Venticinque anni senza di lei, l’amatissima principessa Diana, morta in un’incidente stradale a Parigi, in circostanze che ancora oggi sollevano molti dubbi. Ora a pochi giorni dalla ricorrenza della sua scomparsa emerge una terribile verità che la principessa poteva essere salvata.
La principessa Diana poteva essere ancora viva, è la verità che emerge dalle parole dell’ex chirurgo Tom Treasure che ha compilato il referto per l’inchiesta sulla morte di Lady Diana in Inghilterra.
A supportare la sua tesi, anche Mark Williams-Thomas, ex ispettore di polizia e giornalista investigativo, nel documentario Diana, L’ultima Verità, in onda il 31 agosto, alle 22, su Crime Investigation (canale 119 di Sky). “La principessa è stata estratta priva di sensi, con la circolazione compromessa, il battito accelerato, e la pressione bassa”, racconta Treasure nel documentario. Questi elementi indicavano la presenza di una emorragia interna, e i soccorritori l’avevano capito. Quando c’è un’emorragia è urgente una trasfusione, bisogna trovare la fonte, fermarla e trattarla, ma l’unico luogo dove questo si può fare è un ospedale. Quando è arrivata, l’equipe non sapeva quale fosse la natura dei traumi, il medico rianimatore ha chiamato l’unico chirurgo disponibile e lui ha riscontrato la rottura della membrana che circonda il cuore“
Questa membrana, è un rivestimento molto robusto, ma era lacerato e il sangue fuoriusciva dall’interno. Nel documentario il dottor Treasure spiega bene i dettagli clinici e precisa che la ferita era “di circa un centimetro”, ma aggiunge anche che se questa ferita fosse stata individuata prima: “Con grande probabilità, la principessa sarebbe sopravvissuta“. Uno dei primi medici ad intervenire subito dopo l’incidente era Frederic Mailliez, e si trovava a passare nel tunnel dell’Alma. “Ho fermato l’auto, precipitandomi fuori e mi sono avvicinato ai rottami per rendermi conto di cosa fosse successo”
Lady Diana, a 25 anni dalla morte emerge una tremenda verità. Un destino terribile
Il dottore intervistato nel docufilm ha raccontato i momenti terribili che ha vissuto e lo stato in cui ha trovato la principessa.
“All’interno c’erano quattro persone. Quelle a sinistra non si muovevano, mi sembravano morte sul colpo. Le persone sul lato destro, invece, erano vive ma gravemente ferite. La giovane donna sul sedile posteriore aveva la testa piegata e non riusciva a respirare, aveva bisogno di assistenza medica urgente“. Con i pochi strumenti che aveva a disposizione, un palloncino auto espandibile ha fatto di tutto per salvarle la vita. “non si può mai sapere che conseguenze possano avere questi incidenti: a volte le persone sopravvivono a ferite molto gravi altre muoiono nel giro di pochi secondi”, ha concluso Mailliez.
Un’altra testimonianza raccolta dall’ex ispettore Williams-Thomas, che ha parlato con Matt Sprake. Ex fotografo della polizia, Sprake ha esaminato le foto scattate dai paparazzi quella sera, fotografie che non sono mai state rese pubbliche: “La principessa era sul sedile posteriore ma girata all’indietro, con lo sguardo rivolto verso l’obiettivo, ma non appariva spaventata, né sofferente. I segni che aveva riportato non li reputerei fatali“, sostiene l’uomo, che non aveva mai parlato prima d’ora con le telecamere.
Diana aveva previsto la sua morte
La cosa più terribile è che Diana aveva previsto la sua morte. Già il suo consulente legale Victor Mishcon aveva raccolto le confidenze di Lady Diana secondo cui “fonti affidabili“ le avevano rivelato che qualcuno voleva inscenare un incidente d’auto in cui “o sarebbe morta, o sarebbe rimasta gravemente ferita“. Un timore che Diana aveva raccontato anche agli amici più cari.
“Ci ha sempre detto: ‘So che non arriverò alla vecchiaia’, sapeva che sarebbe morta giovane“, ha raccontato l’amica Simone Simmons, intervistata, da Williams-Thomas, come l’ex stilista Roberto Devorik, che aggiunge: “Aveva il presentimento che sarebbe stata uccisa. Diceva che sarebbe rimasta coinvolta in un incidente, su un elicottero, in aereo o in macchina“.