Guerra Russia Ucraina. Le notizie di venerdì 2 settembre 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
191esimo giorno di guerra, la missione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha ricevuto l’ok per restare anche oggi nella centrale nucleare di Zaporizhzia. Nella giornata di ieri gli esperti dell’Aiea hanno constatato “gravi violazioni” di cui russi e ucraini continuano ad accusarsi reciprocamente.
Sempre grande attenzione attorno alla crisi del gas: Gazprom avverte che anche con le scorte, i Paesi dell’Unione europea faticheranno a superare l’inverno. Mentre Mosca minaccia di sospendere le forniture ai ‘Paesi ostili’ se imporranno restrizioni sul prezzo del petrolio russo. Intanto arriva la notizia della misteriosa morte del Presidente della compagnia petrolifera Lukoil Ravil Maganov, caduto dalla finestra dell’ospedale. Il commento della società: “Era malato”.
22.45 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sostiene la decisione del G7 di imporre un tetto massimo (price cap) al prezzo del petrolio russo e chiede la stessa mossa sul prezzo del gas. In un discorso video il leader ucraino ha affermato che tale decisione limiterebbe il flusso di entrate a Mosca e “ripristinerebbe la giustizia per tutti gli europei. La Russia sta cercando di ricattare con prezzi gonfiati artificialmente“. Lo riporta il Kiev Independent.
22.35 – “La mossa di Gazprom purtroppo non è una sorpresa. L’uso del gas come arma non cambierà la determinazione dell’Ue. Accelereremo il nostro percorso verso l’indipendenza energetica“. Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “Il nostro dovere è proteggere i nostri cittadini e sostenere la libertà dell’Ucraina“, ha poi aggiunto Michel. Oggi Gazprom ha fatto sapere che Nord Stream, il gasdotto principale per il trasporto del gas russo verso l’Europa occidentale, domani non ripartirà, com’era invece previsto dopo tre giorni di manutenzione.
22.00 – Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha annunciato di avere presieduto una seconda riunione dello stato maggiore militare questa settimana. Nel corso del suo consueto discorso serale il leader ucraino ha affermato che sono state prese alcune decisioni che tutti “vedranno”. “Oggi ho tenuto un’altra riunione. I leader dei settori della difesa e della sicurezza erano presenti, come al solito. Alcune decisioni sono state prese e penso che le vedremo tutti“, ha detto Zelensky, lasciando intendere che si è discusso del sostegno alle forze armate. Lo riporta l’agenzia Unian. Zelensky ha ringraziato ancora una volta i soldati che stanno combattendo gli invasori russi ovunque in Ucraina – aggiunge Ukrinform. “L’area di Kharkiv, la regione di Donetsk, l’intero Donbass, il sud, la Crimea. L’Ucraina è e sarà ovunque. Ci sarà la libertà e ci sarà l’Europa. Non daremo mai la nostra terra agli occupanti“, ha affermato.
21.45 – “Non è cambiato nulla“, “il Papa è deciso ad andare a Kiev, ha anche espresso pubblicamente questo suo desiderio, questa sua decisione” ma “non per andare a fare una foto-opportunity ma in una situazione e in una condizione che possano aiutare veramente la pace“. Lo ha detto il cardinale Segretario di Stato vaticano Pietro Parolin a Tg2 Post.
21.32 – “Noi come Santa Sede restiamo sempre aperti a tutti, per offrire a tutti la possibilità di incontrarsi e superare le contrapposizioni“. Lo ha detto il Segretario di Stato vaticano, il card. Pietro Parolin, a Tg2 Post. Parlando della guerra in Ucraina ha sottolineato: “Siamo aperti agli aggressori e agli aggrediti per arrivare a un negoziato, ad una tregua e a una pace duratura“.
21.20 – Il direttore dell’Aiea, l’agenzia per l’energia nucleare dell’Onu,RafaelGrossi, ha annunciato che martedì informerà il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sui risultati della visita alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Lo riporta il Guardian.
