Al Kennedy Space Center in Florida è ricominciato il conto alla rovescia per la missione Artemis 1, il primo volo di prova senza equipaggio che aprirà la strada al ritorno dell’uomo con la prima donna sulla Luna. Adesso a preoccupare sono le condizioni meteo.
Dopo giorni di lavoro febbrile in cui i tecnici hanno analizzato i dati del lancio fermato lunedì scorso, dalla Nasa è arrivato l’atteso “go” al nuovo tentativo previsto per sabato all’interno di una finestra di lancio di due ore che si aprirà alle 20:17 ora italiana.
Ritentare il lancio già questo weekend comporta infatti un “marginale aumento del rischio“, che però i responsabili della Nasa hanno giudicato accettabile: l’analisi dei dati condotta in questi giorni indica infatti che l’anomala temperatura di uno dei motori del razzo riscontrata lunedì non era dovuta a un problema vero e proprio del motore ma a un sensore difettoso che sabato verrà ignorato.
Per evitare nuovi imprevisti, le procedure per il raffreddamento dei motori verranno iniziate 30-45 minuti prima del previsto, in modo da avere più tempo per portarli a temperatura.
Artemis 1, osservati speciali la perdita di idrogeno e le condizioni meteo
Intanto resta sotto osservazione la perdita di idrogeno rilevata durante il caricamento del razzo. Preoccupano anche le condizioni meteo a Cape Canaveral.
L’ultimo bollettino meteo predice condizioni favorevoli al 60%, ma le incognite sono molte. “Non c’è garanzia che decolleremo sabato, ma saremo lì e ci proveremo“, ha detto il responsabile della missione Mike Sarafin durante una conferenza stampa. Poi la perdita di idrogeno. Per il momento è stata riparata e non sembra dare problemi a temperatura ambiente, ma i team continueranno a monitorare la situazione sabato durante le operazioni di caricamento del propellente. Nelle ultime ore sono state quindi aggiornate le procedure e perfezionate le tempistiche per il lancio.
Una volta accesa Orion, è anche ricominciato il countdown. L’ultimo bollettino meteo per sabato prevede condizioni favorevoli al 60%, con un progressivo miglioramento fino all’80% entro la fine della finestra di lancio. Si stima però che nell’arco delle due ore ci saranno 46 momenti in cui potrebbe essere dato uno stop di qualche secondo al lancio per la presenza di detriti spaziali o dei satelliti della costellazione Starlink lungo la traiettoria del razzo Sls.
Se tutto andrà per il meglio, Artemis avrà circa 38-39 giorni per testare le tecnologie necessarie a volare intorno alla Luna e tornare in sicurezza sulla Terra. Il rientro è previsto per l’11 ottobre con un ammaraggio al largo delle coste della California. Se invece il lancio dovesse slittare ancora una volta, per colpa del meteo o di qualche imprevisto tecnico, si potrebbero avere nuove opportunità di lancio lunedì 5 settembre (con meteo favorevole al 70%) e ancora martedì 6 settembre.
Qualora non si riuscisse a lanciare Artemis 1 entro martedì, allora è probabile che il razzo Sls debba lasciare la piattaforma di lancio e tornare nell’edificio di integrazione (Vab) per sostituire le batterie del Sistema di sicurezza che interrompe il volo in caso di emergenza (Flight termination system).