Allarme farmaci, aziende a rischio chiusura e carenza di medicinali | L’impatto della crisi energetica sulla salute

Allarme farmaci, con la crisi energetica si rischia la carenza di medicinali. A rischio la sopravvivenza delle aziende produttrici. Il Presidente di Farmindustria avverte: “Situazione non sostenibile”.

Delle conseguenze della crisi energetica si parla da settimane, in tutte le salse. Ma a preoccupare gli italiani non sono solamente gli aumenti in bolletta e i rincari sulle merci che finiscono nel carrello della spesa.

allarme farmaci
Allarme farmaci, aziende a rischio chiusura e carenza di medicinali | L’impatto della crisi energetica sulla salute

Tra l’impennata del costo dell’energia e la mancanza di materie prime è ora a rischio anche la salute. L’allarme arriva direttamente dal Presidente di Farmindustria Marcello Cattani, secondo cui quella che stiamo vivendo attualmente è “una situazione di grande rischio, difficilmente sostenibile”. In un’intervista rilasciata all‘Adnkronos Salute Cattani descrive il momento drammatico che il settore è costretto ad affrontare, invocando “una moratoria sulla riduzione dei prezzi dei medicinali” e ribadendo il suo ‘no’ alla revisione dei prontuari farmaceutici.

“Tutti i settori della nostra filiera stanno assorbendo parte importante di questi aumenti di costi, perché noi – spiega Cattani – non possiamo riversarne a valle gli effetti, ovvero sul consumatore”. Questo perché “in larga parte i prezzi sono concordati con Aifa e regolamentati”, sottolinea. Di conseguenza, la crisi energetica sta determinando “effetti indiretti aggiuntivi per le aziende farmaceutiche, con incrementi di tutti i fattori della produzione, materiali, imballaggi, manutenzioni, fiale, packaging che è fatto di materiale cartaceo, che mediamente sono cresciuti solo nel primo semestre 2022 del 40% rispetto all’anno scorso”.

Allarme farmaci, come la crisi energetica influisce sulla produzione di medicinali

Con l’impennata dell’energia del +600%, rispetto allo scorso anno, “si profila un reale rischio di carenza di farmaci” ed è a repentaglio la stessa sopravvivenza delle aziende produttrici di medicinali, che sono beni essenziali non solo per la salute ma per la sicurezza di un Paese”, sottolinea Cattani.

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Allarme farmaci, come la crisi energetica influisce sulla produzione di medicinali

Non solo, oltre all’incremento dei costi assistiamo oggi a un problema di carenza: “Oggi vi è una competizione globale per tutte le materie prime, non solo per il gas o l’energia, ma di tutte quelle che determinano la produzione dei farmaci. Teniamo presente che l’85% degli ingredienti che arrivano in Europa per produrre medicinali arrivano da Cina e India, quindi siamo dipendenti da quell’area”. In ogni caso, ribadisce il Presidente di Farmindustria, è impensabile “trasferire nemmeno in parte gli incrementi sul prezzo finale. E questo sta creando una situazione di grande rischio per le aziende produttrici, che rischiano di non poter più mantenere la loro operatività. Siamo di fronte a un segnale di grande allarme e preoccupazione”, avverte.

“Quello che noi chiediamo è che non vi siano riduzioni dei prezzi. Che vi sia cioè una moratoria su questo. Dunque “no alla revisione dei prontuari, anzi – dice ancora Cattani – bisogna dare più risorse alla salute, alla spesa in farmaci, in primis ospedaliera, anche per andare a risolvere il problema del payback”, conclude.

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