20.45 – Il direttore dell’Aiea, l’agenzia per l’energia nucleare dell’Onu, Rafael Grossi, nel corso di una conferenza stampa a Vienna, di ritorno dalla visitato con un team di esperti alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, ha detto di non voler confrontare la situazione nella struttura con altri esempi come ad esempio il disastro alla centrale di Chernobyl del 1986. Lo riporta il Guardian.
20.30 – L’esercito russo ha rimosso il suo equipaggiamento militare dal territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia a Energodar prima dell’arrivo nella giornata di ieri degli esperti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). Lo ha affermato stasera lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. “In connessione con l’arrivo della delegazione dell’Aiea – ha scritto l’esercito di Kiev nel suo ultimo aggiornamento su Facebook – gli occupanti hanno rimosso tutte le attrezzature militari dal territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Circa 100 unità sono state spostate nell’impianto di Atomenergomash (società russa di ingegneria energetica, ndr), il resto è stato disperso nelle aree popolate più vicine“.
19.05 – L’Ucraina ha riferito di aver colpito una base russa a Energodar, la città dove si trova la centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dalle truppe russe. “Nelle località di Kherson e di Energodar, attacchi precisi delle nostre truppe hanno distrutto tre sistemi di artiglieria nemici, oltre a un deposito di munizioni”, ha affermato l’esercito ucraino nel suo rapporto serale.
18.35 – Le esportazioni di grano ucraino sono scese del 54,5% su base annua nella stagione 2022/23, attestandosi finora a 4,16 milioni di tonnellate. Lo ha riferito il ministero dell’Agricoltura di Kiev. Secondo il governo, il raccolto di quest’anno può arrivare a 50 milioni di tonnellate di grano, rispetto al record di 86 dell’anno scorso. L’invasione russa ha portato al blocco dei porti sul Mar Nero con pesante ricadute per l’Ucraina e per il mondo intero che ha registrato un innalzamento dei prezzi e difficoltà di approvvigionamento. Dopo un accordo tra Mosca e Kiev mediato da Onu e Turchia, tre porti sono stati sbloccati alla fine di luglio e il traffico è parzialmente ripreso.
18.05 – “Mettiamo in guardia gli Usa dal fare passi provocatori, compresa la fornitura all’Ucraina di armi di sempre più a lunga gittata e distruttive“. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov, affermando che c’è ormai solo una “sottilissima linea a separare gli Stati Uniti dal diventare una parte in conflitto”. “Le sfacciate forze anti-russe non devono illudersi che tutto rimarrà immutato una volta che quella linea sarà stata superata“, ha concluso il politico.
17.40 – L’Ucraina ha condotto uno scambio di prigionieri di guerra nell’oblast di Donetsk, riportando nei territori controllati da Kiev quattordici soldati ucraini. Lo riporta la testata Ukrainska Pravda. I prigionieri liberati nello scambio con le autorità filorusse erano stati catturati in primavera. Tra loro c’è anche un ufficiale e un medico militare. La vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, ha delegato la responsabilità dello scambio dei prigionieri di guerra alla direzione principale dell’intelligence ucraina del ministero della Difesa. Le autorità di Kiev non hanno diffuso il numero di prigionieri russi liberati nello scambio.
17.05 – Sono cinque gli ispettori dell’Aiea (l’Agenzia internazionale per l’energia atomica) attualmente impegnati presso l’impianto nucleare di Zaporizhzhia, nel sud est dell’Ucraina. Lo ha dichiarato un membro del gruppo russo per l’energia atomica Rosenergoatom. I tecnici Aiea presenti ora nella centrale nucleare più grande di Europa provengono da Spagna, Lituania, Romania, Giordania e Albania.
16.28 – Dall’inizio della operazione militare speciale in Ucraina l’Esercito russo sostenuto dalle forze armate filorusse hanno ucciso “circa 3mila mercenari stranieri”. Lo ha detto il Ministro della Difesa russo Sergej Shoigu, citato da Interfax.
