “A causa degli eventi in corso credo che per il momento faremo una pausa”, ha affermato il capo dell’Amministrazione Kiril Stremooussov alla televisione pubblica russa Rossiya 1. “Eravamo pronti per il voto, volevamo organizzare il referendum presto, ma a causa degli eventi in corso credo che faremo una pausa per il momento”, ha spiegato riferendosi ai combattimenti nell’area.
14.13 – L’Esercito russo utilizza la centrale nucleare di Zaporizhzhia come arma. Lo ha dichiarato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista rilasciata alla rete statunitense ABC News. “Hanno occupato la nostra stazione nucleare. La più grande d’Europa. Sei volte più grande di Chernobyl: il più grande pericolo in Europa”, ha dichiarato Zelensky precisando che ciò equivale a dire che i russi “usano armi nucleari”.
14.05 – Sono almeno 49.800 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 236 caccia russi, 206 elicotteri e 867 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate di Kiev riferiscono di aver distrutto 2.068 carri armati russi, 1.157 sistemi di artiglieria e 4.459 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
13.52 – Da questa mattina la centrale nucleare di Zaporizhzhia , occupata dall’Esercito russo, “opera con il rischio di violare le norme di sicurezza antincendio e radiazioni“. Lo rende noto l’operatore ucraino Energoatom su Telegram, precisando che al momento resta in funzione solo la sesta unità elettrica, che fornisce energia alla rete ucraina e soddisfa le esigenze della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo riporta Unian.
13.45 – Tagliare le forniture di gas russo “non è il modo migliore per risolvere i problemi ambientali globali”. Lo ha dichiarato il Presidente russo Vladimir Putin, citato dalla TASS.
11.11 – A causa della guerra sono più di 600mila gli ucraini senza elettricità mentre in 235.700 non hanno il gas in casa. E’ quanto si legge nell’ultimo report diffuso dal Ministero dell’Energia ucraino, citato dal Kyiv Independent.
09.09 – Nell’ultimo video messaggio alla Nazione il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato la liberazione di due insediamenti nel sud del Paese e uno nella Regione di Donetsk. “Oggi voglio ringraziare i soldati del 63esimo battaglione della 103esima brigata di difesa territoriale, che hanno liberato un insediamento nella Regione di Donetsk. Anche la 54esima Brigata in direzione di Lysynchask-Seversk ha fatto buoni progressi. Il 42esimo battaglione di fanteria motorizzata ha liberato due insediamenti nel sud del Paese“, le parole di Zelensky.
Il conflitto tra Mosca e Kiev giunge al 194esimo giorno, continua a destare preoccupazione la questione del gas. Prosegue il botta e risposta tra Russia e Occidente con le dichiarazioni del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov secondo il quale sta per scatenarsi “una grande tempesta globale”.
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato la liberazione di tre insediamenti, nella Regione di Donetsk e nel sud del Paese, ma proseguono i i raid dell’Esercito russo su Kherson. Nel frattempo il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi dopo l’ispezione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia ha avvisato: “L’impianto è scollegato dalla rete ucraina, ma l’elettricità è garantita”.
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