16.23 – “Se i Paesi ostili metteranno un tetto ai prezzi sulle risorse energetiche russe, Mosca fornirà petrolio solo ai Paesi che si adeguano alle condizioni del mercato“. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla TASS.
16.15 – Energoatom ha reso noto su Telegram che il reattore numero cinque della centrale nucleare di Zaporizhzhia, spento ieri in via precauzionale in seguito ai bombardamenti nelle vicinanze, ha ripreso a funzionare. Lo riporta il Guardian.
16.09 – Assenza totale di gas russo in Europa con il price cap imposto dall’Ue. Lo ha dichiarato il vice capo del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, citato dalla TASS. Commentando la richiesta del capo della Commissione europea Ursula von der Leyen di introdurre un tetto massimo per i prezzi del gas di Mosca Medvedev ha avvertito: “Sarà come per il petrolio. Semplicemente non ci sarà più gas russo in Europa”.
16.03 – “L’Ucraina ha una delle più grandi produzioni agricole e con voi possiamo diventare un hub per il mondo intero. Confermiamo il nostro impegno a evitare una crisi alimentare nel mondo, che può evitare una nuova crisi migratoria da Asia e Africa verso l’Europa e in particolare dalle coste del mediterraneo verso l’Italia. Faremo di tutto perché questo non succeda, il cibo ucraino è stato già spedito con successo verso 20 Paesi”. Lo ha detto il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky intervenendo in video collegamento al Forum Ambrosetti in corso fino a domenica a Cernobbio.
15.58 – I Ministri delle Finanze del G7 hanno approvato il piano che prevede di fissare un tetto al prezzo del petrolio che proviene dalla Russia. Lo riporta Bloomberg.
13.37 – “La battaglia che dobbiamo continuare a portare avanti nelle prossime settimane, anzitutto a Bruxelles, è quella per l’introduzione di un tetto al prezzo del gas“. Lo ha detto il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervenendo al Forum Ambrosetti in corso a Cernobbio. “Senza l’Europa non riusciremo a contenere l’impatto della speculazione internazionale su imprese e famiglie”, ha sottolineato Di Maio.
13.29 – “Che ci crediate o no, non tutte le aziende dell’UE hanno lasciato il mercato russo. Alcuni ancora non sentono l’odore del sangue dei bambini dai soldi. TotalEnergies riceve centinaia di milioni di dollari da Novatek. La più piccola espiazione: creare un fondo a sostegno degli ucraini che hanno perso i propri cari a causa dei missili russi”. Lo ha scritto in un tweet il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
13.22 – “E’ ancora presto per fare valutazioni sull’operato della missione dell’Aiea alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, ma in generale valutiamo in modo molto positivo il fatto che nonostante tutte le difficoltà e i problemi, comprese le azioni provocatorie della parte ucraina, la delegazione sia arrivata e abbia iniziato il proprio lavoro”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla TASS.
09.18 – Otto rappresentanti della missione Aiea e 4 assistenti sono rimasti alla centrale di Zaporizhzhia per proseguire l’ispezione presso l’impianto nucleare. Lo riferiscono le Autorità della cittadina di Energodar. Lo riferisce la TASS.
Il conflitto tra Mosca e Kiev giunge al 191esimo giorno, può proseguire la missione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica presso la centrale nucleare di Zaporizhzia. Nella giornata di ieri i tecnici dell’Aiea hanno constatato “gravi violazioni” di cui russi e ucraini continuano ad accusarsi reciprocamente.
Sempre grande attenzione attorno alla crisi del gas con Gazprom che avverte che nonostante le scorte, i Paesi dell’Unione europea faticheranno a superare l’inverno. Mentre Mosca minaccia di sospendere le forniture ai ‘Paesi ostili’ se imporranno restrizioni sul prezzo del petrolio russo. Intanto arriva la notizia della misteriosa morte del Presidente della compagnia petrolifera Lukoil Ravil Maganov, caduto dalla finestra dell’ospedale. Il commento della società: “Era malato”.
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